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Il PD incontra i cittadini. A Minturno

Un incontro molto partecipato, quello che si è svolto ieri a Scauri con i candidati del Partito Democratico a Camera, Senato e Regione Lazio. Di questi tempi un centinaio di persone che seguono un dibattito di domenica mattina, con una splendida giornata di sole e il mare che ti invita ad una passeggiata sulla spiaggia,  è sempre un mezzo miracolo.

Durante questa campagna elettorale non ci sono state, in provincia di Latina, molte occasioni nelle quali fossero presenti tutti i candidati alle elezioni regionali (Nicoletta Zuliani, Fabio Luciani, Enrico Forte e Giorgio de Marchis) e i candidati a Camera e Senato (Claudio Moscardelli, Emilio Ciarlo, Sesa Amici, Salvatore La Penna e il vostro affezionatissimo). Un fatto positivo, come evidenziato da tutti. Ah, averne fatti di più, di incontri così!

Comunque, a parte qualche piccola polemica legata alla passata consiliatura regionale, un incontro proficuo. I candidati alla Regione Lazio hanno illustrato le priorità contenute nel programma del candidato alla presidenza Nicola Zingaretti: legalità, sanità, trasporti, trasparenza su tutti. I candidati a Camera e Senato hanno ribadito la necessità di far conoscere quanto più possibile, nell’ultima settimana di campagna elettorale, il programma del PD e della coalizione Italia Bene Comune, per restituire al Paese un governo stabile, autorevole e responsabile. Il vostro affezionatissimo ha rinnovato ai candidati l’invito a sottoscrivere l’appello di Riparte il Futuro contro la corruzione e ho chiesto nuovamente ai Claudio Moscardelli e Sesa Amici, che saranno i nostri rappresentanti nel futuro parlamento, di spendersi affinchè sia istituita una Commissione Parlamentare di’Inchiesta sul disastro ambientale provocato dalla centrale nucleare del Garigliano.

Francesco & Francesco

Il Circolo PD “Pio La Torre” di Minturno ha un nuovo coordinatore. Francesco Paolo Esposito subentra a Francesco Treglia, che aveva gestito il circolo nel difficile passaggio delle elezioni comunali. Grazie a Francesco e in bocca a lupo a Francesco!

Assemblea pubblica del PD a Minturno

Domenica 28 ottobre, alle 10, presso i locali del circolo, in via Antonio Sebastiani. Un momento di confronto pubblico per parlare delle primarie, del paese che vogliamo. Per parlare delle vicende della Regione Lazio. Per parlare di Minturno e di ciò che sta facendo il Partito Democratico nel consiglio comunale e sul territorio. Per avviare il tesseramento. Saranno presenti anche i vertici del PD provinciale. Siete invitati a partecipare e a dare il vostro contributo.

Chi non viene si tiene quello che c’è.

 

A Minturno tutto come da copione

Stamattina si è discussa, nel corso del Consiglio Comunale, la mozione presentata dalla rappresentante del PD Mimma Nuzzo.
Si intendeva esprimere solidarietà alla magistratura pontina violentemente attaccata dal Presidente della Provincia Armando Cusani a seguito della condanna, emessa nel processo di primo grado, per un reato di abuso edilizio. Nessuna sorpresa, dunque.
La votazione dell’OdG ha fatto registrare il solo voto favorevole dell’esponente del PD e tutti voti contrari.
A quanto pare la legalità, il rispetto per le decisioni della magistratura e la salvaguardia dell’istituzione rappresentata dalla Presidenza della Provincia non sono ancora un patrimonio condiviso.
Non siamo stupiti. Già nella vicenda Fondi-Fazzone le forze che governano la Provincia, PDL e UDC, si erano apertamente schierate a favore del senatore e contro il prefetto Bruno Frattasi, che aveva chiesto lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, evitate solo grazie alla melina messa in atto dal Misnistro dell’Interno Maroni e dalle dimissioni della giunta stessa.
All’epoca dei fatti non una parola, da parte degli esponenti dei clan Fazzone-Cusani-Forte, sugli episodi di intimidazione che hanno coinvolto l’amico Bruno Fiore, consigliere comunale del PD al quale è stata incendiata l’autovettura per aver denunciato la commistione tra amministrazione e n’drangheta.
Non una parola sul pestaggio subito, insieme ad un collega, dalla giovanissima giornalista di Latina Oggi Maria Sole Galeazzi, costretta a vivere per mesi sotto pesantissime intimidazioni per avere osato, semplicemente, fare il suo mestiere di cronista.
Il voto del consiglio comunale di Minturno conferma ciò che già sapevamo: si preferisce gridare al complotto della magistratura anziché interrogarsi sulla necessità di spezzare, definitivamente, i legami tra politica, malaffare e criminalità, una condizione che non potrà mai verificarsi se i comportamenti dei singoli rischiano di indebolire e screditare le istituzioni che essi stessi rappresentano.
Il Partito Democratico della provincia di Latina ha deciso di esprimere la propria solidarietà alla magistratura con convinzione, consapevoli del fatto che in un territorio difficile come il nostro attaccare il lavoro di inquirenti e giudici può significare indebolire la lotta alla criminalità che diventa sempre più pervadente e che rischia di inquinare definitivamente interi settori produttivi della nostra provincia.
La medesima sensibilità, a quanto pare, non è patrimonio delle forze politiche che appoggiano l’amministrazione Cusani, peraltro su questioni che, a mio parere, dovrebbero essere dirimenti allorquando si prefigura un percorso di alleanze con un partito che è pienamente organico al sistema di potere che tanti danni ha procurato al nostro territorio.
Chiedo pertanto anche al partito provinciale di chiarire definitivamente quale percorso di collaborazione sia possibile intraprendere con l’UDC in vista delle prossime scadenze elettorali, alla luce delle distanze, a mio parere incolmabili, che separano il PD dall’UDC in tema di legalità e rispetto delle istituzioni.

Minturno: no alla svendita dei beni comuni

Il Partito Democratico di Minturno invita l’amministrazione comunale a non svendere il patrimonio pubblico. La giunta comunale di Minturno con la delibera n. 78 del 18 luglio 2012 stabilisce l’alienazione (ossia la vendita) di diversi terreni agricoli di proprietà del nostro Comune.

In tale piano di dismissioni promosso dal comune evidenziamo delle profonde disparità nel trattamento dei cittadini. Come prima cosa notiamo che molte di queste richieste sono statefatte tra i mesi di maggio e luglio, fino a cinque giorni prima della deliberadi giunta, quindi probabilmente alcuni cittadini possedevano informazioni sull’imminente piano di alienazione e tutti gli altri no. Non sarebbe stato più giusto fare un avviso pubblico?

In secondo luogo riteniamo deltutto insufficienti le cifre inserite nel piano di alienazione, con cifre dicosto al mq dei terreni alienati che presentano differenze tra di loro anche del 1600%, fino ad arrivare a terreni valutati solo 20 centesimi di euro al metro quadro, alienando così ad un nostro concittadino ben 13.000 metri quadr idi terreno alla cifra irrisoria di circa 2.600 euro.

Invitiamo l’amministrazione comunale a condividere i criteri di formazione del prezzo e la lista completa dei beni che non ritiene strumentali.

Invitiamo inoltre l’amministrazionea pubblicizzare la lista di questi beni e a fornirne la relativa planimetria, che è mancante negli allegati pubblicati nell’albo pretorio online, nell’interessedi tutti i cittadini di Minturno: non si può svendere il patrimonio pubblic oper l’interesse di pochi. 

È necessario predisporre un piano alienazioni complessivo dei beni del comune. Invitiamo l’amministrazione avalutare nella giusta sede il piano di alienazione, cioè il consiglio comunale, organo di governo che deve redigere il regolamento per l’alienazione dei beni di proprietà del comune e valutare se siano strumentali  o meno agli interessi dei cittadini di Minturno. A titolo di esempio, con alcuni terreni si potrebbero realizzare degli orti sociali per anziani e famiglie in difficoltà, sia per promuoverestili di vita sani che per aiutare economicamente soggetti a rischio.

Se sivendono a “due lire” i beni del Comune e gli importi da pagare per i servizi, vedi quello di Salvamento (affidato alla cooperativa Escara), in neanche 20giorni vengono triplicati, non c’è altro futuro per il Comune di Minturno se non il dissesto finanziario o un aumento pesantissimo ed insostenibile della tassazione comunale.

Il direttivo del PD

Il PD di Minturno e la cooperativa fantasma

Il Partito Democratico di Minturno è indignato e chiede chiarimenti alla Giunta Graziano in merito alla vicenda del servizio di salvamento presso cinque spiagge libere del litorale di Scauri e Marina di Minturno, ed esprime tutta la sua preoccupazione in merito alle modalità in cui è avvenuta l’assegnazione del servizio e nei gravi ritardi nell’inizio dello stesso. È inaccettabile il tentativo di tenere nascosto il nome della cooperativa assegnataria del servizio, il grave ritardo con cui è partito il servizio, il modo maldestro e confuso e l’assoluta mancanza di etica che ha caratterizzato questa vicenda.
In particolare: come mai questo servizio diventa operativo a metà stagione turistica (il 19 luglio)? Come mai viene assegnato ad una cooperativa nata a stagione turistica già cominciata e perché viene comunicato, confondendo i cittadini, che il servizio era già attivo il 10 luglio? Come è stato garantito il servizio di salvamento il 15 luglio nella spiaggia confinante con Monte d’Argento, dove ha perso la vita un nostro concittadino? Come è stato garantito il servizio fino al 19 luglio?
Come mai nella delibera n. 54 del 30 giugno 2012 sostenete di aver ricevuto più preventivi per il servizio di salvamento, affermate di risparmiare rispetto alle scorse annualità  e invece, nella successiva delibera del 18 luglio 2012, sostenete che negli anni precedenti il servizio era svolto a titolo gratuito e che avete contattato voi la cooperativa Escara, nata solo a metà giugno, con amministratore unico il signor Gabriele Caruso, membro del movimento del vicesindaco Roberto Lepone, che risulta dare il suo voto per la stipula della convenzione per i servizi di salvamento? Come mai nella stessa delibera del 18 luglio aumentate del 300% l’importo da destinare alla cooperativa, portandolo a 15.000 euro?
Il Partito Democratico continuerà in consiglio comunale la battaglia per l’accertamento del reale corso degli avvenimenti nell’interesse di tutta la cittadinanza.

Il direttivo del PD di Minturno

Minturno, Lazio, Italia

Premetto che non mi piace poi tanto cimentarmi in analisi post elettorali.

A Minturno ha vinto Graziano, ma spiegare il risultato con i canoni classici del centrodestra-centrosinistra sarebbe quantomeno opinabile. A Minturno tutto era fuso, mescolato, impastato, che a raccontarlo ci vorrebbe un post lungo un chilometro. Tra vecchi-giovani, giovani-vecchi, trasformisti, guerrieri, volenterosi, ragazzi di belle speranze, professionisti del manifesto elettorale abusivo, programmi infiniti, sogni, promesse, alla fine ha vinto l’usato sicuro. E probabilmente anche il campanile. Perchè vaglielo a spiegare, ad uno di Minturno, che deve votare per uno di Scauri.

Di sicuro, comunque, è stato sconfitto l’asse PD-UDC. Dimostrazione che 2+2 a volte fa quattro, ma a volte no. Quando il mio partito capirà che la subalternità non paga, sarà sempre troppo tardi. Gli elettori, poi, sono spesso un passo avanti rispetto ai propri dirigenti. E l’ambiguità di chi sta un pò di qua e un pò di là, non è proprio un valore aggiunto. Anche a Frosinone, per dire, l’alleanza PD-UDC non ha funzionato. Del resto, se proprio ‘sto matrimonio s’ha da fare, o il PD ha la forza di chiedere all’UDC di rompere, ovunque, le alleanza con il PDL, oppure i risultati sono questi. E dalle parti nostre non è normale allearsi con un partito al quale fai una opposizione più o meno dura in Regione e in Provincia.

Personalmente, poi, resto dell’avviso che guardare ad una alleanza strategica con l’UDC è una mossa perdente. Perchè, anche a livello nazionale, queste elezioni hanno dimostrato che non esiste un centro di gravità permanente, soprattutto quando chi lo rappresenta viene dal neolitico, sia per storia, sia per metodi. Piuttosto, il PD vince laddove presenta dei progetti chiari e riconoscibili, laddove coinvolge i cittadini (prima e non dopo, ragazzi!), laddove presenta candidati autorevoli e credibili. E anche laddove impara dai propri errori.

Ma non dimentichiamo che gli elettori degli altri partiti spariscono, si eclissano, si dileguano. Ma sono ancora da qualche parte. E questo è un segnale da non sottovalutare. Perchè prima o poi torneranno a votare. Il PD vince in tante realtà, ma in termini assoluti i suoi voti diminuiscono di pari passo con l’aumento dell’astensione, e dire che si è vinto senza se e senza ma è pericolosissimo, perchè si finge di non capire fino in fondo quale sia lo stato d’animo del Paese nei confronti della “politica” e anche del PD.

Il 2013 si avvicina. Occorre essere credibili. Fare scelte. Sul lavoro. Sui diritti. Sulla legge elettorale. E colmare un pò di vuoti.

Poi mi dite

Movimenti al centro, in questi giorni. L’UDC azzera i vertici e si prepara a confluire nel costituendo Partito della Nazione, con Fini e Rutelli (me cojò!). Già ieri sera, a Piazza Pulita, Della Vedeva diceva che il leader dovrà essere Fini. Ma no, il leader sarà Casini. Vabbè. I frondisti del PDL vogliono andare oltre il PDL, e, sotto la guida del prode Pisanu (deputato già nel lontano ’72) e di Lamberto Dini (ahhhh!!!), un manipolo di 27 eroi ha sottoscritto un documento per avanzare nientemeno che una nuova proposta politica. Chi c’è tra i firmatari? Gianluca mi segnala che c’è anche il senatore Fazzone. Senti senti. Fazzone Claudio da Fondi. Proprio quello là. E allora se le cose andranno come devono andare, la provincia di Latina sarà condannata a subire la presenza di Fazzone per un altro bel pò di tempo. Con buona pace di chi vede segnali di rinnovamento nell’UDC locale. E alla faccia delle parole spese dal PD contro la criminalità. Troppo presto? Troppo critico? Vedremo tra qualche mese.

Basta affissioni abusive

 

Il problema delle affissioni selvagge non riguarda solo Roma, ovviamente. È un malcostume diffusissimo pressoché ovunque. E trasversale. Minturno non ne è esente. Le elezioni incombono, e l’amica Mimma Nuzzo ha provato a sensibilizzare tutti sulla questione.

Ne è scaturito un impegno delle forze politiche preso con il Commissario Prefettizio e, soprattutto, con i cittadini.

Il risultato, sotto gli occhi di tutti durante lo scorso fine settimana, è questo.

Lascio a voi ogni commento. Aggiungo solo che ciò che mi fa incazzare di più è che il mio partito si comporti esattamente come tutti gli altri. E non venitemi a parlare di benaltrismo, perchè c’è di mezzo la civiltà. E il rispetto per la propria comunità. E la credibilità del partito e dei singoli. E il mancato versamento dei tributi al Comune. E anche lo sperpero di denaro, che di questi tempi vedere ‘sto spreco uno schiaffo in faccia alle difficoltà economiche di tante famiglie.