Volete cambiare lo statuto?

Il PD sta perdendo tempo, e non da adesso. Tempo politico, tempo sociale, tempo economico.

Appresso alle regole del congresso,  che nella migliore delle ipotesi potrebbero essere riscritte per sfavorire uno dei possibili partecipanti.  Nella peggiore per conservare un gruppo dirigente indigesto e invotabile che sostiene un governo che definire una schifezza è poco. E allora abbiate bontà,  prendete atto dell’impossibilitá di cambiare lo statuto e facciamoci ‘sto benedetto congresso con le regole del 2009.  Subito. E se proprio volete cambiare una regola, si agisca sulla composizione di assemblee e direzioni. 1000 persone in un’assemblea nazionale sono troppe. 400 persone in una assemblea regionale sono troppe. 200 persone in un’assemble provinciale sono uno sproposito. Perché sono assemblee che non decidono un fico secco, e allora le decisioni si prendono altrove. Idem per le direzioni. Organismi pletorici che servono solo a riempire caselle di un puzzle. Gente che si scanna per un posto in assemblea ma poi non ci va mai, l’importante è aver marchiato un territorio. È un primo passo, lo so. Ma servirebbe.

Ecco, cambiatelo, lo statuto.