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My #occupyPD

Questa è la maglietta che ieri, con orgoglio, ho indossato ieri insieme ad un altro po’ di belle persone che hanno partecipato a #occupypd mentre si teneva l’assemblea nazionale del Partito Democratico.

I commenti sarcastici dei commentatori/normalizzatori si sono sprecati. Sulla stampa, in TV, sui social. Non è una questione di numeri. Forse sarebbero stati più contenti se al padiglione 10 della Fiera di Roma fossero arrivate qualche migliaia di persone incazzate a contestare tutto e tutti con veemenza e senza rispetto. I rappresentanti di #occupypd hanno chiesto con estrema civiltà di poter entrare nella sala dove si stava svolgendo il dibattito (!), una sala dove sembrava potesse essere ammesso chiunque eccetto i “contestatori”. Dopo lunghe trattative due ragazze sono state ammesse a leggere il documento sul palco dell’assemblea. Un documento che chi critica #occupypd forse non ha nemmeno letto. Perché, appunto, è una questione di contenuti.

L’assemblea ha eletto il nuovo segretario Guglielmo Epifani con numeri che non sono proprio da plebiscito, mentre si consumava il rito stanco di un’assemblea noiosa e inutile. Surreale. Faccio ad Epifani i miei migliori auguri per l’impegno che l’attende. Nella speranza che sia un vero traghettatore e che non si metta in testa, lui e la dirigenza del PD, di rinviare e chiudere il congresso, facendo finta di nulla. Magari proponendosi egli stesso come candidato alla segreteria quando si celebrerà il congresso. Un congresso, ribadisco, che dovrà essere aperto a tutti. Vero. Senza tessere. Nel quale si confrontino le proposte e le idee, e non le correnti. Dal quale nasca, finalmente, un PD inclusivo e aperto al contributo della società civile. Un PD che non respinga alle porte dei circoli le persone che vogliono contaminarlo solo perché non sono introdotte dal capobastone locale. Un PD che dica parole chiare sul governo attuale, sulle alleanze, sul lavoro, sulla scuola, sulla mobilità, sull’ambiente, sui diritti. Io voglio un PD così, e al congresso sosterrò Pippo Civati.

p.s. un pensiero triste, ma tanto triste, ai giovani ortodossi del PD che criticano i loro coetanei ventenni e trentenni. Ragazzi che ragionano con la propria testa, che elaborano  documenti chiari, comprensibili e condivisibili senza far sfoggio di letture dotte, che hanno il coraggio, loro sì, di criticare “i grandi”, perché non devono aspettare il loro turno.

 

Le parole di Tommaso

Nel video un sunto della riunione autoconvocata che si è svolta ieri a Latina.

Non è lunghissimo, potete farcela. Soprattutto, però, andate al minuto 8:00. C’è l’intervento di Tommaso Conti, sindaco di Cori. Mi sono emozionato, a sentirlo. E credo che ci siamo emozionati tutti. Tommaso parla col cuore, e nelle sue parole c’è tutta la delusione di un amministratore del PD che non capisce più cosa sta facendo il suo partito. A Tommaso, ai tanti Tommaso in giro per l’Italia, dobbiamo una risposta. Questo sì che ce lo chiede la storia, altro che governo col PDL.

 

Con il cuore a Milano

Il mio amico Gianclaudio, con il quale condivido tante delusioni ma anche tante speranze. Io non parto come lui, ahimè. Ma è come se fossi in quella valigia. E in quel circolo magico di via Bellezza, dove tutto è partito.

Stanotte si parte. Per Milano, Circolo Arci Bellezza. Qualcosa di nuovo.

Partirò in treno. Con la valigia di cartone carica di speranza.

Sento di volermi occupare di politica sin da bambino, ma oggi sento anche di essere ad un punto di svolta definitiva.

Devo decidere se occuparmene a pieno o mollarla. A volte sento di non essere fatto per questa politica. Troppi interessi, troppe strategie. Troppi discorsi che faccio fatica ad accettare.

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Ottocentotrentaquattro #occupypdlazio

La primissima fase del congresso PD Lazio si è conclusa, per Giovanni Bachelet, con un grande successo. 834 democratiche e democratici del Lazio hanno sottoscritto la sua candidatura. La provincia di Latina ha contributo con 216 firme, segno evidente della voglia di partecipazione che ancora molti nutrono anche in un territorio storicamente difficile per la sinistra e per il PD. Siamo all’inizio di un viaggio lungo e difficile, ma davvero mi auguro di percorrere un bel pezzo di strada con Lorella, Annamaria, Nazzareno, Ernesto, Raffaele, Gianmarco, Nicoletta e ovviamente Fabio, Alessandra e Momo, già compagni, in un solo anno, di tante battaglie. Saremo nei circoli, ad illustrare la “mozione Bachelet”, convintissimi sostenitori dell’idea di PD abbiamo in mente. Un PD aperto, contaminato, plurale, rispettoso delle regole, coraggioso, autorevole, capace di interpretare il presente e di volgere lo sguardo dritto al futuro. Non sappiamo dove arriveremo. Ma sappiamo che, al fianco di Giovanni, ci saremo.

Tutto tace? Un motivo in più per sostenere Giovanni #occupypdlazio

Siamo a -4 dalla presentazione delle candidature alla segreteria del PD Lazio e ancora non si vedono altri candidati all’infuori di Giovanni Bachelet. In genere uno si candida a qualcosa perchè ha un’idea di cosa fare e di come vorrebbe svolgere quel ruolo. Giovanni ce l’ha, un’idea di PD Lazio. Gli altri? Vabbè, la matureranno strada facendo, uo straccio di idea. Intanto si portano avanti con il lavoro e raccolgono le firme per mister-X.

Noi le firme le stiamo raccogliendo alla luce del sole, e per un progetto. Certo, magari chiedi a qualcuno se vuole sottoscrivere la candidatura di Giovanii e ti risponde aspetto cosa fa la Bersani. La corrente Bersani, s’intende.  Ma un pò’ d’autonomia no?

Un futuro roseo, per il PD

Una delle principali responsabilità dei gruppi dirigenti che, negli anni, si sono  succeduti alla guida del PD, dei DS, del PDS, è stata quella di impedire che i giovani dirigenti e militanti sviluppassero una loro autonomia politica. Mi viene una tristezza infinita vedere GD che giocano a fare i piccoli D’Alema. Tutti strateghi raffinati. Alchimisti. Intruppati, fedeli, pazienti, nella speranza che prima o poi tocchi a loro. Mai un pensiero autonomo, mai una presa di posizione fuori dal coro dei rispettivi capi, mai uno scatto d’orgoglio. E congressi che si celebrano così. Se questa è la futura classe dirigente del PD, siamo a posto.