Archivi tag: Paolo Graziano

Ancora due parole sulla vicenda CasaPound a Minturno

Ho espresso la mia soddisfazione per la revoca della delega alle politiche abitative all’esponente di CasaPound. Avevamo contestato non la persona di Marco Moccia, che non conosco personalmente e che sarebbe potuto essere il miglior delegato alle politiche abitative che il Comune di Minturno avesse mai ricordato, ma l’ingresso nelle istituzioni del rappresentante di una forza politica dichiaratamente neofascista e protagonista di episodi di violenza. Punto. Leggere che Moccia è stato sfiduciato dal Sindaco Graziano e dal consigliere ATER in quota UDC Picano semplicemente per aver fatto il suo lavoro, ossia denunciare le situazioni di irregolarità che, negli edifici ATER di Marina di Minturno sono sotto gli occhi di tutti, dà l’esatta misura dello spessore personale, politico e amministrativo dei nostri amministratori. E devo dire che un pò mi dispiace, per Marco Moccia, probabilmente sacrificato sull’altare delle manovre che il Sindaco Graziano sta mettendo in campo in vista delle elezioni regionali.

La non-trasparenza amministrativa nel Comune di Minturno

Il prinicipio della trasparenza, in politica, dovrebbe essere la regola, non una consessione divina. Così come l’onestà e l’oculatezza nell’utilizzo delle risorse economiche che si hanno a disposizione per favorire e tutelare gli interessi della comunità che si amministra. Ed è triste notare come la trasparenza sia invece utilizzata da alcuni a fini politici, solo per attaccare l’avversario di turno. Non vi è altra lettura per le parole pronunciate nei giorni scorsi dal Vicesindaco Galasso per alimentare una polemica inutile con l’interlocutore di turno.

Sono mesi che ho chiesto al Sindaco, agli Assessori, ai Consiglieri comunali e agli altri componenti dell’Amministrazione di rendere pubbliche le spese sostenute in campagna elettorale e i relativi finanziatori. Se molti si mostrarono in principio d’accordo, duole constatare che, ad oggi, solamente la consigliera Mimma Nuzzo ha dato seuito alla richiesta, depositando in Commissione trasparenza il rendiconto delle spese elettorali sostenute inieme alla propria dichiarazione dei redditi.

Non è certo sufficiente che il Comune abbia pubblicato sul proprio portale gli emolumenti percepiti dal Sindaco e dalla Giunta. Sebbene sia la prima volta che accada, questo è un atto dovuto richiesto dalla legge.

Oltre ad apprendere dei 2.800 euro (e poco più) mensili percepiti in qualità di Sindaco, quanto guadagna Paolo Graziano come Consigliere provinciale/capogruppo del PDL? E come ex dipendente in pensione della Regione Lazio (negli ultimi anni presso la segreteria dell’On. Del Balzo)? E, ancora, quanto ha percepito come direttore dell’APT Latina, poi dismessa con suo parere contrario?

La trasparenza nella pubblica amministrazione richiede un corretto utilizzo del personale e una virtuosa gestione delle risorse economiche disponibili. Notiamo invece come dal suo insediamento la giunta Graziano appaia intenta alla mortificazione del dissenso in settori strategici dell’amministrazione, preferendo ricorrere ad avventure giudiziarie che già sapeva di non poter sostenere nella sostanza, ma che servono da specchietto per le allodole innanzi al proprio elettorato laddove i cittadini dovranno sopportare il saldo delle cambiali elettorali che il Sindaco ha stipulato, sebbene certe incombenze gravino direttamente sul primo cittadino.

 
Certo è difficile introdurre nella vita del Comune di Minturno dei principi che non sono nelle corde di chi tiene in mano le redini dell’amministrazione, ma almeno ai cittadini minturnesi sia risparmiata l’ipocrisia che non possiamo non intravedere nelle azioni fin qui intraprese dai suoi principali governanti.

Via #Casapound (e i fascisti) dall’amministrazione del Comune di Minturno

Non sto parlando di quelli storici, che hanno avuto ruoli di governo in passato e che sono stati spazzati via alle ultime elezioni. Parlo di quelli nuovi. Quelli di Casapound, per intenderci. Che nel 2012 inneggiano al duce, menano le mani, fanno blitz nelle scuole. Capita a Minturno che il Sindaco Graziano affidi una delega al segretario regionale del sindacato di CPI, Marco Moccia. Ecco, a me non frega una beneamata se ‘sto fascistello abbia o meno le competenze per occuparsi di politiche abitative. Penso piuttosto che i neofascisti debbano stare fuori dalle istituzioni democratiche. Sempre. Chiedo quindi a chiunque abbia a cuore la democrazia di far sentire con forza la propria voce contraria all’inquinamento delle istituzioni da parte di chi si fa portatore di disvalori che non possono trovare alcuno spazio nella vita civile del Paese e delle nostra comunità.

p.s. il mio pensiero, appresa la notizia, va a quegli pseudointellettuali traettesi di sinistra-da-spiaggia che dall’alto della propria presunta verginità politica e morale hanno profuso critiche a piene mani contro i traditori, PD in primis, salvo poi accogliere come salvatore della patria il sindaco berlusconiano Graziano (già corrsponsabile di anni di sfacelo amministrativo e morale, sodale di Fazzone e Cusani) e non fiatare quando i neofascisti razzisti e picchiatori entrano nell’amministrazione comunale. Chapeau.

Le armi non servono

Sembra che la camorra nel sud pontino faccia notizie solo quando usa le armi. L’omicidio del boss scissionista Marino aTerracina è tanto eclatante quanto, se vogliamo, scontato nella sua efferatezza, in un territorio nel quale la criminalitá fa affari da anni nel quasi piú totale silenzio. Senza la necessitá di usare le armi. E con la complicitá di parte della politica. Ne abbiamo avuto prova con il caso Fondi, cittá del ras Claudio Fazzone, senatore ex poliziotto che non disdegna(va) di tenere buoni rapporti con le cosche calabresi tanto da consegnargli, in pratica, le chiavi del Comune. Incassando la solidarietá dei clan  politici che dominano la provincia e non solo: Forte e tutta l’UDC, Cusani, Graziano, Del Balzo. E quando la politica va a braccetto con la criminalitá per consolidare il proprio potere elettorale l’una e il proprio potere economico l’altra, ecco che si consuma l’omicidio di un territorio. Altro che armi.

Lotta alla corruzione e trasparenza amministrativa (a Minturno) #2

La trasparenza amministrativa sembra essere la parola d’ordine che muove l’azione politica di vecchi e nuovi amministratori. Il Comune di Minturno si è dotato di una Commissione Trasparenza, presieduta dall’assessore Provinciale Gerardo Stefanelli, già candidato a Sindaco, che non si risparmia, con l’opposizione tutta, dall’attaccare ripetutamente la Giunta Comunale da poco insediata per episodi poco edificanti che hanno caratterizzato i primi mesi di governo. Nell’associarmi alle richieste di chiarimento sulle vicende ormai note, non posso però fare a meno di far presente che, a distanza di settimane, la mia richiesta di pubblicazione delle spese sostenute nell’ultima campagna elettorale nonchè delle dichiarazioni dei redditi degli amministratori e degli eletti in consiglio comunale è stata ignorata, con l’eccezione del consigliere Mimma Nuzzo che si è resa immediatamente disponibile alla massima pubblicità dei dati che la riguardano. Mi appello, quindi, al presidente della Commissione Trasparenza Gerardo Stefanelli affinchè si faccia parte diligente nel reiterare agli amministratori e al Consiglio Comunale una richiesta che risponde ad una esigenza di trasparenza nel rapporto con la cittadinanza non più eludibile, se davvero le parole sbandierate durante la campagna elettorale non sono state pronunciate per puri scopi propagandistici. Chiedo infine che la Commissione Trasparenza si faccia parte proponente nel destinare un’apposita pagina del rinnnovato sito comunale, all’interno della sezione “Trasparenza Valutazione e Merito”, alla pubblicazione dei dati richiesti, una volta messi a disposizione dal Sindaco, dagli assessori, dai delegati e dai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione.

Il PD di Minturno e la cooperativa fantasma

Il Partito Democratico di Minturno è indignato e chiede chiarimenti alla Giunta Graziano in merito alla vicenda del servizio di salvamento presso cinque spiagge libere del litorale di Scauri e Marina di Minturno, ed esprime tutta la sua preoccupazione in merito alle modalità in cui è avvenuta l’assegnazione del servizio e nei gravi ritardi nell’inizio dello stesso. È inaccettabile il tentativo di tenere nascosto il nome della cooperativa assegnataria del servizio, il grave ritardo con cui è partito il servizio, il modo maldestro e confuso e l’assoluta mancanza di etica che ha caratterizzato questa vicenda.
In particolare: come mai questo servizio diventa operativo a metà stagione turistica (il 19 luglio)? Come mai viene assegnato ad una cooperativa nata a stagione turistica già cominciata e perché viene comunicato, confondendo i cittadini, che il servizio era già attivo il 10 luglio? Come è stato garantito il servizio di salvamento il 15 luglio nella spiaggia confinante con Monte d’Argento, dove ha perso la vita un nostro concittadino? Come è stato garantito il servizio fino al 19 luglio?
Come mai nella delibera n. 54 del 30 giugno 2012 sostenete di aver ricevuto più preventivi per il servizio di salvamento, affermate di risparmiare rispetto alle scorse annualità  e invece, nella successiva delibera del 18 luglio 2012, sostenete che negli anni precedenti il servizio era svolto a titolo gratuito e che avete contattato voi la cooperativa Escara, nata solo a metà giugno, con amministratore unico il signor Gabriele Caruso, membro del movimento del vicesindaco Roberto Lepone, che risulta dare il suo voto per la stipula della convenzione per i servizi di salvamento? Come mai nella stessa delibera del 18 luglio aumentate del 300% l’importo da destinare alla cooperativa, portandolo a 15.000 euro?
Il Partito Democratico continuerà in consiglio comunale la battaglia per l’accertamento del reale corso degli avvenimenti nell’interesse di tutta la cittadinanza.

Il direttivo del PD di Minturno

Open Minturno

Da qualche giorno è attivo il portale Open Coesione (ne aveva parlato Francesco qui), il primo portale sull’attuazione degli investimenti programmati nel ciclo 2007-2013 da Regioni e amministrazioni centrali dello Stato con le risorse per la coesione, voluto dal Ministro per la Coesione Territoriale, l’ottimo Fabrizio Barca.

Come si può leggere sulle pagine del sito, Open Coesione nasce  perché i cittadini, attraverso la consultazione e l’analisi dei dati pubblicati, possano valutare se i progetti corrispondono ai loro bisogni e se le risorse vengono impegnate in modo efficace.

Nasce, con Open Coesione, un nuovo concetto di cittidinanza, attiva e digitale, che non solo si ‘appropria’ dei dati, ma comprende dove finiscono le risorse della collettività, e incrociando i dati, è in grado valutare se i soldi siano stati spesi bene o male.

E così mi è venuta la curiosità di vedere se nel portale ci fossero progetti relativi al Comune di Minturno. E ne ho trovati quattro:

REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA RICETTIVA ECO COMPATIBILE NEL COMPLESSO EX SIECI SCAURI DI MINTURNO ( II STRALCIO)

  • Finanziamento pubblico: 692.313,40 euro
  • Pagamenti effettuati: 0 euro

INSTALLAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO

  • Finanziamento pubblico: 218.714,00 euro
  • Pagamenti effettuati: 76.549,90 euro

INSTALLAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO

  • Finanziamento pubblico: 41.279,00 euro
  • Pagamenti effettuati: 0 euro

ACQUISTO DI SERVIZI SPECIALISTICI FINALIZZATI ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE TECNOLOGIE PER L’INTRODUZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN ECO-INNOVAZIONE E ACQUISTO NUOVI MACCHINARI E/O ATTR.

  • Finanziamento pubblico: 180.340,00 euro
  • Pagamenti effettuati: 60.690,00 euro

Ecco, non sarebbe male se si riuscisse a monitorare, dal basso, se e come sono stati utilizzati i fondi stanziati per questi progetti. Pertanto giro la questione al Sindaco, Paolo Graziano, e al presidente della Commissione Trasparenza, Gerardo Stefanelli.

p.s. sempre in tema di trasparenza, aspetto ancora una risposta su questo

Lotta alla corruzione e trasparenza amministrativa (a Minturno)

Durante la scorsa campagna elettorale avevo evidenziato più volte come la maggior parte dei candidati stesse mostrando uno scarso rispetto per la Città di Minturno, ricoperta di manifesti abusivi che, oltre a deturpare l’ambiente, denotavano anche un dispendio di risorse economiche sicuramente non in sintonia con le difficoltà che strati sempre più vasti  della cittadinanza continuano a soffrire sulla propria pelle. Avevo quindi formulato l’auspicio che, terminate le elezioni, fossero resi pubblici i rendiconti delle spese sostenute dai candidati alla carica di Sindaco e di consigliere comunale. Tale auspicio, peraltro, aveva raccolto il consenso di più di un candidato, evidentemente sensibile nell’assicurare la dovuta trasparenza tanto nei finanziamenti ricevuti quanto nella corretta fatturazione delle spese sostenute. A poche settimane dall’insediamento del rinnovato Consiglio Comunale della nuova Giunta Comunale chiedo quindi al Sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione di rendere pubblici, sul sito del Comune, i dati relativi alle spese sostenute durante la campagna elettorale appena conclusasi. Chiedo inoltre che siano rese pubbliche le dichiarazioni dei redditi degli amministratori Comunali nonchè dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. Infine, in ottemperanza a quanto previsto dal Protocollo di Canossa, un documento redatto al termine di una giornata di studio e confronto sul tema della corruzione e della trasparenza amministrativa organizzato da Prossima Italia nel mese di Marzo, chiedo di rendere pubblici, attraverso il sito del Comune, consulenze, collaborazioni, appalti e subappalti e che sia promossa la nascita di una whitelist di operatori economici dotati dei necessari requisiti di moralità professionale e quindi di condizionare l’aggiudicazione degli appalti al rispetto di detti requisiti: i soggetti dovranno, cioè, comunicare in modo trasparente la composizione della compagine societaria, compreso il casellario giudiziario dei titolari e dei soci, i bilanci dell’ultimo anno di attività, l’elenco di tutti i fornitori e subappaltatori.  Assicurare la trasparenza degli atti amministrativi e porre in essere quei controlli atti a prevenire qualsiasi forma di fenomeno corruttivo è una necessità non più eludibile per chi si occupa della cosa pubblica, se davvero si vuole provare a recuperare la fiducia dei cittadini nei riguardi politica, fiducia mai a livelli così bassi come nel tempo che stiamo vivendo.

 

Il primo giorno di scuola a Minturno

E così domani si insedia la nuova giunta comunale di Minturno. Nessuna sorpresa. Sui giornali, sul web, nelle piazze s’è già detto tutto. Conosciamo nomi, ruoli, responsabilità. In bocca al lupo a Paolo Graziano e alla sua giunta, ne hanno bisogno. Due parole su queste elezioni che sono già storia. A partire dai candidati a Sindaco.

Continua a leggere