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Racconti e poesie in bicicletta

Qualche tempo fa scrissi due parole su alcuni amici che fra tante difficoltà stavano facendo, a modo loro, politica a Minturno. Ecco, non fanno solo politica, ma anche cultura. Infatti è giunto alla seconda edizione Il Bicicletterario, premio letterario dedicato alla bicicletta. In un comune dove le amministrazioni che si sono succedute hanno più che altro sparso il sale su macerie stratificate, c’è invece chi pianta semi di speranza per una rinascita culturale, sociale e anche politica.

Le info sul premio le trovate qui: http://bicicletterario.blogspot.it/

Tra un paio di domeniche ci sarà la presentazione dell’evento.

Invito tutti a diffondere e, perché no, a partecipare.

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A Minturno il cambiamento muove i primi passi

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Non sono nato a Minturno, ma ho vissuto lì dal lontano 1974. Poi l’università, il lavoro, le esigenze familiari mi hanno portato un po’ in giro fino a stabilirmi a Roma. Ma a Minturno ho i miei genitori. A Minturno ho tante persone che mi sono davvero care. A Minturno ho iniziato a seguire un po’ la politica, a volte a distanza, a volte con maggiore presenza. Se navigate tra le pagine di questo piccolissimo blog troverete qualcosa sull’argomento. Normale, quindi, che continui ad interessarmi del paesello, a seguire le sue vicende politiche, sociali e quello che bolle in pentola in vista delle prossime elezioni amministrative.

Anche a Minturno, infatti, si torna al voto, vista la chiusura anticipata del terzo mandato dell’ex sindaco Paolo Graziano.

Anche a Minturno è necessaria una rivoluzione a 360°, culturale prima che politica. Una rivoluzione che porti con sé l’azzeramento dei partiti e delle classi dirigenti che hanno, a vario titolo, (s)governato negli ultimi vent’anni. Occorre liberare le energie presenti tra i cittadini e nei movimenti civici impegnati nel campo sociale, nel campo culturale e da lì ripartire per presentare una proposta di governo che metta la centro della propria azione legalità, trasparenza, competenza, solidarietà, rispetto dell’ambiente. Non è più tempo delle minestre riscaldate, del “non ci sono alternative”, del “fidatevi di me”.

Minturno questo tempo non ce l’ha più.

Fortunatamente qualcosa si muove. È dei giorni scorsi la nascita del movimento “il Giglio – Legalità e Giustizia” con il contributo dell’amico Erminio Italo di Nora, da sempre impegnato nel mondo del volontariato.

Vi riporto integralmente il testo del suo comunicato (potete trovarlo anche su www.erminiodinora.com), visto che non ha ancora trovato vasta eco sulla rete.

Erminio Italo Di Nora è in prima linea per la presentazione del movimento civico “Il Giglio Legalità e Giustizia” fondato da un gruppo di giovani e meno giovani, molti dei quali già attivi nel mondo del volontariato, ed ispirato alla memoria di Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore assassinato nella città di Acciaroli che per anni ha governato.

“Ho scelto di sostenere le richieste dei miei concittadini perché in loro rivedo l’entusiasmo e la voglia di fare che da anni oramai non appartiene più a gran parte della classe dirigente nazionale e locale”, dichiara Erminio Di Nora.

Il simbolo del giglio è stato scelto dai volontari del movimento come segno di riconoscimento, richiama il fiore che lo stesso Angelo Vassallo più volte ha utilizzato come paragone per richiamare alla purezza dei valori ed integrità morale su cui si è basato tutto il suo impegno politico.

“Siamo aperti – prosegue Di Nora – a condividere lo spirito del nostro impegno e il programma politico da completare insieme a coloro che si riconosceranno in uno stile di vita permeato da Dignità e Rispetto, Giustizia e Legalità, ….. La squadra sarà quella che insieme sceglieremo, fatta di persone e di competenze e non di scambi e di promesse. Durante questi anni con la Fondazione Vassallo abbiamo fatto un percorso comune legato alla tutela del mare e dell’ecosistema marino, alla sensibilizzazione nelle scuole di un percorso di legalità, unendo il disagio sociale alla volontà di tutelare e presidiare la bellezza, cercando di far venire allo scoperto alcuni temi spesso ai più sconosciuti e che sono anche vicini agli anziani e alle famiglie che dentro le quattro mura vivono la loro sofferenza”.

E’ ora che i pensanti comincino il loro percorso cercando di fare, di realizzare qualcosa, di proporre, di prendere per mano chi non sa dove andare per non farlo sentire più solo.

Auspico che questo sia il primo passo in direzione della costituzione di una aggregazione più ampia che veda coinvolti, direttamente o tramite propri attivisti, tutti i soggetti che in quest anni hanno operato nel campo del sociale, del volontariato, della mobilità sostenibile, della cultura, della legalità e che comunque non hanno avuto responsabilità nel governo del comune.

Come sempre, vi terrò aggiornati.

Una bicicletta salverà Minturno

Seguo le vicende Minturnesi da lontano ormai, come si conviene a chi vive da un’altra parte, e i chilometri che ti separano da quel luogo dove sei cresciuto sono sempre gli stessi ma nel tempo sono diventati un solco profondissimo, una trincea.

Mi tengo aggiornato principalmente tramite i miei genitori, che vivono ancora lì, e grazie all’amico Giuseppe, che fa ogni giorno informazione in modo precisa e puntuale. E anche tramite il suo sito so dell’immondizia, dell’illuminazione pubblica, della mancata trasparenza da parte dell’amministrazione, delle occasioni perse, che si moltiplicano e si aggiungono, da vent’anni ormai, indipendentemente dal colore politico di Sindaco, Giunta, Assessori.

In mezzo a tante ombre, mi appare però una luce di speranza. E ancora una volta sono le persone che si auto-organizzano, spontaneamente, dal basso, al di là dei partiti politici, degli schieramenti. E però è politica anche questa, perché si tratta di pòlis, di città e di cittadinanza, e di come vivere meglio. Tutti.

Mi riferisco alla battaglia del CoSMoS per la pista ciclabile, per la mobilità sostenibile, e alle iniziative collegate come le pedalate collettive organizzate da Critical Mass, il Biciamici shop.

Insomma, bravi, davvero.

CoSMoS-Comitato-Spontaneo-Mobilità-Sostenibile

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#confrontomaivisto

In questi giorni appare sempre più evidente la forzatura che il premier sta mettendo in atto. Sulle riforme, sulla legge elettorale. Sulle spalle della Costituzione. Legare il destino del Paese ai propri destini politici e personali è profondamente sbagliato. Ed è un modus operandi che non appartiene alla storia del centrosinistra italiano. Non mancano i malumori, e non solo nel PD. Davanti al rischio di una svolta autoritaria, come evidenziato da Libertà e Giustizia, è possibile far fronte comune, in Parlamento, tra chi si oppone a riforme della carta a dir poco pasticciate? E davanti al rischio di perpetuazione del precariato a vita, è possibile, in Parlamento, trovare convergenze su proposte alternative? E in vista delle elezioni Europee, è davvero utile sbraitare in patria contro i vincoli imposti da Bruxelles per poi dar ragione alla Merkel in sede di confronti bilaterali, oppure è necessario rilanciare l’esigenza di una differente politica economica e monetaria che faccia uscire il vecchio continente dalla logica perversa dell’austerity?

Ecco, di tutto questo parleremo sabato 5 aprile, a Minturno, in un confronto mai visto prima.

#confrontomaivisto

L’evento Facebook lo trovate qui.

 

 

Una storia di munnezza, di società (in)civile, di cambiamento che non arriva mai

Si è concluso il primo atto di una vicenda assai penosa, per il comune di Minturno. La sentenza di primo grado del processo Ego-Eco ha fatto registrare condanne pesantissime (e anche due assoluzioni). Ne esce con le ossa rotte Romolo Del Balzo, 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ci sarà l’appello, e la Cassazione. Le prime reazioni non si sono fatte attendere, e la teoria del complotto, della sentenza “politica”, ha fatto breccia anche nelle parole dei principi del foro Latinense. Fesserie. L’interdizione perpetua dai pubblici uffici ci dice che una persona che è stata consigliere comunale, consigliere provinciale, consigliere regionale, assessore, non deve più occuparsi della cosa pubblica perchè dannosa per la comunità.

Questo è il giudizio politico. Amministratori che per anni hanno devastato un comune, asservendo le istituzioni ai propri interessi personali. Anche quando non avevano ruoli di amministratore. Ricordiamo che Del Balzo continuava ad occuparsi dell’appalto dei rifiuti quando era presidente del consiglio comunale, e non sindaco o assessore o delegato a qualcosa. Cosa hanno lasciato di positivo alla comunità minturnese questi amministratori? Nulla. Zero. Favori, clientelismo, amici e parenti sistemati alla bene e meglio. Il modo migliore per tenere sotto scacco pezzi interi di popolazione, che a sua volta beneficiava delle prebende del politico, in un circolo vizioso che rappresenta tutto ciò che il rapporto politica-cittadino NON dovrebbe essere.

Il processo Ego-Eco è stato molto sentito anche perché ha portato sul banco degli imputati un’intera comunità. Dov’era la comunità minturnese, si è chiesto il PM del processo? Salve rarissime eccezioni la comunità minturnese è stata assente. Ricordo le parole di Mimma Nuzzo, voce dissidente nel PD minturnese. Partito Democratico precursore della logica #altrimenticadeilgoverno. Ci teniamo Del Balzo, #altrimentituttiacasa. Null’altro. E quel fatalismo che ci fa sentire alcune scelte come obbligate, perchè il materiale politico è quello che è, e con questo ci dobbiamo confrontare. Senza capire che le cose cambierebbero semplicemente cambiandole, anche a Minturno.

La lezione di Paola

Un altro mondo è possibile. Paola Natalicchio ne è la prova vivente. Penso a Minturno, ad esempio. Qualcuno mi darà del pazzo visionario. Ci sono abituato.

Un esperimento basato sulla convinzione che le giunte di centrosinistra si costruiscano a partire dalle scelte di centrosinistra: l’Udc fuori dalla coalizione, al primo e al secondo turno; l’apertura alle liste civiche, ai movimenti, alle associazioni e al mondo del volontariato; un percorso di centrosinistra unito, da Rifondazione al Centro democratico, con un dialogo aperto al Movimento 5 stelle; l’attenzione ai temi del lavoro, delle politiche sociali, della creatività e della cultura, dell’inclusione delle periferie nella vita della città; la battaglia a viso aperto contro il voto di scambio. L’opposto esatto delle larghe intese. L’opposto esatto dei compromessi al ribasso che hanno assimilato ormai, nel comune sentire delle persone, la politica a una cosa sporca, inutile e da evitare.

Il PD incontra i cittadini. A Minturno

Un incontro molto partecipato, quello che si è svolto ieri a Scauri con i candidati del Partito Democratico a Camera, Senato e Regione Lazio. Di questi tempi un centinaio di persone che seguono un dibattito di domenica mattina, con una splendida giornata di sole e il mare che ti invita ad una passeggiata sulla spiaggia,  è sempre un mezzo miracolo.

Durante questa campagna elettorale non ci sono state, in provincia di Latina, molte occasioni nelle quali fossero presenti tutti i candidati alle elezioni regionali (Nicoletta Zuliani, Fabio Luciani, Enrico Forte e Giorgio de Marchis) e i candidati a Camera e Senato (Claudio Moscardelli, Emilio Ciarlo, Sesa Amici, Salvatore La Penna e il vostro affezionatissimo). Un fatto positivo, come evidenziato da tutti. Ah, averne fatti di più, di incontri così!

Comunque, a parte qualche piccola polemica legata alla passata consiliatura regionale, un incontro proficuo. I candidati alla Regione Lazio hanno illustrato le priorità contenute nel programma del candidato alla presidenza Nicola Zingaretti: legalità, sanità, trasporti, trasparenza su tutti. I candidati a Camera e Senato hanno ribadito la necessità di far conoscere quanto più possibile, nell’ultima settimana di campagna elettorale, il programma del PD e della coalizione Italia Bene Comune, per restituire al Paese un governo stabile, autorevole e responsabile. Il vostro affezionatissimo ha rinnovato ai candidati l’invito a sottoscrivere l’appello di Riparte il Futuro contro la corruzione e ho chiesto nuovamente ai Claudio Moscardelli e Sesa Amici, che saranno i nostri rappresentanti nel futuro parlamento, di spendersi affinchè sia istituita una Commissione Parlamentare di’Inchiesta sul disastro ambientale provocato dalla centrale nucleare del Garigliano.

Commissione Parlamentare d’Inchiesta per la centrale nucleare del Garigliano

Alla luce dei risultati della analisi effettuate dalla Guardia di Finanza, risulta ancora più impellente fare chiarezza sulla situazione ambientale nel territorio che circonda la Centrale Nucleare del Garigliano. Rinnovo, quindi il mio impegno affinchè nel nuovo Parlamento sia istituita una Commissione Parlamentare d’inchiesta. C’è bisogno di verità.

Velok sul Lungomare di Scauri

Tratto da Latina Oggi del 03/02/2013

Quando un’amministrazione comunale ricorre agli autovelox per fare cassa, viene a galla tutta l’incapacità nel mettere in campo proposte serie e rispettose della città e dei suoi abitanti. Tra l’altro i Velok sono anche fuorilegge, ma l’assessore Saltarelli sembra non saperlo e annuncia di volerne installare addirittura sul Lungomare di Scauri. Chi ha a cuore il decoro urbano non può accettare la presenza di queste orribili colonnine fosforescenti vista mare. Se davvero si vuole ridurre la velocità di auto e moto sul Lungomare, si utilizzino allora dei dossi dissuasori in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, come ce ne sono sul lungomare di Ostia e nelle strade di tantissime cittadine del nostro Paese.

Ancora due parole sulla vicenda CasaPound a Minturno

Ho espresso la mia soddisfazione per la revoca della delega alle politiche abitative all’esponente di CasaPound. Avevamo contestato non la persona di Marco Moccia, che non conosco personalmente e che sarebbe potuto essere il miglior delegato alle politiche abitative che il Comune di Minturno avesse mai ricordato, ma l’ingresso nelle istituzioni del rappresentante di una forza politica dichiaratamente neofascista e protagonista di episodi di violenza. Punto. Leggere che Moccia è stato sfiduciato dal Sindaco Graziano e dal consigliere ATER in quota UDC Picano semplicemente per aver fatto il suo lavoro, ossia denunciare le situazioni di irregolarità che, negli edifici ATER di Marina di Minturno sono sotto gli occhi di tutti, dà l’esatta misura dello spessore personale, politico e amministrativo dei nostri amministratori. E devo dire che un pò mi dispiace, per Marco Moccia, probabilmente sacrificato sull’altare delle manovre che il Sindaco Graziano sta mettendo in campo in vista delle elezioni regionali.