Tutti su Marte?

Chi è andato a votare domenica scorsa alle primarie? Il cosiddetto popolo del centrosinistra, o quello che ne rimane dopo anni di mazzate. Meno degli anni scorsi, ma comunque un bel pò. Ex elettori del centrodestra delusi. Certamente, ma non la maggioranza. Ex elettori del centrodestra delusi che voterebbero centrosinistra solo ad una condizione. Un pò di meno. Rompicoglioniboicottatoriprovocatoriinquinatori. Qualcuno, sicuro.

Ecco, allora quello che dico è che chi aveva interesse a partecipare alle primarie senza doppi fini c’è andato al primo turno. O comunque si è registrato per votare al primo turno. Del resto con la scarsissima considerazione che hanno per i partiti e per la politica gi italiani di questi tempi, tremilionicentomilaepassa persone che votano alle primarie mi sembra già un mezzo miracolo. Possibile che tra primo e secondo turno tutta ‘sta gente abbia maturato la voglia di registrarsi, di partecipare? Possibile che non abbiano trovato un momento per iscriversi dal 5 al 26 novembre? O che non abbiano avuto modo o tempo per collegarsi e registrarsi on line? Eppure le cose si sapevano. E da giorni e giorni non si parla altro che delle primarie. TV, stampa, social network, radio. No, perchè le notizie ci dicono di migliaia e migliaia di domande di iscrizione. Mi dispiace per Nando dalla Chiesa e per casi simili, però pure lui non mi sembra che sia stato su Marte, durante il mese di novembre. E nemmeno mi sembra un analfabeta informatico. E se le regole ci sono si prova a rispettarle, senza incitare alla disobbedienza civile. Altrimenti c’è il rischio che succedano casini seri, domani.

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5 pensieri su “Tutti su Marte?

  1. PB

    Tutto condivisibile per carità. Poi succedono cose come questa: http://www.wittgenstein.it/2012/11/30/delibera-23-bis/
    e sui collegi esteri non è questione di giustificazione o di essere affini a Renzi: le cose sono state gestite a dir poco male (cinque giorni per registrarsi, in anticipo rispetto ai collegi in Italia, poi sono spuntati i seggi fisici, comunicati male, spesso non comunicati affatto, etc).

    Detto questo Bersani mi piace di più, ma non dimentico certo come e’ gestito il PD. Lo voto, ma non venitemi a dire che devo fare festa, perché non c’ e’ molto da festeggiare, almeno all’estero è così; e mi domando con quale spirito di patata da lunedì inizieremo questa campagna elettorale.

    1. RaffoBlog Autore articolo

      Paolo, personalmente non ti chiedo di festeggiare. Di certo non lo farò domenica sera per chi vincerà. Chiunque esso sia. Ho deciso di votare Bersani solo quando ho avuto la matita in mano, e non stavo di certo ballando dalla felicità, nel seggio. Sono mesi che faccio, facciamo rilevare quanto dici tu perchè ci sono moltissime cose che non vanno, nella gestione del PD e delle primarie. Però forzare la mano sulle regole sottoscritte da tutti è davvero disdicevole. Anche perchè, ripeto, si rischiano casini.

  2. PB

    Chiaro. Lasciamoci alle spalle le polemiche e da lunedì, chiunque sarà il vincitore, tutti in campagna elettorale, casa per casa, uscio per uscio per convincere e arrivare ad un governo stabile, solido, progressista ed intelligente.
    Per parlare della gestione del PD ci saranno tempi e modi adatti nel 2013.

  3. cassandra

    Di Primarie si è parlato a lungo, tutti gli italiani sono stati informati, le regole, più o meno efficaci, più o meno accoglienti sono state rese note per tempo. Condivise anche se qualcuno preferisce dire subite.

    Chi ha voluto votare ha potuto senz’altro farlo. Soprattutto hanno potuto farlo quelli che tenevano di più ai vari candidati. Poi ci sono le persone più distaccate per le quali votare o no rappresentava una cosa fra le tante.3 ML circa hanno votato e si sono divise fra i candidati nella percentuale che conosciamo.

    Naturalmente qualcuno fra quelli che volevano votare avrà avuto degli impedimenti oggettivi (più o meno documentabili, ma oggettivi): è corretto ritenere che queste persone avrebbero votato per i candiddati secondo una distribuzione che rifletterebbe quella dei risultati. E’ possibile prevedere che fra queste persone, qualora ammesse al ballottaggio, la distribuzione fra i due candidati rifletterebbe quella attesa e non potrebbe influire sull’esito finale? Se le cose stanno in questo modo la gazzarra sull’ammissibilità, con punte che vanno dal ridicolo al patetico al tragico, era da evitare.

    La differenza di voti fra Bersani e Renzi è di circa 1300000. I voti che al primo turno sono andati a Vendola, si trasferiranno in numero certamente maggiore verso Bersani, di conseguenza la distanza Bersani Renzi aumenterà: possiamo ipotizzare che toccherà i 2 Ml di voti.
    Se le cose stanno così, il comitato Renzi non può ipotizzare che MILIONI di persone non hanno potuto o ritenuto di poter partecipare alle primarie al primo turno, ma ora, folgorate sulla via di Damasco, intendono farlo e quindi faranno vincere RENZI. E’ MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE.
    La strategia allora è un’altra, quella di buttare tutto in vacca, dire che il PD imbroglia, solleticare il grillismo insito in ogni persona, perdere ma facendo credere che si è perso per colpa degli altri. Rovesciare il tavolo. Del resto il sito che manda email ai comitati ha questa funzione, far saltare la precaria organizzazione allo scopo di dire che è stato impedito alle persone di votare.
    Scalfarotto, lei frequenta il mondo anglosassone…..non mi dica che è accettabile.

    Se invece esistono milioni di persone che sono disposte a votare al secondo turno solo per RENZI, è preoccupante.

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