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Di comitato in comitato

Ma, dico, era proprio necessario istituire il “Comitato per la Legislazione”, organo voluto da Nicola Zingaretti per “esigenze di semplificazione normativa regionale, di decentramento delle funzioni amministrative e di attuazione della normativa europea inerente materie di competenza regionale”?

E aggiungo: se era prorpio necessario, era altrettanto necessario nominare nel comitato Paolo Gentiloni, già candidato alle primarie per il Sindaco di Roma, parlamentare del PD? Ma è sempre così normale accumulare incarichi?

La lettera di Tommaso

Nei giorni scorsi Tommaso Conti, Sindaco PD di Cori ha inviato a Nicola Zingaretti la lettera che vi riporto integralmente. Mi ha emozionato Tommaso, perchè dalle sue parole traspare la passione per il suo ruolo e per la politica, l’amore per comunità che amministra, la fiducia nelle istituzioni. Ma anche la delusione per quello che è il PD (o quantomeno buona parte di esso) anche nel nostro territorio, per tutto quello che doveva eseere fatto e non è stato fatto, per le difficoltà che ha la politica a dare risposte ai suoi concittadini. Io spero vivamente che Tommaso non appenda la bici al chiodo, perchè è proprio di persone come lui che il PD e il Paese hanno bisogno.

Lettera aperta a Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio
 

Caro Presidente, scrivo questa lettera in questa forma perchè non riesco ad individuarne altre. La politica è ormai diventata tutta virtuale e non si riesce più a parlare guardando negli occhi nessuno. I partiti e le loro sedi abituali sono ormai completamente scomparse, nei paesi, nelle federazioni provinciali, ovunque. Nella mia federazione provinciale è ormai guerra di bande e non so se ci sia un solo partito o più correnti alternate.
Sono il Sindaco di Cori, paese di circa 11.500 abitanti; non il più grande del Lazio, ma neppure il più piccolo. Alle ultime elezioni amministrative abbiamo conseguito il 65% dei consensi, senza alleanze al centro o a destra.
Nelle elezioni regionali Nicola Zingaretti ha conseguito oltre il 50% dei consensi; nonostante una discreta presenza di grillini nelle elezioni politiche, oltre il 20%, il Pd a Cori ha ancora il 37%. Però se continua così, non poter mai parlare con nessuno, non poter dire mai la propria, non avere organismi di consultazione in cui affermare il proprio punto di vista, temo che alle prossime elezioni ci faremo grillini tutti. Anzi, si faranno grillini tutti, perchè io faccio il Sindaco da quasi sei anni, e se riuscirò a terminare questo mandato, alla fine appenderò la bici al chiodo, perchè la mia strada è finita. Troppa fatica e non si capisce neppure più perchè e per chi.
Una volta la politica aveva una sua valenza ideale, attività in grado da sola di dare un senso ad una vita, ora non ce l’ha più.
Se uno non può confrontare mai il proprio punto di vista con nessuno, se non esiste una tensione ideale, ma chi ce la fa fare tutta questa fatica ?
Tutto il giorno a correre dietro alle buche, ai debiti, alle scuole che cadono, ai cittadini in bolletta, anzi stremati dalla impossibilità di pagare le bollette, senza la possibilità di intravedere neppure una luce all’orizzonte, e neppure di tentare di individuarla con gli altri. La politica deve contenere una speranza, non può essere solo una fatica, e se una fatica deve essere, almeno che sia collettiva e condivisa.
Tu hai nelle mani una speranza; una delle ultime. Vedi di non sprecarla, perchè alttrimenti ci arrendiamo in molti.
Ascolta e decidi. Non fermarti nelle scelte, anche in quelle dei ruoli, alle solite congreghe; nella riduzione delle indennità, degli apparati, procedi drasticamente. In Italia c’è bisogno di tagliare privilegi; prima di tagliare le pensioni Monti avrebbe dovuto tagliare le indennità, le pensioni d’oro, gli stipendi dei grand-commis, i militari, i magistrati, i dirigenti di stato e delle regioni, gli stipendi d’oro delle partecipate; a proposito nella Regione Lazio in particolare c’è molto da fare per sfoltire i ranghi dirigenziali di persone incompetenti e inadeguate. Mio padre, che ha lavorato per una vita e a settantacinque anni ancora lavora, nonostante le ossa cigolanti, li chiamava mangia pane a tradimento.
Le comunità montane a che servono ? Eliminale. La tassa di bonifica perchè la debbono pagare solo i contadini ? E tutti gli altri che usufruiscono della bonifica ? Deve rientrare nella fiscalità generale. Oppure togliere i consorzi e redistribuire funzioni e dipendenti tra i comuni. I Comuni aiutateli; sono ancora l’ultima cerniera tra i cittadini e le istituzioni, perchè rappresentano nella storia italiana, la prima vera istituzione; la civitas, i municipia, il Comune medioevale. Quelli a cui i cittadini ancora si rivolgono con un certo garbo, qualche volta ancora con rispetto.
I soldi spendeteli nelle cose essenziali: le scuole, la sanità, la manutenzione e sicurezza; l’equilibrio idro – geologico del territorio.
Tieni conto di questo, perchè altrimenti tutti a casa; ognuno per sè e Dio per tutti. Per qualcuno è peggio, per qualcun altro è una liberazione.
Distinti saluti
Tommaso Conti

Il consigliere Del Balzo risponde ma…

“Io non indosso cravatte”. Scherza Romolo Del Balzo, rispondendo alle domande fatte da Raffaele Viglianti (PD), in merito allo “scandalo” delle spese sostenute dal gruppo consiliare del PDL alla Regione Lazio, nell’ambito dell’indagine aperta dalla Procura di Roma sulla gestione dei fondi del Pdl, nella quale è indagato per peculato l’ex capogruppo, Franco Fiorito, che si è autosospeso dal partito.

“Non ho mai partecipato a cene o feste organizzate a Roma – precisa Del Balzo – la mia attività resta nella provincia di Latina. Di certo vado a cene di partito, con amici di partito. E non ho mai fatto regali quali cravatte, bottiglie di vino o altro con i soldi del partito. Di regali ne ho fatti ma solo alla mia famiglia e con soldi miei”.

Prendiamo atto. Ad onor di cronaca e per completezza di informazione vi segnalo anche un articolo de Il Fatto Quotidiano che riporta alcune indiscrezioni in merito ad un dossier che Fiorito, ex capogruppo PDL alla Regione Lazio, avrebbe confezionato contro i suoi ex-colleghi.

Soldi della Regione per assumere parenti e finanziare la bella vita dei consiglieri Pdl. Il dossier confezionato da Franco Fiorito, ex capogruppo del partito, ora indagato per peculato, coinvolge anche Arianna Meloni, sorella del più famoso ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, nonché moglie di Francesco Lollobrigida, assessore regionale ai Trasporti. L’ex capogruppo del Pdl sputa veleno sui suoi ex compagni: dalla parentopoli interna alle spese pazze, ovviamente tutte pagate con i soldi dei contribuenti. Arianna Meloni, secondo quando riporta il dossier che in Regione sta girando da un ufficio all’altro, sarebbe stata assunta come dipendente, con un contratto di tremila euro al mese. Persone a lei vicine affermano che lavora in Regione dal ‘99 ed è ancora precaria. Ma dopo la maternità non è mai ritornata nella sua postazione, essendo sempre in servizio esterno. A seguire nella lista nera, ci sono anche Alessandra Sabbatini, cognata del deputato Fabio Rampelli. Poi ci sono Carmela Puzzone e Elisabetta Pimpinella, dipendenti del gruppo Pdl, legate a Romolo Del Balzo, consigliere regionale finito in manette nel 2010, per truffa e frode in appalto pubblico: Carmela infatti è la moglie, Elisabetta la nipote.

Qualche domanda al consigliere Del Balzo

In queste ore le cronache ci parlano dell’ultimo “scandalo” che riguarda le spese sostenute dal gruppo consiliare del PDL alla Regione Lazio. Cravatte di Marinella, champagne, vini, viaggi, auto, cene, feste. Per fini che, probabilmente, hanno ben poco di istituzionale. Non sono i primi: i casi Lusi e Belsito, fatte le dovute differenze, insegnano che il malcostume è trasversale. Anche se, proprio in questi giorni, il Gruppo Consiliare del PD alla Pisana pubblica il suo bilancio, segno di una trasparenza che non appartiene a tutti.

Il gruppo consiliare del PDL in Regione annovera, tra le sue fila, anche il concittadino Romolo del Balzo. Premesso che, dalla lettura dei giornali, non compaiono nomi di consiglieri che abbiano beneficiato direttamente di un tale uso distorto di finanziamenti pubblici. Può dirci però, l’On. Del Balzo, se ha mai usufruito delle spese “pazze” sostenute dal proprio gruppo con i soldi dei contribuenti? Se ha mai partecipato a cene e feste organizzate per fini che esulano dall’attività politica sostenuta dal partito di appartenenza? Se ha mai elargito regali quali cravatte, vini, champagne, acquistati con i fondi messi a disposizione quali contributi regionali per l’attività del gruppo consiliare del PDL?

Attendiamo fiduciosi una risposta.