Giù le mani da Altiero Spinelli (e da Ventotene)

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Una parola per definire il tre pseudo-leader europei che oggi porteranno i loro omaggi alla tomba di Altiero Spinelli, nella speranza che il padre fondatore dell’Europa infonda loro la saggezza per riformare “dal basso” le istituzioni comunitarie?

Indegni. Semplicemente indegni di tale compito. E soprattutto incapaci di portarlo a termine. Come potrebbero del resto avere i tre successo, loro che sono parte del problema? Renzi continua a vantarsi di successi planetari che vedono solo lui e i suoi corifei, sempre più realisti del re. Riunisce stancamente i due amici, approfittando della fuoriuscita dalla partita delle Gran Bretagna ma debole per gli scarsi risultati ottenuti in campo economico. Cornuto e mazziato, per aver raggiunto la crescita zero continuando ad applicare i modelli economici fallimentari che la UE impone ai suoi membri, perpetuando all’infinito il loop di sacrifici-austerità-mancanza di crescita-aumento delle disuguaglianze-malcontento-crescita e populismi. Renzi che la possibilità di aprire la strada ad una Europa diversa l’ha avuta, e sarebbe bastato dare una mano sostanziale ad Alexis Tsipras e alle richieste di cambio di passo del popolo greco, lasciati invece all’ineluttabile destino di svendere il proprio paese ai partner della UE. Hollande semplicemente non pervenuto.

Merkel che gioca le sue partite interne in vista delle prossime elezioni, e quindi state certi che per un anno non si muoverà foglia.

Ecco, Spinelli diceva che ci volevano anche uomini nuovi per dar vita all’Europa. All’orizzonte non se ne vedono, e i tre che si blindano nelle acque antistanti Ventotene, beh, lo lasciassero riposare in pace Altiero Spinelli.