Archivio mensile:Novembre 2011

Gli operai piangono, Angeletti ride

Oggi sentire Luigi Angeletti dire, sostanzialmente, che la decisione unilaterale di FIAT di disdire il CCNL in tutti i suoi stabilimenti non è un problema e che, anzi, i lavoratori potranno migliorare le proprie condizioni, beh, mi ha dato un leggero senso di fastidio. Tra l’altro rideva, mentre parlava. Rideva, quando ha fatto notare che è la legge a stabilire che chi non firma i contratti resta privo di rappresentanza sindacale. Rideva. Ma che cazzo ci sarà stato da ridere.

I nuovi cittadini sono i benvenuti

“Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un’autentica follia, un’assurdità. I bambini hanno questa aspirazione”.     Giorgio Napolitano

Introdurre anche nel nostro paese lo ius soli è sacrosanto. Pensare che al compimento della maggiore età un ragazzo nato e cresciuto in Italia da cittadini stranieri, che magari non ha mai messo piede nel suo Paese d’origine, che parla il nostro dialetto, sia espulso se non ha un lavoro è un’aberrazione. La Lega se ne faccia una ragione. E pure Cicchitto, socialista dei mei coglioni. E pure Gasparri il picchiatore.

Diffidate dei titoli dei giornali e #occupypdlazio

Una piccola precisazione, una volta letto questo articolo apparso stamane su Latina Oggi.

Una parte del PD Pontino appoggia Gasbarra, il non-candidato. Ma un’altra parte del PD Pontino sostiene Giovanni Bachelet, ad oggi l’unico candidato ufficiale e, permettetemi, l’unica speranza per non lasciare il PD Lazio in mano ai capibastone, ai signori delle tessere, a tutti quelli che hanno ridotto il partito regionale nello stato di assoluta inconsistenza politica che oggi ben conosciamo. #occupypdlazio

L’ennesima (inutile) preghiera

Walter, ti voglio bene, davvero. Ma se anche tu vuoi bene al PD, se anche voi volete bene al PD, prometteteci che nel 2013 non vi ri-candiderete. Abbiamo bisogno della vostre esperienza, nessuno lo nega. Sarete i padri nobili della sinistra. Ma iniziate a dare il buon esempio e favorite la nascita e la crescita di una nuova classe dirigente. Sarete ricordati per qualcosa di positivo che avete fatto per il PD e per il Paese. Grazie. Con affetto e immutata stima.

Pensieri e sguardi lunghi

In queste ore il governo Monti I sta ottenendo la fiducia alla Camera. Si tira un sospiro di sollievo, quantomeno perché se n’è andata, almeno per ora, una compagine ministeriale che gridava vendetta. È vero, lo spred non sta scendendo per il solo effetto-dipartita-berlusconi, però almeno i mercati, i partner europei, le istituzioni finanziarie sanno che possono contare, in Italia, su degli interlocutori credibili. Quale sia il compito del governo Monti lo sappiamo tutti. Se avrà la forza per attuare il suo programma, lo vedremo. Credo che ciò dipenderà, fondamentalmente, dai frondisti del PDL. In parole povere, saremo in mano a Scajola, a Pisanu e sodali. Non male.

Il PD non farà mancare il suo appoggio incondizionato, ne sono certo. A tutti i costi. Per tutto il tempo che serve. E quindi fino alla naturale scadenza della legislatura. 2013. Se il governo cadrà prima, non sarà per mano di Bersani, di certo.

Ora io capisco tutto, la necessità di far raffreddare un clima politico avvelenato a dir poco, l’impossibilità per il Paese di sostenere una campagna elettorale in una tale situazione economica, il passo indietro della politica, o meglio, dei partiti politici che si sono, in questi mesi, auto-delegittimati. Diciamo che un periodo di decantazione durante il quale un governo autorevole prova ad indicare una strada per rimettere in sento L’Italia ci sta tutto. Quello che continuo a non capire fino in fondo, però, è cosa vuole il PD per il futuro. E parlo dell’attuale gruppo dirigente, quello che decide. Quello che sta sempre in prima fila (e non sempre in prima linea).  Io ho l’impressione che non lo sappiano. O quantomeno che manchi il coraggio di presentarsi a cittadini ed elettori con una visione chiara, riconoscibile e condivisa dell’Italia futura. E allora si cercano sponde al centro, si edulcorano e annacquano le proposte, sfumano i contenuti. Ecco, io non vorrei che la responsabilità del PD, meritoria, unita all’ignavia  di chi preferisce sempre rimanere un passo indietro rispetto ad una piena assunzione di responsabilità, dirigesse il PD verso un’alleanza esclusiva con il centro “politico” del Paese. Ecco io temo che nel 2013 ci ritroveremo insieme ai nuovi responsabili, buoni per tutte le stagioni, e allora la domanda di Adriano Sofri (Ma allora non è mai il tempo per fare le cose giuste?) rimarrà senza risposta. Non sapendo o non volendo, il PD, guardare lontano.

Giovanni in piena corsa #occupypdlazio

La corsa di Giovanni continua. Questa la sua nota su Facebook che fa il punto della situazione a 10 giorni dalla convocazione dell’assemblea regionale.

 

A sette giorni dalla pubblicazione del mio articolo su Europa (vedi altre note precedenti), le adesioni email di iscritti 2010 alla mia candidatura a segretario regionale del PD hanno superato le 200 unità, abbastanza ben distribuite nelle province del Lazio. L’impegno di tutti quelli che hanno raccolto il mio appello sta dando frutti.

Se per eleggere il nuovo segretario del PD Lazio alla fine si faranno le primarie sarà stato merito anche nostro, o meglio vostro. Mentre le modalità di elezione (assemblea o primarie) sono ancora in discussione, è importantissimo andare avanti con la raccolta firme degli iscritti PD 2010, seguendo le istruzioni della precedente nota del 13 novembre, mettendo se necessario “non rinnovata” nei due campi numerici relativi alla tessera 2011 e intanto richiedendo e facendo richiedere a gran voce il rinnovo della propria tessera 2011 al coordinatore del proprio circolo. [NB Alcune tessere 2011 non hanno numero, in tal caso rivolgersi al proprio coordinatore di circolo che lo sa].

Uno dei risultati collaterali della nostra piccola battaglia è infatti la scoperta che in quasi metà Lazio il tesseramento PD 2011 non è ancora COMINCIATO (il che, trovandoci a metà novembre 2011, è notevole). Questa scoperta, che naturalmente ho riportato all’ultimo coordinamento regionale con il commissario Chiti, ha dato una spinta affinché (meglio tardi che mai) il tesseramento 2011 abbia inizio: essendo il problema ormai noto a tutti, è difficile per un coordinatore di qualsiasi livello continuare a tener bloccato il tesseramento 2011, o peggio, se è cominciato, negare la tessera a un iscritto 2010 che voglia rinnovarla adesso (e che secondo le regole vigenti ne abbia diritto, ovviamente).

In proposito vari amici dirigenti del PD (che si sono finora guardati dal firmare la mia candidatura) hanno generosamente riconosciuto che ormai, dopo il mio articolo su Europa e la vostra mobilitazione, io sono in campo come candidato alla segreteria del Lazio: a che pro raccogliere ancora firme? SE PER CASO ALLA FINE non arrivassi ad un numero sufficiente di adesioni di iscritti o delegati per presentare la mia candidatura alle primarie, ci avrebbero pensato loro. Ora: pur avendo appena appurato in Regione, statuti e regolamenti alla mano, che le adesioni degli iscritti sono necessarie per candidarsi alle primarie ma NON ad una eventuale elezione in assemblea (dove NON c’è soglia per la candidatura, basta un solo delegato a candidarmi e io ne ho già piú di uno), vorrei comunque arrivare in fretta a un bel pacco di firme e poter dire che beh, QUEL CASO non si è verificato e sono pronto alle primarie sulla base di una scelta degli iscritti, senza bisogno di soccorsi tecnici gentilmente offerti. Morale: sotto a chi tocca. Grazie a tutti, buon lavoro.

 Giovanni Bachelet

PS: Il primo aiuto che potete dare è rilanciare subito questa nota sul vostro profilo!

Alesiro, Monti e la Prossima Italia

Sono giorni convulsi, il lavoro ti prende, la tua vita pure. Il Paese cambia, in meglio per fortuna e tu stai lì a provare ad interpretare, a vaticinare, a scarnificare gli eventi. Si sono cimentati tutti, ma proprio tutti. E io ho scelto Alesiro. Un grande, davvero. Con Ale, #occupypd.

Quando ti fai prendere la mano

La passione politica è una brutta bestia. A volte ti chiedi se le energie che ci metti, nelle cose che fai (poche o tante che siano), siano spese bene. Io una risposta riesco ancora a darmela ed è si. Sono spese bene. Perchè ti anima soprattutto il desiderio di cambiare ciò che ti sta attorno e non ti piace. E questo desiderio è ancora più forte quando vorresti che, a cambiare, fosse il tuo partito. E allora capita che questo istinto ti porti ad eccedere e a commettere degli errori. Così ci sono cascato, mi sono fatto prendere la mano e ho mancato di rispetto ad un pò di persone, venendo meno ad una regola di netiquette che invece, da frequentatore del web, avrei dovuto rispettare.

Chiedo scusa, quindi, ai miei affezionatissimi e-lettori. Non capiterà più. E forse è il caso di iniziare a selezionare le piattaforme telematiche da frequentare. Restano aperte, però, alcune questioni. E su queste non smetterò di dire la mia. Senza per questo avere la volontà di creare spaccature in seno al PD cittadino.