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Un altro tassello

Passate le #primarieparlamentari, resta un altro giorno di democrazia e partecipazione che solo il PD ha saputo organizzare. Dopo l’1-0 del 25 novembre, il risultato finale é 2-0. Si aspettano gli avversari, nel campionato prossimo, magari. Anzi, magara. Per quanto riguarda i risultati, che dire. Dico innanzitutto che sono stracontento per gli amici di Prossima Italia che hanno ottenuto ottimi risultati, Pippo su tutti, ma anche Beatrice, Thomas, Antonio, Samuele. E poi Daniele, che meriterebbe un posto nel listino, eccome. E un pensiero speciale va a Giulia, alla quale hanno offerto un posto nel listino bloccato ma ha rifiutato perchè non era riuscita a raccogliere le firme. In generale, in alcuni casi i risultati sono stati “blindati”, in altri ci sono state gradevoli sorprese. Ad ogni modo il PD ha gettato un seme che va coltivato, nutrito. Anche con i dovuti correttivi. Ma probabilmente, anzi sicuramente, la prossima volta non ci faremo trovare impreparati tanto da dover raccogliere le firme in tre giorni e fare campagna elettorale in una settimana.

Per quanto riguarda me, credo di aver ottenuto un buon risultato. A parte i 123 voti del mio circolo, che ringrazio davvero infinitamente per il supporto che mi hanno offerto, ho preso voti in tutti i comuni della provincia eccetto Maenza, Roccasecca, Campodimele e San Felice Circeo. Ovviamente ringrazio chiunque mi abbia votato, e un pensiero speciale va agli amici di Cori e Giulianello. Resta il rammarico di non aver potuto partecipare ad incontri pubblici con i circoli, incontri che pure sono stati organizzati per i candidati principali. Per offrire qualche strumento di scelta in più ai cittadini. Ma, come dire, le primarie passano, le proposte restano. E le mie (le nostre) stanno tutte lì, e ci rimarranno, nelle settimane e nei mesi a venire. Con il mio impegno personale a stare di più in giro per la provincia. Stay tuned!

p.s. forse i commenti arrivano con un pò di ritardo, ma avevo davvero bisogno di staccare, anche se per pochissimo. Il mare di Sicilia ha fatto il resto.

 

Un parlamentare a progetto 2

Siamo alla seconda parte del contratto di parlamentare a progetto, quella inerente temi di carattere locale. La prima parte la trovate qui.

Acqua pubblica. In provincia di Latina sia data piena attuazione alla volontà popolare scaturita dai referendum e si torni quindi alla gestione pubblica dell’acqua, bene comune che deve essere sottratto alla logica del profitto economico da parte degli operatori privati. Uscita da Acqualatina di tutti i Comuni dell’ATO 4 ed approvazione della legge regionale di iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” proposta dal Comitato Acqua Pubblica nel Lazio.

Infrastrutture. La provincia di Latina non ha bisogno di opere faraoniche che consumano suolo e procurano danni al patrimonio paesaggistico e naturale. La bretella Cisterna-Valmontone, ad esempio,  devasterebbe luoghi pregiati da un punto di vista naturalistico e paesaggistico. Una infrastruttura del genere, unitamente alla realizzazione dell’Autostrada Latina-Roma (per la quale, piuttosto, vanno previsti interventi di messa in sicurezza), rappresentano un modello di sviluppo obsoleto. A Cori, per citare un esempio di amministrazione virtuosa, si crea occupazione puntando  sulla riscoperta degli antichi mestieri, dell’artigianato, dell’agricoltura, valorizzando quel patrimonio umano, culturale, storico, naturale di cui i nostri territori sono ricolmi. Patrimoni che per essere fruibili non necessitano di colate di cemento e asfalto, ma di autostrade telematiche che mettano in connessione la domanda e l’offerta di chi quei patrimoni vuole conoscere e valorizzare.

Trasporto pendolari. Più che i TAV ci piacciono i TVB, che non sta per Ti Voglio Bene ma per Treni a Bassa Velocità. Ma chi ha la necessità di viaggiare in treno o in autobus per lavoro o per studio sa bene quale odissea deve affrontare quotidianamente. È ora che le FS investano nel trasporto pubblico locale parte degli ingenti ricavi derivanti dall’Alta Velocità, aumentando l’offerta e acquistando nuovi treni per il trasporto regionale. Di pari passo lo Stato, piuttosto che investire in opere tanto costose quanto inutili (come l’autostrada Roma-Latina, per la quale occorre prevedere interventi di messa in sicurezza, e la bretella Cisterna-Valmontone), deve mettere a disposizione delle regioni maggiori risorse economiche affinché siano stipulati contratti di servizio i qualità e maggiormente confacenti alle esigenze degli utenti.

Sanità. La sanità nel Lazio è al collasso. I tagli orizzontali alla spesa sono stati l’unico criterio con il quale la giunta Polverini ha affrontato la questione della sanità, mentre i reparti ospedalieri sono al collasso in termini di personale, apparecchiature e prestazioni. Il centro-sud della provincia appare ancor più penalizzato, stante l’incertezza nella quale versa la realizzazione dell’Ospedale del Golfo e la mancata riqualificazione del sistema costituito dagli ospedali di Gaeta, Formia e Minturno. Eppure non sono mancati finanziamenti milionari per lavori di manutenzione  in strutture che versano in stato di abbandono. Occorre investire in macchinari, pianificare adeguatamente le risorse e soprattutto prevedere un piano di stabilizzazione dei precari che consentirebbe di erogare maggiori prestazioni, abbattere le liste d’attesa ed evitare la migrazione dei pazienti verso altri distretti ospedalieri.

Lavoro e diritti. Rosarno è in Calabria, ma non è poi molto lontana dalla provincia di Latina. Anzi è qui, nei nostri campi, dove lavoratori, stranieri e non, raccolgono i prodotti della nostra terra in condizioni di schiavitù, e ovviamente al nero. Dal punto di vista della sicurezza sul lavoro, anche la nostra provincia è troppo stesso in prima pagina di cronaca per i ripetuti infortuni mortali e incidenti gravissimi. Occorre mettere in atto un monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro nel settore agricolo, delle costruzioni, dell’industria e dell’artigianato. È necessario investire in formazione, informazione e addestramento per rendere i lavoratori più deboli maggiormente consapevoli dei propri diritti. Le forze dell’ordine e gli enti di controllo devono essere messi in condizione di  reprimere fenomeni criminali che attentano ai diritti, alla salute dei lavoratori e alle finanze dello stato.