Archivi giornalieri: 25 Ottobre 2011

Aggiornamento PD Lazio

 Ce ne parla Cristiana.

Sono convinta che a pensarla come noi sono molti più di quelli che pensiamo. Tocca solo arrivare a loro in qualche modo.
In sostanza la maggior parte di noi accoglie il richiamo di Bersani alla responsabilità. Che non significa che non siamo più per le primarie.
 
In molta sintesi abbiamo deciso:
1) La stesura di un documento in cui, a prescindere da chi sarà segretario e come lo sarà, tenga il punto su alcune questioni che consideriamo fondamentali: primarie per camera e senato, trasparenza di bilancio, intervento drastico nei territori dove il PD si è spaccato e/o ha perso in modo disastroso, forte ripresa dell’attività di partito anche come controllo e contributo al lavoro degli eletti in consiglio regionale, stesura metodologia per le nomine (sempre che si decida di parteciparvi, ma almeno venga attuato un percorso politico che lo decide e poi le gestisce su base meritocratico).
2) di chiedere trasparenza sul processo di candidatura. Servono 40 firme in assemblea o 300/500 di iscritti in 3 coordinamenti. Iscritti fino a che data? Entro quando vanno consegnate le firme? Esiste un modulo preposto? Riteniamo che in ogni caso questo processo debba essere accessibile e trasparente, proprio per dimostrare che e’ aperto a tutti. .
 
3) Alcuni si sono incaricati di raccogliere i regolamenti già esistenti su primarie per camera e senato e di organizzare un incontro pubblico sul tema e comunque produrre del materiale per dare un contributo al PD Lazio e non farci dire che non c’è stato tempo di scriverlo. Oppure che se a livello nazionale non si decide per le primarie che il Lazio si impegni a farle.
Facciamo tutto questo per il bene del partito, perche’ pensiamo che la politica del ribasso e del compromesso questo Partito lo stia distruggendo.
Per lo meno ci stiamo provando.

Libera fa paura

Mentre ero a Bologna, sabato, mi arriva una e-mail di Maria Sole Galeazzi, una giovane e coraggiosissima giornalista. Maria Sole è in prima fila nella denuncia delle infiltrazione malavitose nel sud pontino e per i suoi articoli è stata minacciata, malmenata. Tra l’indifferenza delle istituzioni alle minacce ricevute, se l’è presa sotto la sua ala protettrice Antonio Turri, responsabile di Libera per il Lazio. Maria Sole mi scrive per dirmi che è stato distrutto, a Borgo Sabotino, il Villaggio della Legalità, struttura sorta su un bene confiscato.

Sono andati distrutti computer, impianti elettrici, amplificazioni, suppellettili. Le vetrate sono state distrutte a picconate con danni complessivi  per migliaia di euro. Nella giornata odierna Libera aveva organizzato nel Villaggio della Legalità  un’ iniziativa con la partecipazione dei presidi di Libera e degli scout sulla figura di Don Cesare Boschin, prete ucciso a Borgo Montello che dista a pochi chilometri, per aver denunciato traffici di rifiuti tossici nella discarica per l’appunto di Borgo Montello.

 Don Luigi Ciotti: “Un atto vile e  grave , nessuno puo’ pensare di  vandalizzare e fermare  l’impegno ed il protagonismo delle realta’ associative locali impegnate in  percorsi di democrazia e giustizia sociale. Un atto grave, vile che colpisce un bene confiscato e restituito alla collettività e dove Libera si era resa disponibile su richiesta del Commissario Prefettizio di Latina  al fine di accompagnare il percorso di recupero, valorizzazione del bene con il protagonismo delle realta’ associative locali. Nessuno puo’ pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà  del posto che insieme con fatica,passione  e responsabilità stanno realizzando  percorsi di democrazia e giustizia sociale. E’ urgente intervenire,  e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per individuare in tempi brevi i responsabili  per dare un segnale forte della presenza dello Stato in una provincia dove radicamento e contaminazione mafiosa  sono un fenomeno assodato e preoccupante. Il  villaggio della legalità dove trovano spazio e accoglienza associazioni e gruppi di volontariato e che quest’estate  ha ospitato centinaia di volontari provenienti da tutt’Italia per i campi  estivi formazione, si estende su un’area di quattro ettari con strutture per centinaia di migliaia di euro, destinate a feste e ad ospitare decine e decine di roulotte. Tutto rigorosamente abusivo e con un giro di soldi “regolarmente” in nero. Il ‘villaggio’ è stato confiscato per abusivismo edilizio e nell’ aprile del 2011 il  commissario prefettizio di Latina Guido Nardone che ha richiesto ufficialmente a Libera di assumersi l’incarico di accompagnare le tante associazioni locali nella realizzazione di un percorso di protagonismo e di cittadinanza attiva.