Lettera al PD sul PD Lazio

Soottoscrivo la lettera di Cristiana. Da troppo tempo il PD Lazio aspetta una guida forte, autorevole ma soprattutto legittimata dal passaggio obbligato delle primarie.

CA sen. Vannino Chiti commissario PD Lazio
 
E per conoscenza
 
Roberta Agostini portavoce nazionale Consulta delle donne
segretario nazionale on.Bersani
Presidente nazionale on.Rosi Bindi
vicepresidenti nazionali Ivan Scalfarotto e on. Marina Sereni.
   
Caro Vannino,
 
in questo momento difficile per la politica italiana e a valle di una sonora sconfitta del Lazio siamo a scriverti di nuovo. L’ultima volta ti avevamo chiesto alcune garanzie, tra cui di essere “accompagnati” alle primarie per eleggere il/la segretario/a del PD Lazio.
 
Oggi scopriamo che si stanno cercando larghe intese per evitarle. Visto che l’assemblea del PD Lazio non è decaduta (ora è chiaro il motivo) e da Statuto potrebbe quindi eleggere un nuovo segretario, ti chiediamo di definire un percorso lungo e coerente che consenta a tutti i delegati di partecipare al processo di scelta o selezione o individuazione del segretario. 
 
L’assemblea non si è più riunita. Spero che questo non significhi che quando ci riuniremo in giugno (così si dice) dopo le amministrative (processo che ai dirigenti della regione non è stato possibile governare in alcun modo) non si pensi di far saltare fuori un nome che nel frattempo le correnti si sono affrettate a decidere.
 
Visto che l’instabilità politica è rientrata, ritengo infatti, che il Pd Lazio debba dotarsi di un segretario forte, autorevole e che solo le primarie possano aiutare questo processo.
 
Personalmente ritengo che dopo l’elezione di 11 consiglieri maschi e le ultime nomine nei CDA delle società quotate in borsa il PD attui un processo di risarcimento nei confronti dei tanti talenti femminili che il Paese ha e che il PD rappresenta più che degnamente.
 
Non solo.
 
Abbiamo perso il Lazio nelle province, affetti da un romacentrismo che ci sta ammalando e che rappresenta un pericolo incombente. Credo sia necessario cercare un segretario che abbia i piedi piantati in quelle realtà, che possa comprenderle, viaggiarci, entrarci dentro con la testa e con il cuore. La federazione romana è forte di un congresso vero e partecipato. Saprà fare il suo per aiutare un segretario regionale dedito alle province.
 
E ancora.
 
Riteniamo corretto cercare un segretario o una segretaria che sia già un deputato o un europarlamentare come si mormora? Nessuna preclusione. Ma chi dovesse proporsi sia pronto a rinunciare all’incarico e si dedichi completamente ad una regione che, tolta la roccaforte della Provincia di Roma, risulta essere in condizioni da richiedere un lavoro quotidiano: giornaliero e notturno.
 
Non riteniamo che sia ora di dare un segnale di profonda rottura individuando tra i nostri giovani qualcuno che, sgombro dai vecchi equilibri, vergine dalla storia del secolo scorso, possa ridare linfa vitale a tutti i talenti che il PD Lazio possiede?
 
Una donna, giovane e cresciuta fuori dalla provincia di Roma, la mia proposta.
 
Vorrei però farla questa proposta e ascoltare le altre, degli altri dirigenti del partito, nelle sedi preposte. Vorrei fare una discussione politica, pur mantenendo dei paletti che secondo me sono ormai necessari senza i quali si perde ogni credibilità nei confronti degli elettori. Fare il segretario non è un premio. Non è un posto da spartire. E’ una roba, per usare un termine caro al segretario, difficile.
 
Per il 2015 il PD Lazio deve costruire insieme agli eletti in consiglio regionale, una rivincita tutta politica che riporti la sanità ad essere servizio pubblico, accessibile e prossimo. Che avvicini le province tra loro attraverso un’idea di mobilità e di trasporto. Che renda vivibile il pendolarismo di studenti e lavoratori. Che ridia dignità alle donne. Che consenta alle famiglie con anziani e disabili di non maledire la vita ogni mattina. Che abbia un piano energetico regionale integrato con un’idea di trasporto su ruota moderato ed ecologico, ricordando che nel Lazio è presente una delle più grandi fabbriche di auto. Non ne parliamo mai. Il PD Lazio si troverà a gestire, di nuovo, come gestire i rifiuti. Sappiamo tutti che fino al 2013 a Roma e fino al 2015 dovremo assistere solo alla loro incapacità. Che presenti alla popolazione un Bilancio Sociale che comprenda il circolo virtuoso dall’essere bambini all’essere anziani. Che tenga dentro tutti. Che sia un progetto “pubblico”.
 
Ma la domanda che faccio è, senza andare oltre: in quale sede possiamo discutere di queste cose?
 
Per questo motivo spero di non sentire più comunicazioni che mettono in discussione le primarie nel PD Lazio, piuttosto vorrei una road map attraverso cui arrivare ad avere un Partito forte nel Lazio e su questo vi sollecito fortemente, annunciando ufficialmente che tantissima parte degli iscritti non sarebbe d’accordo con una decisione calata da un caminetto. Apriamo una discussione. Stabiliamo dei profili. Presentiamoli agli iscritti per la prima fase congressuale. E poi andiamo a primarie.
 
L’occasione mi è grata per augurare a tutti voi democratici un buon lavoro.
 
Cristiana Alicata. Direzione PD Lazio.

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Un pensiero su “Lettera al PD sul PD Lazio

  1. lucia

    Complimenti per il parlar chiaro.
    Mentre il pd a livelli regionali e provinciali e comunali discute di posti da occupare il dibattito politico è morto. Chi ha la poltrona la tiene stretta. Chi non ce l’ha non viene neppure ascoltato.
    Quando finiremo di fare “guerre” di posizione?
    Esiste il PD? ciao Lucia

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