Ma gli esami non finiscono mai

Ce l’avete presente quella sensazione di rilassatezza mista a stanchezza mista a unnonsoche? Tipo quella che prende dopo un esame universitario, di maturità, della patente o del sangue? Ecco. Le primarie del PD Lazio sono finite e mi sento un po’ così. Ci sarà modo e tempo di analizzare i risultati “globali”. Mi conforta l’aver condiviso quest’esperienza con persone davvero speciali. Persone che hanno la tua stessa idea di PD pur avendo, ciascuna, un percorso diverso alle spalle. Di quelle con le quali ti senti a casa tua. A partire da Giovanni.

E non aggiungo altro.

Mi vengono in mente dei flash, tipo quando siamo andati a parlare con Chiti, ed era ottobre del 2010 e sembravamo un gruppo folli. E poi quella sera di luglio alla festa democratica a Caracalla, quando Cristiana ci serviva al tavolo ed eravamo rimasti sei gatti sei e tra una portata e l’altra faceva ‘na capa tanta a Giovanni per convincerlo a candidarsi. Altro che Rosy Bindi, con tutto il rispetto, s’intende. Il patto della sasizza. E agosto. E novembre. E le persone che ci siamo persi per strada, e di questo mi rammarico. E le riunioni a Trastevere, e Chiara che ci cazziava, mozione d’ordine fatta persona. Senza big alle spalle (non mi venite a dire che Rosy sposta le masse di iscritti ed elettori eh…) abbiamo raggiunto un risultato insperato, abbiamo rimesso in moto le idee e soprattutto abbiamo fatto eleggere un segretario regionale che ha una legittimazione democratica. E di questi tempi non è poco.

Grazie a tutti. Ricarichiamo le pile e ripartiamo.