Le falsità di Renzi sui magistrati

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Basterebbe un sano contraddittorio perché fossero smascherate. Ma il nemico va additato, il facile consenso perseguito. Chi si oppone va distrutto, annientato, anche con le menzogne.

Leggiamo insieme:

Le retribuzioni. In un comunicato l’Associazione aggiunge di vedersi “pertanto costretta a ricordare a tutti, con estrema fermezza”, di non aver “mai dichiarato che l’introduzione di un tetto massimo alle retribuzioni di 240.000 euro annuali sia un attentato alla libertà o all’indipendenza della magistratura. Chi sostiene il contrario è invitato a dimostrare, una volta per tutte, quando e come l’Associazione avrebbe fatto una simile affermazione”. E ricorda che “tale tetto è raggiunto solo dai massimi vertici della Corte di Cassazione e della relativa Procura generale e che la retribuzione media dei magistrati è enormemente inferiore a quella cifra”.

Le ferie. Subito dopo l’Anm affronta la spinosa questione del taglio delle ferie per i magistrati e della polemica con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. “Gli uffici giudiziari – continua l’Anm – non chiudono mai e l’Anm non ha mai dichiarato che la riduzione della sospensione feriale e delle ferie (realizzata con il decreto legge n. 132/2014) sia un attentato ai magistrati. In realtà, l’istituto della sospensione dei termini processuali in periodo feriale – fino ad oggi fissato dal primo agosto al 15 settembre – è destinato ad assicurare il concreto esercizio del diritto di difesa (art. 24 Cost.), al fine di evitare il decorso dei termini processuali nei processi ordinari, in un tempo che i cittadini tradizionalmente dedicano al riposo annuale”. Quanto alle ferie, “finora determinate in 45 giorni, in tale periodo i magistrati erano comunque tenuti al deposito dei provvedimenti, non essendo prevista alcuna sospensione dei relativi termini. Dunque, il numero dei provvedimenti emessi è indipendente dalle ferie godute, la cui riduzione non potrà determinare alcun incremento di produttività.