Archivi giornalieri: 5 Gennaio 2011

Lettera al coordinatore del PD di Minturno

Caro Roberto,
immagino che a breve riprenderà l'attività del circolo dopo la pausa natalizia.
Durante l'ultimo direttivo al quale ho partecipato, il 17 dicembre scorso, si era iniziato a discutere in merito alla richiesta di dimissioni di Del Balzo da presidente del Consiglio Comunale, discussione sollecitata da me, con l'e-mail che ti avevo inviato nelle settimane passate, e dalla capogruppo del PD Mimma Nuzzo a mezzo stampa. Con tempi e modi differenti, credo che sia io sia Mimma ci siamo fatti in qualche modo portavoce del disagio che serpeggia tra molti di noi, tra l'elettorato del PD e tra la parte più illuminata della cittadinanza.
Disagio dovuto, per quanto attiene alla vicenda giudiziaria di Del Balzo, alla mancata presa di posizione del partito che, con coraggio e coerenza, avrebbe dovuto continuare a richiedere con forza, senza fare sconti a nessuno, il perseguimento dei principi di legalità e trasparenza ai quali tante volte ci siamo appellati.
Disagio dovuto anche all'evidente mancanza di segni di discontinuità con il modo di condurre l'azione politica nel nostro comune.

Minturno
La richiesta di dimissioni di Del Balzo sarebbe stato un gesto di discontinuità, così come lo sarebbe stato la richiesta di rescissione in danno del contratto con la Ego Eco.
Così come lo sarebbe stato non accettare l'appoggio di Del Balzo.
Così come lo sarebbe stato non accettare l'ingresso in giunta di personaggi che ben conosciamo come Pino Russo.
Anche a costo di tornare alle urne, da subito.
Rompere con il passato.
Destabilizzare equilibri.
Voltare pagina.
Rendere evidente, agli occhi dei cittadini, che amministrare in modo diverso rispetto a quanto si è fatto nel passato è possibile.
Questo doveva essere il compito del PD una volta raggiunto il risultato di amministrare il Comune.
A mio avviso non lo stiamo facendo abbastanza.
Sinceramente non accetto il richiamo alla responsabilità tout court dovuta al fatto che non siamo più opposizione ma maggioranza.
Con la stessa ratio, se ci fossimo trovati a Fondi, saremmo rimasti "neutrali" davanti alla vicenda Fazzone?
Riusciamo, in qualche modo,  a far pesare la nostra presenza in maggioranza?
E' possibile chiedere, ad esempio, il rispetto del programma elettorale?
E' possibile chiedere un rilancio dell'azione politica e programmatica della giunta?
Oppure dobbiamo limitarci a gestire lo status quo?
Per questo, Roberto, ti chiedo nuovamente di inserire all'ordine del giorno del prossimo direttivo una discussione sulla vicenda Del Balzo e, più in generale su come qualificare positivamente la presenza del PD nell'amministrazione comunale.
Raffaele

Lo smemorato di Bettola

Sono passati meno di quindici mesi dalla fine "ufficiale" del congressopiùlungodelmondo, ma, a giudicare dalla strada che sta intraprendendo il PD, sono stati più che sufficienti per far dimenticare al Segretario Bersani quanto scritto nella sua mozione congressuale (che, per inciso, NON ho votato).
Una rinfrescatina alla memoria? Che dite?

bersani

Io sto con la FIOM

Ho firmato l'appello qui.

La società civile con la Fiom: "Sì ai diritti, No ai ricatti". Firma l'appello di Camilleri, Flores d'Arcais e Hack

Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei lavoratori a organizzarsi liberamente.

Per questo ci sembra che la richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di tutti.

Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack

Primi firmatari: don Andrea Gallo, Antonio Tabucchi, Dario Fo, Gino Strada, Franca Rame, Luciano Gallino, Giorgio Parisi, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Lorenza Carlassarre, Sergio Staino, Gianni Vattimo, Furio Colombo, Marco Revelli, Piergiorgio Odifreddi, Massimo Carlotto, Valerio Magrelli, Enzo Mazzi, Valeria Parrella, Sandrone Dazieri, Angelo d'Orsi, Lidia Ravera, Domenico Gallo, Marcello Cini, Alberto Asor Rosa.

Munnezza (non) olet

Un articolo su MicroMega ci aggiorna sulla situazione della munnezza in Campania.
In attesa del miracolo che, a differenza di San Gennaro, San Silvio non riesce proprio a fare.
Ovviamente ce n'è per tutti, e non poteva essere altrimenti.
Un ulteriore spaccato su inettitudine, connivenza, lotta politica fatta senza regole, in attesa di finanziamenti che serviranno a tutto tranne che a risolvere il problema.