Archivio mensile:Marzo 2010

Fazzone superstar

La CEI benedice dalle pagine de L'Avvenire la vittoria di Renata Polverini. Non ne avevamo dubbi. Mi piacerebbe solo sapere di quali valori si parla, quando uno degli artefici della vittoria del Centrodestra in provincia di Latina è Claudio Fazzone. Proprio lui, senza ombra di dubbio. Con tutto ciò che ne consegue. Complimenti.

Post Regional Chill

Eccoci qui, a provare ad analizzare l'ennesima sconfitta, perchè parliamoci chiaro: di sconfitta si tratta.

Liguria
Inizio da qui, unica nota positiva di un nord assediato, conquistato, cosa loro, ormai.
Burlando si conferma un buon amministratore, la coalizione ha retto, ma praticamente è stata rifatta l'Unione con l'UDC,  il progetto Bersaniano che proporio non riesco a mandare giù.

Piemonte
Valgono le parole di Mercedes Bresso: "Governare bene non conta".
In questo caso però, al netto dell'astensionismo che colpisce a destra quanto a sinistra,  sicuramente ha pesato la presenza della lista di Grillo, che sottrae voti a sinistra in nome della battaglia No-TAV. Il paradosso è però evidente, si danneggia (anzi si calunnia, vedi il video contraffatto, metodi d'altri tempi sui quali bisogna meditare) una candidata pro-TAV e così si fa vincere l'altro che la TAV la farà con molto meno riguardo per il territorio e per le eventuali compensazioni.
Nota a margine per Bersani: andare per una volta davanti ai cancelli di Mirafiori all'alba serve a poco, soprattutto in campagna elettorale. Anzi, magari gli operai si sentrono pure presi per il culo se nel frattempo hanno la sensazione che tu e il PD vi siate dimenticati di loro.

Lombardia
La Lombardia era persa, si sapeva, però c'è modo e modo di perdere le elezioni. Si può perdere senza combattere e senza provare a gettare le basi per un futuro diverso, come è successo. Penati, trombato alle provinciali (credo che la tornata elettorale precedente fosse riuscito a diventare presidente dela provincia di Milano solo perchè gli elettori si erano accorti della pochezza della moglie di Gaber), è stato imposto dai vertici del partito senza una vera investitura, senza primarie, senza ascoltare la cosiddetta base ma soprattutto senza un consenso politico-elettorale forte alle spalle.
Oppure si può percorrere una strada diversa, designando il candidato a Governatore con le primarie, ad esempio, mettendo in campo candidati  che riescano quantomeno a parlare a quella fetta dell'elettorato di sinistra che a votare non ci va più.
Certo, il problema della Lombardia non risolve con il nome del candidato se non si compie uno sforzo immane per provare a capire cosa sta succedendo al nord. L'avanzamento della Lega porta con sè la contraddizione di un partito che riesce ad essere allo stesso tempo di lotta e di governo, anche se, di governo, da quelle parti, se ne è visto poco. In una regione amministrata ormai da quindici anni  i problemi  continuano ad essere gli stessi che Formigoni dice di voler risolvere.  Integrazione difficile con gli immigrati, imprese che chiudono, tasse che non scendono.  Federalismo se n'è visto ben poco, per ora la Lega ha più che altro occupato posti di potere nei consigli di amministrazione, rivelandosi, in questo, romanocentrica e democristiana. Certo, bisogna mettere in campo proposte alternative credibili e fin'ora, salvo rare eccezioni, il PD e il centrosinistra non l'hanno fatto. Però la mia impressione è che sia cambiata la testa delle persone, sono state alimentate ad arte le loro paure e ciò le ha rese impermeabili a qualsiasi forma di dialogo con chi propone soluzioni ragionevoli, ad esempio, per i problemi legati all'immigrazione (vedi i buoni esempi citati da Pippo Civati nel suo libro Regione Straniera). Le proposte vano anche messe in pratica e stando all'opposizione tutto questo è sicuramente più difficile, però, ripeto, a mio avviso  serve una rivoluzione culturale. Che parta dal nord e investa tutto il paese.

Veneto
Vedi sopra, con la differenza che lì la Lega surclassa il PDL.
Noi praticamente marginali, inesistenti, a livello politico e quindi di consensi.
Mi viene una riflessione in più, però. Il Veneto. Il Bianco Veneto. Non c'è più la Balena Bianca però cattolici, in Veneto, ce ne sono una marea. Da non credente mi chiedo come siano conciliabili le posizioni di chi si dice cattolico e poi nell'urna vota per chi calpesta i diritti dei più deboli, per chi predica e pratica il darwinismo sociale, per chi no riesce a vedere più in là del prorpio particulare. In parole povere: ma a messa, cosa ci vanno a fare?

Emilia Romagna
Tiene, com'è ovvio. Però Grillo al 7% deve far riflettere sulle scelte da fare in campo ambientale ed energetico. E sulle aspettative di persone che cercano una rappresentanza a sinistra che adesso non hanno.
Il terzo mandato ad Errani, comunque, è uno schiaffo in faccia che ci diamo da soli, quando parliamo di regole. Che devono valere per tutti.

Toscana
Una bella vittoria, anche qui scontata, ma bella comunque. Senza UDC (WoW) e nonostante gli episodi di Firenze.

Marche
Piace vincere facile eh? Noto però che con la sinistra e senza UDC saremmo andati meglio. Ma era proprio necessario allearsi con loro?

Umbria
Vale quanto detto per la Toscana. In più, ci siamo tolti dalle palle la Binetti.

Lazio
Ah…una fitta al fegato…
Nota positiva. Abbiamo sopportato Epurator per cinque anni, sopravviveremo alla Polverini. Certo, i cinque anni di Storace si sono sentiti a livello di buco nella sanità, soprattutto. Quando vince il centrodestra ti chiedi sempre quante macerie dovrai spalare quando, se, riuscirai a vincere cinque anni dopo.
Detto ciò, Emma va bene a Roma ma va malissimo in provincia. Ed è un dato che deve far riflettere. Perchè, al solito, il territoro è importante, fondamentale e questo implica il fatto che non si può continuare a far calare condidati dall'alto. E, ovviamente, il PD nel Lazio deve avviare una profonda riflessi0ne, perchè non essere riusciti a far emergere un nostro candidato (senza nulla togliere alla Bonino) dà la misura della situazione penosa nella quale versiamo, a livello di proposta politica e a livello organizzativo. Sempre le stesse facce, salvo rare eccezioni (Cristiana su tutti).
Osservazione da cittadino del sud-pontino. Mi colpiscono le percentuali del PDL a Fondi e nel mio Comune, Minturno. Percentuali bulgare per Fazzone e per Del Balzo. Sappiamo chi e cosa ringraziare.

Campania
Era dura, durissima, dopo gli sfaceli di Bassolino. Dopo le porcate del congresso. Ci voleva un miracolo, ma quelli li fa solo San Gennaro. De Luca, a mio avviso, difficilmente poteva fare di più. Azzerare il partito e ricominciare da capo. Lo capiranno?

Calabria
Come sopra.

Basilicata
Forse ai più sfuggiva il fatto che si votasse pure lì. Che dire? Una riconferma a mani basse. Forse si potrebbe imparare qualcosa da loro?

Puglia
Dulcis in fundo.
Eccezionale Nichi, parla al cuore e alla testa delle persone, sa suscitare emozioni, passioni, tutto.
La vittoria della bella politica sulle alchimie di Baffino l'Alchimista, che tanti danni sta facendo al PD.
Forse qualcuno dovrebbe imparare la lezione e fare le valigie.
Non dico altro.

In definitiva, siamo in mare aperto e il PD naviga a vista. Sento la corrente che tira forte verso alleanze organiche con l'UDC (leggere le parole di Letta). Ma le coalizioni vengono dopo. Ancora non sappiamo chi siamo, cosa vogliamo. Non è il momento di rese dei conti, però continuo a pensare che, con questi qui, non andremo da nessuna parte.

Un’Odissea moderna. Parte terza

Giovedì 25 marzo, finalmente, la baby-sitter dei miei piccoli è riuscita a consegnare presso l'ufficio postale di Piazza Bologna la documentazione necessaria per l'ottenimento del permesso di soggiorno.
Quando ha finito mi ha chiamato e quasi piangeva, per come è stata trattata. In sostanza l'impiegata dell'ufficio postale l'ha congedata dicendole che le stava facendo un favore ad accettare la sua domanda, visto che la documentazione prodotta su indicazione dello Sportello Unico per l'Immigrazione, per loro, non era sufficiente. È stato mostrato, allora, il vademecum consegnato dallo Sportello Unico per l'Immigrazione, ma la risposta è stata, in pratica, che se ne fregano. Fortunatamente Juliana, lungimirante, aveva con sè tutti i documenti prodotti fin qui e quindi è riuscita ad integrare l'incartamento con ciò che mancava.
Per la cronaca l'impiegata delle poste era di chiara origine straniera.
Homo homini lupus.
Le puntate precedenti qui e qui.

Un piccolo episodio di censura

Ieri sera ho postato la mia prima news su Telefree. Per chi non lo conoscesse Telefree è un sito molto visitato nel sud-pontino e sul quale sono riportate la maggior parte delle notizie di cronaca (in senso lato) locale. Ho commentato, con il mio post, la giornata politica Minturnese, contrassegnata dalla presenza di Walter Veltroni a Scauri nel tardo pomeriggio ma anche dal grave episodio di boicottaggio nei confronti di Aristide Galasso e della coalizione che lo sostiene, fatto che si è verificato in serata. Fin qui tutto ok, ma stamattina mi accorgo che il post è stato modificato, probabilmente per un errore, e riporta la mia lettera di ringraziamento a Veltroni come intervento del candidato a Sindaco Aristide Galasso. Mi permetto di farglielo notare con questa e-mail:
 
Salve, non mi spiego perchè abbiate modificato il post che ho inserito ieri sera.
Peraltro quello che spacciate come il discorso di ringraziamento di Aristide Galasso è stato copiato dal mio Blog ed è il MIO ringraziamento a Veltroni.
Per cortesia rimediate all'errore.
Saluti

Lo staff di Telefree mi risponde così:

Gentile sig. Viglianti,
la ringraziamo di averci avvisato di "spacciare" le Sue opere per quelle di Galasso, e la rassicuriamo che, oltre a rimediare all'errore,  per il futuro staremo "molto attenti" a pubblicare i suoi post.
Tanto Le dovevamo.
Staff di TF

 

A questo punto posto un'altra volta la notizia, ma Telefree, tenedo fede alla "minaccia" contenuta nella e-mail che ha inviato (per il futuro staremo "molto attenti" a pubblicare i suoi post), decide di ricorrere alla sua piccola forma di censura e non mi pubblica.
Preciso che il post non conteneva offese di alcun genere, tanto da consentirne la pubblicazione in prima battuta.
Trovo comunque grave modificare i post altrui, se non altro perchè se posto una notizia mi assumo in prima persona la responsabilità di ciò che ho scritto. Hanno copiato e incollato le mie parole, attribuendole ad un'altra persona. E se, in quello, scritto, avessi diffamato qualcuno, la responsabilità sarebbe stata di Aristide Galasso? 
Solo per informazione.

Veltroni a Minturno

Voglio ringraziare personalmente Walter per aver raccolto l'invito che gli ho rivolto qualche giorno fa.
La sua presenza qui, oggi, in questa piazza, è un segnale forte di attenzione per il nostro territorio e per i problemi che lo attanagliano. Un segnale che proviene dal nostro partito ma anche dalle istituzioni, essendo Walter, come certamente saprete, un autorevole membro della Commissione Antimafia.
Negli ultimi mesi la Commissione sta seguendo con particolare interesse quanto sta accadendo nel sud-pontino e le vicende di Fondi stanno a dimostrare che, di pari passo con l'aumento della pressione esercitata dalle mafie per controllare e soggiogare ai propri interessi porzioni sempre più vaste di territorio, aumenta anche l'attenzione con la quale le istituzioni provano a contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.
Sarebbe auspicabile, in questa battaglia, una unitarietà di intenti che però ancora stenta a realizzarsi, dato che spesso uomini politici ed esponenti delle organizzazioni criminali lavorano in perfetta sinergia, ciascuno al fine di perpetuare il proprio potere di controllo del territorio ed il proprio potere economico.
Le vicende che stanno interessando il senatore Fazzone sono lì a dimostrare come sia ancora difficile spezzare questo legame, soprattutto laddove il consenso ottenuto sul territorio grazie a politiche clientelari viene messo a disposizione degli interessi delle cosche mafiose.
Come molti di voi sapranno, però, anche Minturno e il nostro territorio non è esente da problemi analoghi. Sono in corso da parte della Procura Distrettuale Antimafia e della Procura della Repubblica di Latina indagini che coinvolgono anche personaggi politici locali e, come sempre, aspettiamo i risultati delle inchieste riponendo nell'operato della magistratura la massima fiducia.
Al di là degli esiti delle indagini e quindi del coinvolgimento in attività che possano, in qualsiasi modo, aver favorito la criminalità organizzata, il nostro Comune sta comunque scontando un lunghissimo periodo di crisi politica, economica, ideale legato all'instaurarsi di un rapporto perverso tra i cittadini e i propri rappresentanti che in questi anni lo hanno governato.
Il Comune di Minturno è retto ormai da 15 anni da giunte di centrodestra che hanno visto l'avvicendarsi di due sindaci, contornati da altri personaggi che hanno contribuito a portare il nostro Comune nella situazione nella quale si trova attualmente. Geometri, impresari edili, medici ma soprattutto il deus ex machina della politica Minturnese, quel Romolo del Balzo che ancora, durante questa campagna elettorale, chiede il vostro voto per essere rieletto al consiglio regionale.
Vedete, cari cittadini minturnesi, può anche darsi che qualcuno di noi possa giovarsi dei favori che sono concessi dall'amministratore di turno, ma noi dobbiamo spezzare questo circuito perverso perché non possono essere spacciati per favori quelli che sono nostri diritti: il diritto ad una amministrazione efficiente che eroga servizio di pari livello per tutti, il diritto di avere un arredo urbano decente, il diritto di avere un mare pulito, il diritto di avere una raccolta differenziata dei rifiuti degna di un paese civile, il diritto di avere un'offerta culturale che sia da stimolo per la crescita della comunità, il diritto di avere un lavoro, il diritto delle giovani generazioni di poter programmare il proprio futuro nella loro terra.
Certo qualcuno avrà beneficiato, tramite gli amici degli amici, di un posto come vigile urbano stagionale, oppure come dipendente della società che gestisce i parcheggi, oppure ancora come dipendente a servizio della società che effettua la raccolta dei rifiuti, ma sapete cosa hanno dovuto offrire in cambio queste persone? La loro libertà. Si, perché un cittadino che non può esprimere senza condizionamenti il proprio voto viene privato della propria libertà. E un cittadino privo di libertà finisce per essere privato anche della propria dignità. Ecco di cosa sono colpevoli coloro i quali hanno governato questo comune e hanno tenuto in mano le redini della politica minturnese in questi anni: di aver tolto la dignità ad un'intera cittadinanza. E insieme alla dignità aver tolto la speranza in un futuro migliore ai figli di questa terra. 
Nei giorni scorsi sono stato molto colpito da una e-mail che mi ha inviato il coordinatore del PD di Minturno, Roberto Rotasso, nella quale mi rendeva partecipe, con vivo dolore, della decisione presa da sua figlia di andare via da Minturno per cercare lavoro all'estero. A parte provare a confortarlo, da padre, con le parole della poesia di
Kahlil Gibran “Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti”.  mi è però restata dentro la rabbia per l'ineluttabilità della scelta dovuta anche all'inettitudine di chi ha amministrato e tutt'ora amministra il nostro comune. Inettitudine che ha permesso che fosse devastato il territorio, consentendo la creazione di discariche fuori controllo e di abitazioni abusive che continuano a sorgere grazie ai condoni edilizi ideati dai governi di centrodestra. Inettitudine di chi ha permesso che fosse fatto scempio della risorsa più grande che il nostro Comune possiede, ossia il mare e le attività turistiche ad esso legate. E fortunatamente si intravede un barlume di speranza grazie all'iniziativa messa in campo dal PD di Minturno per il riconoscimento dell'area sensibile del Golfo di Gaeta.
Inettitudine, infine, di chi, ancora oggi, è favorevole all'installazione del sito di deposito di scorie radioattive nella ex centrale del Garigliano che costituirebbe la mazzata finale per le speranze di rinascita di un'attività turistica di qualità.
Ed è proprio perché anche ai cittadini di Minturno possano essere finalmente restituite speranza e dignità il Partito Democratico di Minturno chiede il vostro sostegno per la candidatura a Sindaco di Aristide Galasso.
DSC_1241

 

Ripartire

Dal Blog di Concita su L'Unità di oggi.
Che Paese siamo diventati? Siamo in molti a chiedercelo, ma forse ancora non abbastanza.
Comunque, io so chi devo ringraziare.

Qualche volta mi è capitato di dimenticare le rette scolastiche. La mensa, soprattutto. Quando i figli sono tutti piccoli, bollettini diversi scadenze diverse: le portano a casa negli zaini dicono mamma tieni, uno appoggia distratto il pezzo di carta sulla mensola, poi magari non si trova più, si perde in mezzo ad altre carte. Si paga in ritardo, con la penale, senza decreti ovviamente, e finisce lì. La prossima volta si sta più attenti. Non si pensa mai – e questo dipende dal fatto, credo, che siamo cresciuti, la mia generazione è cresciuta in un Paese dove la scuola pubblica specie quella elementare era fantastica, la cura dei bambini un bene superiore condiviso – che le colpe dei padri possano ricadere sui figli. C'entrano anche certi insegnamenti primari, certo, tipo questo. Perciò non succede niente, se un padre dimentica di pagare una retta di certo la scuola farà in modo che il bambino non sia neppure sfiorato da un pensiero che non saprebbe concepire. Se – più grave, più triste – i genitori non possono, invece, pagarla, la scuola – il comune, l'ente pubblico, lo Stato – si fa carico della debolezza dei grandi e protegge i piccoli. È ovvio che quando i bambini si siedono a tavola, a mensa, devono avere nei piatti tutti la stessa pasta al sugo. Non c'è nemmeno bisogno di spiegare perché. Perciò ci saranno cose più gravi ma mi dispiace, non riesco a pensare ad altro che a quei nove bambini che lunedì si sono seduti ai piccoli tavoli spostando le piccole sedie, hanno aspettato che arrivasse come ogni giorno la signora con carrello e hanno visto la pasta nei piatti degli altri, il pane nel loro. Scuola elementare di Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza. Il comune (Lega, Pdl) aveva avvisato: questa la spiegazione. Sette bimbi stranieri, due italiani: pane e acqua. Riuscite a immaginarvi di avere sei anni, sedervi a tavola coi compagni, vedervi porgere un pezzo di pane, la pasta nei piatti degli altri e i loro sguardi su di voi? Sentire il compagno che chiede «perché tu mangi il pane», e non sapere cosa rispondere? Provate ad andare a ritroso negli anni, a mettervi in quelle scarpe e quei grembiuli: che cosa fareste? Piangereste, restereste in silenzio, mangereste il panino, dareste una spinta al compagno rovesciando il piatto? Ma che paese siamo diventati? Ma cosa ci è successo? Ma come è possibile che abbiamo smarrito persino l'istinto a tutelare l'innocenza, la cura dello sguardo di un bimbo, il suo valore? Cosa ci stiamo a fare, di cosa parliamo se non sappiamo sentire e insegnare questo? Da dove possiamo ripartire se non da qui?

 

Infallibile?

Immagino che si appellerebbero al dogma dell'infallibilità del papa (lo scrivo apposta con la minuscola) anche se queste cose fossero evidenti agli occhi del mondo intero. Nel frattempo, continuiamo a prendere atto delle reiterate ipocrisie della Chiesa e di taluni uomini di chiesa. Qui, in Italia.


  

Un’Odissea moderna. Parte seconda

La prima parte la trovate qui.
Ieri sono tornato allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso L'Ufficio Territoriale del Governo.
Magari mi sbaglio, ma la denominazione Ufficio Territoriale del Governo mi sa di fasullo, di posticcio, di artefatto. Come se si volesse far passare il messaggio che il Governo, questo Governo, è lì, con te, sul territorio, vicino ai cittadini.
Si, vabbè.
Comunque, torno alla carica spiegando che la procedura che mi hanno indicata non viene accettata dgli uffici postali e ovviamente non recedono dalla loro posizione.
Avrà trovato un impiegato ignorante, mi dicono.
Comunque mi danno un numeretto, passo la prima barriera costituita dall'ufficio informazioni e arrivo allo Sportello, dove c'è un'impiegata in carne e ossa che si occuperà di me.
Le spiego tutta la situazione di nuovo e lei ha bisogno di entrare tre o quattro volte dal suo dirigente, il quale alla fine esce dal suo ufficio e viene allo sportello per interloquire con me, con il Povero Utente Sfigato che ha osato fargli alzare il culo dalla sedia. Sarà per questo che mi tratta da schifo, se la sala non fosse piena di poliziotti sarebbe da saltargli al collo. Quelli stanno lì come chiappe su un ramo e invece di tenere d'occhio immigrati esasperati che, eventualmente, danno in escandescenza (e a ragione, visto l'assurdità delle procedure incomprensibili già ad un cittadino italiano), dovrebbero impalare i dirigenti che godono ad esercitare quel pò di potere che hanno, al momento, sul Povero Utente Sfigato.
Ad ogni modo ribadiscono quanto mi avevano detto nei giorni scorsi, ossia che nella busta da kit che mi danno loro vanno messi alcuni documenti e l'ufficio postale sa come accettarli. Ovviamente i documenti di martedì 23 marzo sono diversi dai documenti di giovedì 18 marzo.
Quello che ho sicuramente capito è che devo continuare la pratica iniziata a nome della mamma dei miei bambini, il permesso di soggiorno che arriverà sarà relativo al rapporto di lavoro tra lei e la baby-sitter che si è chiuso per l'INPS ma non per lo Sportello Unico per L'immigrazione. Fatto questo, dovrò iniziare tutto da capo per ottenere un permesso di soggiorno relativo al MIO rapporto di lavoro con la baby-sitter.
Spero solo che abbiano il buon senso di non convocare i defunti, altrimenti ci sarà da piangere.
 

Eccoli!

Non si è fatto attendere l'intervento a gamba tesa della Chiesa nella campagna elettorale. Si accettano scommesse su chi si sentirà investito dall'endorsement. Io un nome ce l'avrei. Alla faccia della coerenza, la Chiesa ultimamente ci ha abituati ad un bel pò di ipocrisie. Forse non solo ultimamente. Leggere alla voce pedofilia. Oppure alla voce IOR. Oppure alla voce Renatino de Pedis. Oppure alla voce Pinochet.