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Lega Nord? Problema risolto

Entra in vigore il permesso di soggiorno a punti per gli immigrati. 

In due anni dovranno imparare come funzionano il Parlamento e il governo, cosa dice la Costituzione, come si usa un congiuntivo, quali sono le regole civiche del nostro Paese. Dopodiché gli stranieri regolari che hanno chiesto il permesso di soggiorno faranno la conta dei crediti acquisiti. Una sorta di “pagella dell’immigrato”. Con almeno trenta punti, saranno promossi e otterranno di fatto la carta di soggiorno. Con meno di trenta crediti, ma più di sedici, saranno “rimandati” e avranno un anno di tempo per recuperare. Con zero punti o meno, risultato a cui si arriva ad esempio con una condanna penale, scatta la bocciatura, che significa espulsione immediata.

 Un provvedimento fortemente vouto dalla Lega Nord, s’intende. E allora, considerando i richiami del Presidente Napolitano per la farsa dei ministeri al nord (scarsa conoscenza della costituzione),  considerando le opinioni ormai note di esponenti della Lega su Islam, immigrati, rom, gay (la ben nota sensibilità dei Leghisti per le regole di convivenza civica), considerando la lezione del Trota sulla comunicazione (conoscenza della lingua italiana) e considerando, infine, la fedina penale di Umberto Bossi e Bobo Maroni, se ne deduce che a breve di Leghisti, in giro, ce ne saranno davvero pochi.

17 anni a sparar cazzate

Poi sei costretto a ripetere da 17 anni le stesse cose: e i magistrati metastasi, e la riforma della giustizia, e meno tasse per tutti, e meno clandestini, immigrati, cinesi, arabi, musulmani, moschee, froci (anzi, femminielli), atei. Meno diversi, più uguali. Alla nostra tradizione celtico-cristiana. Al nostro Cristo con l’ampolla e il «sacro prato». Al nostro crocifisso inchiodato a due passi dal sole delle Alpi. Ma sempre, e comunque, nel nome della «rivoluzione liberale». Sì, anche questo lo devi ripetere per 17 anni.

Fabio Chiusi, qui.

Le scimmiette in camicia verde

”L’Italia non ha intenzione di stabilire alcuna cronologia” sulla durata della missione in Libia. A dirlo è stato il ministro degli Esteri britannico William Hague.

La masanella tra Lega e PdL non poteva finire che a tarallucci e vino (paura, eh?). E nel gioco delle parti, ci sta pure che il Parlamento si sia espresso in un modo e che poi ci si venda all’estero una cosa diversa. Però io faccio un’altra riflessione. Gli elettori del PdL hanno portato il cervello all’ammasso e questo si sa. Si sono autolobotomizzati, diciamo.E vabbè. Ma gli elettori della Lega (parlo di elettori, non di militanti) ancora hanno tutta ‘sta voglia di farsi prendere per il culo?