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Difesa d’ufficio disinteressata

Fra tutti i personaggi che ruotano attorno all'affaire mignotte-ad-Ardcore, l'igienista dentale riveste un ruolo particolarmente squallido.
Non tanto per la sua "bravura" a reclutare carne fresca per il capo, quanto per come rappresenti alla perfezione l'idea Berlusconiana di come si reclutano le donne in politica.
Non che l'igienista non ne fosse consapevole, anzi, dalle telefonate pubblicate risulta chiaro che il gioco valeva la candela ("invece di pagarci lui ci paga lo stato"), anzi, si poteva aspirare a qualcosa di più, tipo il Parlamento, dove già siedono Gelmini, Carfagna, Brambilla, note per le loro doti orali, cioè, volevo dire oratorie.
Sinceramente non riesco a capire con quale coraggio rimanga al suo posto in Regione Lombardia.
Certo, illustri difensori si sprecano. Tra questi spicca il Governatore Firmigoni, che azzarda un paragone con la vicenda di Ottaviano del Turco.
Verrebbe da chiedersi come si concilia il suo essere cattolico e sostenitore di CL con lo squallore che circonda l'intera vicenda.
Il mercimonio dei corpi, i balletti a tette di fuori di un consigliere regionale per la gioia del capo, il silenzio compiaciuto degli uomini che trovano tutto ciò normale.
Allora sorge un dubbio.
Robbè, non è che pure tu, con la Minetti…eh…non per forza negli scantinati di Villa San Martino…un momento di debolezza può capitare a tutti…eh Robbè…
Dai Robbè, nun te la prende', 'stamo 'a sgherzà…'semo regazzi!

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Lettera di suor Rita

Da anni, insieme a tre mie consorelle (suore Orsoline del S. Cuore di Maria), sono impegnata in un territorio a dire di molti "senza speranza". Un territorio, quello casertano, sempre più in ginocchio per il suo grave degrado ambientale, sociale e culturale, dove anche la piaga dello sfruttamento sessuale, perpetrato a danno di tante giovani donne migranti, è assai presente con i suoi segni di violenza e di vera schiavitù.

Come donna, come consacrata, provocata dal Vangelo di Gesù che parla di liberazione e di speranza, insieme alle mie consorelle, ho scelto di "farmi presenza amica" accanto a queste giovani donne straniere, spesso minorenni, per offrire loro il vino della speranza, il pane della vita e il profumo della dignità.

Oggi, osservando il volto di Susan chinarsi e illuminarsi in quello del suo piccolo Francis, scelto e accolto con amore, ripensando alla sua storia – una tra le tante storie accolte, la quale ancora bambina (16 anni) si è trovata sulle nostre strade come merce da comprare, da violare e da usare da parte di tanti uomini italiani – sono stata assalita da un sentimento di profonda vergogna, ma anche di rabbia.

Ho sentito il bisogno, come donna, come consacrata e come cittadina italiana, di chiedere perdono a Susan per l’indecoroso spettacolo a cui tutti, in questi giorni, stiamo assistendo. E non solo a Susan, ma anche alle tante donne che hanno trovato aiuto e liberazione e alle tante, troppe donne, ancora schiave sulle nostre strade. Ma anche ai numerosi volontari e ai tanti giovani che insieme a noi religiose credono nel valore della persona, in particolare della donna, riconosciuta e rispettata nella sua dignità e libertà.

Sono sconcertata nell’assistere come da "ville" del potere alcuni rappresentanti del governo, eletti per cercare e fare unicamente il bene per il nostro Paese, soprattutto in un momento di così grave crisi, offendano, umilino e deturpino l’immagine della donna. Inquieta vedere esercitare un potere in maniera così sfacciata e arrogante che riduce la donna a merce e dove fiumi di denaro e di promesse intrecciano corpi trasformati in oggetti di godimento.

Di fronte a tale e tanto spettacolo l’indignazione è grande! Come non andare con la mente all’immagine di un altro "palazzo" del potere, dove circa duemila anni fa al potente di turno, incarnato nel re Erode, il Battista gridò con tutta la sua voce: «Non ti è lecito, non ti è lecito!». Anch’io oggi, anche a nome di Susan, sento di alzare la mia voce e dire ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la "bellezza" della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio, guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onesta. Tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!

Ma davanti a questo spettacolo una domanda mi rode dentro: dove sono gli uomini, dove sono i maschi? Poche sono le loro voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti. Nei loro silenzi c’è ancora troppa omertà, nascosta compiacenza e forse sottile invidia. Credo che dentro questo mondo maschile, dove le relazioni e i rapporti sono spesso esercitati nel segno del potere, c’è un grande bisogno di liberazione.

E allora grazie a te, Susan, sorella e amica, per aver dato voce alla mia e nostra indignazione, ora posso, come donna consacrata e come cittadina, guardarti negli occhi e insieme al piccolo Francis respirare il profumo della dignità e della libertà.

Sr. Rita e sorelle comunità Rut

Visioni alte e oblative

Di fronte all'ennesima presa di posizione di Benedetto XVI su coppie di fatto, aborto, sessualità e fine vita (dal punto di vista della Chiesa legittime e coerenti), come si comporterà la classe politica italiana? E i politici cattolici? E i cattolici nel PD?
Io me lo chiedo, e come me se lo chiedono in tanti.
Perchè la doppia morale della Chiesa (per quale motivo non si scomunica Berlusconi che bestemmia? perchè si permette a Casini di fare la comunione benchè divorziato?) ha un'influenza sulla vita politica italiana che non ha eguali nel mondo.
E il PD ne soffre più di altri. Perchè nel PD convivono idee diverse che ancora non hanno trovato una sintesi.
Faccio un esempio.
Il documento finale presentato da Bersani durante la Direzione Nazionale di ieri ha raccolto il sì dell'area Marino (che palle 'ste correnti!!!, non mi stancherò mai di dirlo) in virtù delle rassicurazioni affinché il tema del testamento biologico non sia lasciato nelle mani della maggioranza…. Noi  (Area Marino, ndr) avanzeremo una proposta che tenga conto di tutte le sensibilità e l’obiettivo è avere una posizione unitaria.
Siamo sicuri che si riuscirà ad avere una posizione unitaria su un tema come quello del testamento biologico, viste le posizioni della Chiesa che alcuni nel PD sposano appieno?
Oppure non si rischia un empasse infinito, di quelli che continuano a fiaccare la resistenza di iscritti ed elettori?
A meno di scissioni.
Ma questa è un'altra storia.

 

Un principio sacro

Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
In tema di immigrazione, e di emigrazione, calza a pennello.
Perchè leggendo i dati sulla presenza degli italiani all'estero, forse un piccolo esame di coscienza dovremmo farcelo.
Tutti. Gli Italiani, intendo.

Italiani

Matteo Matteo

La visita di Matteo Renzi a Berlusconi non poteva passare sotto silenzio. Dico la mia. Personalmente, ad Arcore piede non ce lo metterei nemmeno sotto tortura, figurarsi per un incontro istituzionale. Quindi credo che Matteo, che pure ha spiegato il perchè dell'invito e il perchè del luogo, abbia sbagliato ad incontrare il Cavaliere a casa sua.
Detto ciò, mi permetto di consigliare al Sindaco di Firenze maggiore prudenza, perchè con l'aria che tira nel PD, ci vuole davvero poco a vedersi rivoltato contro, anche dal gruppo dirigente del partito, un (piccolo) passo falso come questo.
Per non parlare della reazione di iscritti e militanti.
Anche perchè, al solito, con la dietrologia ci andiamo a nozze e quindi le interpretazioni sulle parole di Berlusconi si sprecano e si sprecheranno.
Prudenza, Matteo. Ci vuole prudenza.

matteo-renzi
 

Giustizia a senso unico

Ecco, queste sono le cose che mi fanno incazzare davvero.
Non perchè pensi che il protagonista ventenne di questa triste vicenda debba marcire in carcere. Affatto.
Non sopporto il doppiopesismo di certi esponenti del centrodestra e di una parte dei miei concittadini, che, a parti invertite, hanno sempre invocato un rigore estremo nell'applicazione delle misure cautelari prima e nell'erogazione delle pene poi.
Al solito, i reati commessi da cittadini non italiani sono più gravi degli stessi reati commessi da cittadini italiani.
Le attenuanti invocate per gli italiani non valgono mai per gli stranieri.
Non funziona così. Almeno non dovrebbe.

Adro vs Livorno

Quando c'è di mezzo l'avvocato calabrese Mariastella Gelmini le risate sono sempre assicurate.
E le figure di merda pure.
La mancanza di senso del ridicolo contraddistingue gli ultimi colpi di coda da parte dei protagonisti di epoche che stanno per chiudersi.
E in questo caso non manca mai la mano di quei mistificatori che usano farsi chiamare giornalisti de Il Giornale. Povero Montanelli!!!