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Una bicicletta salverà Minturno

Seguo le vicende Minturnesi da lontano ormai, come si conviene a chi vive da un’altra parte, e i chilometri che ti separano da quel luogo dove sei cresciuto sono sempre gli stessi ma nel tempo sono diventati un solco profondissimo, una trincea.

Mi tengo aggiornato principalmente tramite i miei genitori, che vivono ancora lì, e grazie all’amico Giuseppe, che fa ogni giorno informazione in modo precisa e puntuale. E anche tramite il suo sito so dell’immondizia, dell’illuminazione pubblica, della mancata trasparenza da parte dell’amministrazione, delle occasioni perse, che si moltiplicano e si aggiungono, da vent’anni ormai, indipendentemente dal colore politico di Sindaco, Giunta, Assessori.

In mezzo a tante ombre, mi appare però una luce di speranza. E ancora una volta sono le persone che si auto-organizzano, spontaneamente, dal basso, al di là dei partiti politici, degli schieramenti. E però è politica anche questa, perché si tratta di pòlis, di città e di cittadinanza, e di come vivere meglio. Tutti.

Mi riferisco alla battaglia del CoSMoS per la pista ciclabile, per la mobilità sostenibile, e alle iniziative collegate come le pedalate collettive organizzate da Critical Mass, il Biciamici shop.

Insomma, bravi, davvero.

CoSMoS-Comitato-Spontaneo-Mobilità-Sostenibile

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Il PD incontra i cittadini. A Minturno

Un incontro molto partecipato, quello che si è svolto ieri a Scauri con i candidati del Partito Democratico a Camera, Senato e Regione Lazio. Di questi tempi un centinaio di persone che seguono un dibattito di domenica mattina, con una splendida giornata di sole e il mare che ti invita ad una passeggiata sulla spiaggia,  è sempre un mezzo miracolo.

Durante questa campagna elettorale non ci sono state, in provincia di Latina, molte occasioni nelle quali fossero presenti tutti i candidati alle elezioni regionali (Nicoletta Zuliani, Fabio Luciani, Enrico Forte e Giorgio de Marchis) e i candidati a Camera e Senato (Claudio Moscardelli, Emilio Ciarlo, Sesa Amici, Salvatore La Penna e il vostro affezionatissimo). Un fatto positivo, come evidenziato da tutti. Ah, averne fatti di più, di incontri così!

Comunque, a parte qualche piccola polemica legata alla passata consiliatura regionale, un incontro proficuo. I candidati alla Regione Lazio hanno illustrato le priorità contenute nel programma del candidato alla presidenza Nicola Zingaretti: legalità, sanità, trasporti, trasparenza su tutti. I candidati a Camera e Senato hanno ribadito la necessità di far conoscere quanto più possibile, nell’ultima settimana di campagna elettorale, il programma del PD e della coalizione Italia Bene Comune, per restituire al Paese un governo stabile, autorevole e responsabile. Il vostro affezionatissimo ha rinnovato ai candidati l’invito a sottoscrivere l’appello di Riparte il Futuro contro la corruzione e ho chiesto nuovamente ai Claudio Moscardelli e Sesa Amici, che saranno i nostri rappresentanti nel futuro parlamento, di spendersi affinchè sia istituita una Commissione Parlamentare di’Inchiesta sul disastro ambientale provocato dalla centrale nucleare del Garigliano.

Parlamentare a progetto

All’età di quarantunanni molte persone sono ancora precarie, precarissime. Da un punto di vista lavorativo. Dopo anni di precariato (5 anni a partita IVA e 40 mesi da interinale) nel 2008 finalmente il mio primo contratto a tempo indeterminato in una società del Gruppo FS, Italferr.

Vorrei però considerarmi un precario della politica. Vorrei stipulare con gli elettori della provincia di Latina un contratto a progetto, della durata di cinque anni, eventualmente rinnovabile per una sola volta, se le doparie lo consentiranno.

Il progetto, dunque. O, meglio, i progetti.

Perchè in questa brevissima campagna elettorale vorrei che si parlasse di proposte, e non solo di nomi. O di correnti. E mi piacerebbe che gli altri candidati dicessero la loro su quanto segue.

Reddito minimo di cittadinanza. Una riforma del welfare che garantisca il diritto all’assistenza universale, per recuperare alla piena cittadinanza sociale le fasce più deboli della popolazione: precari, donne, giovani.

Contratto Unico d’Ingresso. Anche il governo Monti ha approvato l’ennesima riforma del mercato del lavoro. Cosa ci ha lasciato? Lacrime della Ministra Fornero a parte, la medesima selva di contratti atipici condito con la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Continuiamo a credere nella bontà della proposta Boeri-Garibaldi: contratto a tempo indeterminato, con flessibilità coniugata a tutele che crescono gradualmente nei primi tre anni. Poi si confluisce nello Statuto dei Lavoratori (art. 18 incluso, che andrebbe ripristinato nella sua formulazione originaria).

Riforma fiscale. Abbassare progressivamente del 5% le aliquote IRPEF attraverso l’introduzione di una contribuzione sui patrimoni finanziari superiori al milione di Euro, una più serrata lotta all’evasione fiscale e alla razionalizzazione della spesa pubblica.

Treno digitale e autostrade informatiche. Piuttosto che opere faraoniche che dubbia utilità, fattibilità e sostenibilità socio-economico-ambientale. Colmare lo spread digitale investendo in infrastrutture informatiche che facciano viaggiare le informazioni e i servizi, anche quelli delle PA per rendere la vita più semplice ai cittadini. Sapendo che, in prospettiva, la net economy vale almeno il 4% del PIL. Ed è un settore in crescita, così come l’occupazione di chi ci lavora.

Rifiuto gli inceneritori. E anche i termovalorizzatori di nuova generazione non garantiscono il risparmio energetico che si può realizzare con il ciclo virtuoso delle tre erre: raccolta differenziata, riuso e riciclo. Un esempio di best practice ci arriva da Reggio Emilia, dove hanno puntato su differenziata spinta e trattamento meccanico-biologico dei rifiuti (TMB). Un esempio da esportare. Ovunque.

Asili nido. Al posto degli F35. Non è retorica. Il denaro necessario all’acquisto di 90 bombardieri al prezzo di centotrentamilionidieuro l’uno deve essere dirottato e investito sul futuro dei nostri bambini e sull’aiuto alle mamme costrette a stare a casa per mancanza di strutture.

Suolo bene comune. Il suolo non edificato è un bene da tutelare perché non rinnovabile, ma nel nostro Paese se n’è consumato infinitamente di più di quello necessario alla costruzione di alloggi, servizi, infrastrutture. E sul suolo si produceva cibo. Con quel suolo si controllava il ciclo delle acque. Su quel suolo di tutelavano le biodiversità. Sparito. Puff. Occorre tutelare gli spazi non urbanizzati, monitorare l’uso del suolo, recuperare prioritariamente i patrimoni immobiliari inutilizzati e impedire che gli oneri di urbanizzazione siano utilizzate dei Comuni per le spese correnti.

Incandidabilità dei condannati. Anche in caso di patteggiamento. O di sentenza non definitiva. O se sottoposti a misure di prevenzione. E decadenza automatica dalle cariche ricoperte: deputato, senatore, membro del Parlamento europeo. Cariche elettive e di governo delle regioni e degli enti locali. Assunzione di incarichi di Governo, di presidente e componente del c.d.a. di consorzi e di società controllate dalle amministrazioni pubbliche. Per legge.

Matrimoni gay. Per sposare chi ti pare, ma davvero. Il matrimonio sia un istituto civile al quale possano accedere tutte le persone che lo desiderano. Anche le persone dello stesso sesso. Che hanno diritto all’eguaglianza e alla felicità. Come tutti.

Alleanze.  Il PD faccia il PD. E si presenti  agli elettori, insieme  alla coalizione che ha partecipato alle primarie del 25 novembre, con una propria idea del Paese per i prossimi vent’anni. Ben venga la nascita di un centrodestra moderno, democratico, europeista. Ma Monti, Casini, Montezemolo, Fini sono altro, rispetto a noi e rispetto alla storia recente dell’Italia. Diventiamo un Paese normale?  

La non-trasparenza amministrativa nel Comune di Minturno

Il prinicipio della trasparenza, in politica, dovrebbe essere la regola, non una consessione divina. Così come l’onestà e l’oculatezza nell’utilizzo delle risorse economiche che si hanno a disposizione per favorire e tutelare gli interessi della comunità che si amministra. Ed è triste notare come la trasparenza sia invece utilizzata da alcuni a fini politici, solo per attaccare l’avversario di turno. Non vi è altra lettura per le parole pronunciate nei giorni scorsi dal Vicesindaco Galasso per alimentare una polemica inutile con l’interlocutore di turno.

Sono mesi che ho chiesto al Sindaco, agli Assessori, ai Consiglieri comunali e agli altri componenti dell’Amministrazione di rendere pubbliche le spese sostenute in campagna elettorale e i relativi finanziatori. Se molti si mostrarono in principio d’accordo, duole constatare che, ad oggi, solamente la consigliera Mimma Nuzzo ha dato seuito alla richiesta, depositando in Commissione trasparenza il rendiconto delle spese elettorali sostenute inieme alla propria dichiarazione dei redditi.

Non è certo sufficiente che il Comune abbia pubblicato sul proprio portale gli emolumenti percepiti dal Sindaco e dalla Giunta. Sebbene sia la prima volta che accada, questo è un atto dovuto richiesto dalla legge.

Oltre ad apprendere dei 2.800 euro (e poco più) mensili percepiti in qualità di Sindaco, quanto guadagna Paolo Graziano come Consigliere provinciale/capogruppo del PDL? E come ex dipendente in pensione della Regione Lazio (negli ultimi anni presso la segreteria dell’On. Del Balzo)? E, ancora, quanto ha percepito come direttore dell’APT Latina, poi dismessa con suo parere contrario?

La trasparenza nella pubblica amministrazione richiede un corretto utilizzo del personale e una virtuosa gestione delle risorse economiche disponibili. Notiamo invece come dal suo insediamento la giunta Graziano appaia intenta alla mortificazione del dissenso in settori strategici dell’amministrazione, preferendo ricorrere ad avventure giudiziarie che già sapeva di non poter sostenere nella sostanza, ma che servono da specchietto per le allodole innanzi al proprio elettorato laddove i cittadini dovranno sopportare il saldo delle cambiali elettorali che il Sindaco ha stipulato, sebbene certe incombenze gravino direttamente sul primo cittadino.

 
Certo è difficile introdurre nella vita del Comune di Minturno dei principi che non sono nelle corde di chi tiene in mano le redini dell’amministrazione, ma almeno ai cittadini minturnesi sia risparmiata l’ipocrisia che non possiamo non intravedere nelle azioni fin qui intraprese dai suoi principali governanti.

Primarie del centrosinistra a Minturno. Aggiornamenti.

 

Per favorire la massima partecipazione alle primarie del 25 novembre il comitato elettorale ha deciso l’apertura di due seggi.

Il primo a Scauri, presso i locali del circolo del PD, in via Antonio Sebastiani.

Il secondo a Minturno, presso i locali dell’ex ristorante Vigna della Corte, in via Cadorna, di fronte alla Pretura.

I seggi rimarranno aperti dalle 8 alle 20.

Per votare è necessario presentare il certificato rilasciato all’atto della registrazione, il certificato elettorale ed un documento di identità.

È importante par sapere che per votare non è indispensabile registrarsi obbligatoriamente prima del 25 novembre. Ci si può registrare anche il giorno stesso del voto, ossia il 25 novembre.

Divulgate, please.

 

Italia Bene Comune, anche a Minturno

Le primarie del centrosinistra entrano nel vivo, e anche a Minturno ci si organizza per consentire la massima partecipazione dei cittadini.

Le regole per votare sono queste:

Per chi non volesse registrarsi on-line è possibile invece registrarsi:

presso la sede del PD in Via Antonio Sebastiani a Scauri, il lunedì dalle 18 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 12;

presso la sede di SEL, in Via Appia 220 a Scauri, il giovedì dalle 18 alle 20;

mercoledì 14 novembre, dalle 10 alle 12,  presso un gazebo che sarà allestito presso il piazzale delle SIECI a Scauri;

sabato 17 novembre dalle 10 alle 12, presso un gazebo che sarà allestito in Via Luigi Cadorna, presso il mercato e la Pretura.

Eventuali ulteriori giorni utili per la registrazione saranno comunicati tempestivamente. Va da sè che si può registrare anche il giorno del voto, domenca 25 novembre. Registrarsi prima farà comunque risparmiare un pò di tempo.

Francesco & Francesco

Il Circolo PD “Pio La Torre” di Minturno ha un nuovo coordinatore. Francesco Paolo Esposito subentra a Francesco Treglia, che aveva gestito il circolo nel difficile passaggio delle elezioni comunali. Grazie a Francesco e in bocca a lupo a Francesco!

Assemblea pubblica del PD a Minturno

Domenica 28 ottobre, alle 10, presso i locali del circolo, in via Antonio Sebastiani. Un momento di confronto pubblico per parlare delle primarie, del paese che vogliamo. Per parlare delle vicende della Regione Lazio. Per parlare di Minturno e di ciò che sta facendo il Partito Democratico nel consiglio comunale e sul territorio. Per avviare il tesseramento. Saranno presenti anche i vertici del PD provinciale. Siete invitati a partecipare e a dare il vostro contributo.

Chi non viene si tiene quello che c’è.

 

Contestualismo

È la parola d’ordine dell’Assessore Stefanelli, insieme a benaltrismo, in merito alla vicenda Cusani. Probabilmente se vivesse in Sicilia direbbe che a Palermo il problema è il traffico e che la mafia andrebbe contestualizzata in un territorio difficile. Comunque è vero, Minturno ha problemi molto gravi. L’acqua, ad esempio. La mancanza d’acqua. Lo evidenzia anche l’Assessore che peró continua a non rispondere. E allora le domande le facciamo di nuovo: cosa ha fatto, al tempo della sua permanenza nel CdA di Acqualatina, per evitare il ripetersi di gravi episodi di carenza di acqua nel Golfo di Gaeta durante il periodo estivo? Cosa ha fatto il suo partito, l’UDC, che governa provincia e regione? Fatti, non chiacchiere.

A Minturno tutto come da copione

Stamattina si è discussa, nel corso del Consiglio Comunale, la mozione presentata dalla rappresentante del PD Mimma Nuzzo.
Si intendeva esprimere solidarietà alla magistratura pontina violentemente attaccata dal Presidente della Provincia Armando Cusani a seguito della condanna, emessa nel processo di primo grado, per un reato di abuso edilizio. Nessuna sorpresa, dunque.
La votazione dell’OdG ha fatto registrare il solo voto favorevole dell’esponente del PD e tutti voti contrari.
A quanto pare la legalità, il rispetto per le decisioni della magistratura e la salvaguardia dell’istituzione rappresentata dalla Presidenza della Provincia non sono ancora un patrimonio condiviso.
Non siamo stupiti. Già nella vicenda Fondi-Fazzone le forze che governano la Provincia, PDL e UDC, si erano apertamente schierate a favore del senatore e contro il prefetto Bruno Frattasi, che aveva chiesto lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, evitate solo grazie alla melina messa in atto dal Misnistro dell’Interno Maroni e dalle dimissioni della giunta stessa.
All’epoca dei fatti non una parola, da parte degli esponenti dei clan Fazzone-Cusani-Forte, sugli episodi di intimidazione che hanno coinvolto l’amico Bruno Fiore, consigliere comunale del PD al quale è stata incendiata l’autovettura per aver denunciato la commistione tra amministrazione e n’drangheta.
Non una parola sul pestaggio subito, insieme ad un collega, dalla giovanissima giornalista di Latina Oggi Maria Sole Galeazzi, costretta a vivere per mesi sotto pesantissime intimidazioni per avere osato, semplicemente, fare il suo mestiere di cronista.
Il voto del consiglio comunale di Minturno conferma ciò che già sapevamo: si preferisce gridare al complotto della magistratura anziché interrogarsi sulla necessità di spezzare, definitivamente, i legami tra politica, malaffare e criminalità, una condizione che non potrà mai verificarsi se i comportamenti dei singoli rischiano di indebolire e screditare le istituzioni che essi stessi rappresentano.
Il Partito Democratico della provincia di Latina ha deciso di esprimere la propria solidarietà alla magistratura con convinzione, consapevoli del fatto che in un territorio difficile come il nostro attaccare il lavoro di inquirenti e giudici può significare indebolire la lotta alla criminalità che diventa sempre più pervadente e che rischia di inquinare definitivamente interi settori produttivi della nostra provincia.
La medesima sensibilità, a quanto pare, non è patrimonio delle forze politiche che appoggiano l’amministrazione Cusani, peraltro su questioni che, a mio parere, dovrebbero essere dirimenti allorquando si prefigura un percorso di alleanze con un partito che è pienamente organico al sistema di potere che tanti danni ha procurato al nostro territorio.
Chiedo pertanto anche al partito provinciale di chiarire definitivamente quale percorso di collaborazione sia possibile intraprendere con l’UDC in vista delle prossime scadenze elettorali, alla luce delle distanze, a mio parere incolmabili, che separano il PD dall’UDC in tema di legalità e rispetto delle istituzioni.