E se vi scorre un leggero brivido sulla schiena su questo passaggio, state pensando che la parola gay e la parola bambini, accostate sono una cosa brutta e quindi state cogliendo il vero punto di tutta la questione omofoba: la paura più atavica degli omofobi e dell’omofobia più collettivamente diffusa e primordiale è proprio quella, ed è legata alla nostra idea di famiglia, al sangue, alla gerarchia, ai ruoli di dominio legati al genere.
Dalla lettera di Cristiana, dopo il suicidio del giovanissimo gay a Roma.
io la penso cosi: http://blogdifabio.wordpress.com/2013/08/11/oggi-siamo-uno-in-meno/