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Ne usciremo vivi, forse

Io sto provando a capire quale sia la proposta del PD sulla riforma del mercato del lavoro. Le quattro proposte in campo (Ichino 1 e Ichino 2, Madia e Nerozzi che riprende il testo Boeri-Garibaldi)  sono riassunte qui. E fino ad ora ci siamo. Si avanzano delle proposte, si discute, si sceglie.

Forse.

Oggi leggo una intervista a Franco Marini dalla quale sembrerebbe che la proposta Boeri-Garibaldi sarà quella avanzata dal PD. Siamo sicuri? Ne hanno discusso solo su Facebook e sui giornali o anche nelle sedi opportune? A me non risulta.

Ma leggo anche un articolo su  La Repubblica dal quale emerge che il Governo sarebbe orientato a seguire la strada della proposta Ichino (quale delle due?). Mi direte, il Governo è una cosa, il PD un’altra. Il Governo propone, i partiti emendano, se possono.  

Ma non sarebbe il caso di fare un pò di chiarezza, per evitare discussioni infinite e bagni di sangue? No?

Trovare una sintesi

Ieri ho postato su FB un piccolissimo appello a Pietro Ichino e a Susanna Camusso ad incontrarsi e trovare una soluzione ai problemi del mercato del lavoro. Ne è scaturito un discreto quanto animato dibattito. Premesso che sono stra-contento della presa di posizione di Bersani sull’art. 18. Premesso che non sono un fan del professor Ichino anche se non demonizzo le sue proposte. Premesso che sono iscritto alla CGIL  quindi riconosco pregi e difetti del mio sindacato. Penso che il dibattito sull’articolo 18 sia strumentale, non credo che i problemi del mercato del lavoro italiano siano imputabili all’articolo 18 e che quindi licenziare con più o meno facilità possa risolvere la questione lavoro nel nostro Paese, soprattutto per le nuove generazioni. Ci sono varie proposte in campo, se ne discuta serenamente. Ma il sindacato deve fare uno sforzo decisivo per riuscire a dare una rappresentanza, e non esclusivamente una tessera, a tutti quei lavoratori che, oggi, tutele non ne hanno e quindi diffidano di un sindacato che sembra rivolto soprattutto a tutelare (e meno male!) chi è già inserito nel mondo del lavoro con contratti a tempo indeterminato. Per quanto detto Pietro Ichino e Susanna Camusso rappresentano, idelamente, le due posizioni estreme che dovranno necessariamente trovare una sintesi se davvero PD e CGIL hanno a cuore le sorti del Paese e delle giovani generazioni.