L’avete letto questo?
No? lettura consigliata, soprattutto quando si inizia a parlare, per l’ennesima volta, di tagli alla scuola.
L’avete letto questo?
No? lettura consigliata, soprattutto quando si inizia a parlare, per l’ennesima volta, di tagli alla scuola.
Passi la giornata a Villa Ada, poi vai a sentirti gli Afterhours alla FNAC con tutta la famiglia e pensi che la giornata è stata meravigliosa nonostante tutto. Poi accendi la TV trovi Pierferdi. Mi sta sul culo all’ennesima potenza, Pierferdi. Fattoriale, tendente all’infinito. Asintoticamente sul culo. Casini è parte del problema. Nomen omen, del resto. Come può essere credibile chi ha contribuito in maniera decisiva a farci precipitare nella situazione in cui siamo tutti? E non parlo semplicemente della situazione economica, la crisi è globale e blablabla. Parlo della crisi del sistema-Italia. Casini ci parla di responsabilità. Quale? Quale? Casini ha governato con Berlusconi per anni. Casini ha votato la maggior parte delle leggi ad personam. Casini ha voluto il Porcellum. E non parliamo dei temi “eticamente sensibili”. Casini ha voluto il ritorno al proporzionale per poter continuare a far quel che cazzo voleva, destra o sinistra, non importa. Perpetuare se stesso, del resto è in Parlamento dal 1983. Casini perpetua i sistemi di potere che ammazzano le regioni, le province, i comuni. Come si fa solo a pensare di poterci salvare insieme ad uno così. Bersani!!!! Ma come si fa a non essere scossi da un moto di rabbia quando ti viene a parlare di sacrifici uno che di sacrifici, negli ultimi quarant’anni, non ne ha visto nemmeno l’ombra? Uso le sue parole. Lo trovo amorale, immorale. Ma vaffanculo! E dai!
Popolino strepitoso, direi. Lo ri-posto tutto, a passata, presente e futura memoria. Anche la mia.
Ci vuole davvero una gran faccia da culo, per presentarsi giusto ieri con una proposta per dimezzare il finanziamento pubblico ai partiti.
Ci vuole una gran faccia da culo, quando non più tardi di una settimana fa ci si era limitati a una proposta vaghissima, concordata in qualche riunione notturna con Alfano e Casini, che si limitava a proporre altrettanto vaghi meccanismi di controllo, peraltro addirittura peggiorativi rispetto a quelli vigenti. Giacché è del tutto chiaro che i controllati non possono poter nominare i controllori: altrimenti ci stiamo pigliando per il culo, e persino la limitatissima proposta del ’93 prevedeva che quel compito spettasse a una sezione della Corte dei Conti estratta a sorte, per dire.
Ecco la carrellata dei manifesti abusivi relativi a questo fine settimana. Le immagini non sono esaustive, e c’è da dire che in molti casi i manifesti non ci sono più, coperti da altri manifesti, sempre rigorosamente abusivi. Per la cronaca, tra candidati a Sindaco, coalizioni e partiti non si salva nessuno, eccetto Enzo Forte. Tra i candidati a consigliere comunale la faccenda è diversa, non tutti i 200 e passa candidati stanno spammando il territorio comunale con i loro faccioni, ma mancano due settimane e non è detta l’ultima parola. Resta sempre valida la mia richiesta di rendere pubbliche spese e contributi, ma fino ad ora non sono pervenute risposte ufficiali.
Movimenti al centro, in questi giorni. L’UDC azzera i vertici e si prepara a confluire nel costituendo Partito della Nazione, con Fini e Rutelli (me cojò!). Già ieri sera, a Piazza Pulita, Della Vedeva diceva che il leader dovrà essere Fini. Ma no, il leader sarà Casini. Vabbè. I frondisti del PDL vogliono andare oltre il PDL, e, sotto la guida del prode Pisanu (deputato già nel lontano ’72) e di Lamberto Dini (ahhhh!!!), un manipolo di 27 eroi ha sottoscritto un documento per avanzare nientemeno che una nuova proposta politica. Chi c’è tra i firmatari? Gianluca mi segnala che c’è anche il senatore Fazzone. Senti senti. Fazzone Claudio da Fondi. Proprio quello là. E allora se le cose andranno come devono andare, la provincia di Latina sarà condannata a subire la presenza di Fazzone per un altro bel pò di tempo. Con buona pace di chi vede segnali di rinnovamento nell’UDC locale. E alla faccia delle parole spese dal PD contro la criminalità. Troppo presto? Troppo critico? Vedremo tra qualche mese.
Allora, facciamo un pò il punto della situazione. A quanto sembra non faremo la fine della Grecia, ma comunque soldi non ce ne sono. Non ce ne sono per abbassare le tasse, non ce sono per gli investimenti, non ce ne sono per esentare dal pagamento del ticket i disoccupati. Non ce ne sono a tal punto, per dire, da far pagare l’IMU sulla prima casa agli aziani ricoverati nelle case di cura. E si potrebbe continuare. Sul fatto che, per il governo Monti, il cane debba mozzicare sempre in culo allo stracciato ormai non abbiamo più dubbi. Però. C’è sempre un però. Si potrebbero racimolare un pò di quattrini, ad esempio, tassando i capitali “esportati” illegalmente in Svizzera. TRENTASETTEMILIARDI di Euro, sembrerebbe. Pippo l’ha definita Operazione Guardie Svizzere, e sul perchè non sia stata portata a termine qualche spiegazione (che non regge, peraltro), la trovate qui.
Filippo Ceccarelli, oggi su Repubblica:
I sondaggi sballati, le campagne di affissioni a capocchia, gli spin doctor della malora: vengono i brividi a pensare quanti milioni partiti, questi partiti, hanno sborsato per “migliorare”, come si illudevano, la comunicazione. Per ritrovarsi oggi al grado zero della credibilità, all’apice del discredito e l’impressione è che la giostra sia appena all’inizio.
E se volete approfondire l’argomento, leggete Spotpolitik, di Giovanna Cosenza.
Nei giorni passati ho apprezzato infinitamente l’intervento di Mimma Nuzzo volto a sensibilizzare i candidati alle prossime elezioni amministrative in merito all’annosa questione delle affissioni selvagge. Il suo appello, ripreso durante l’incontro tenutosi nel mese di marzo con il commissario prefettizio e dal quale è scaturito l’impegno di tutti i candidati a Sindaco ad affiggere i manifesti esclusivamente negli appositi spazi, è però caduto nel vuoto ed è possibile vedere pressochè ovunque, nel territorio comunale, manifesti affissi senza alcun rispetto per la legge, per le regole minime di civiltà e per gli impegni presi con il commissario prefettizio
Il problema, ovviamente, riguarda la quasi totalità dei comuni italiani e in questi giorni è nata una campagna di sensibilizzazzione a livello nazionale dal nome “Abusivo? Non ti voto!” che potete trovare sul sito:
http://abusivonontivoto.wordpress.com/
Ricorrere alle affissioni abusive denota mancanza di rispetto per il proprio territorio e per il decoro urbano, mostra una scarsissima sensibilità per i temi ambientali.
In un periodo di difficoltà economiche come quello che il Paese attraversa, inoltre, sarebbe il caso di improntare le campagne elettorali alla massima sobrietà e quindi al minor impegno economico possibile e quindi chiedo a tutti i candidati, sia alla carica di Sindaco, sia per un posto nel consiglio comunale, di rendere pubbliche le spese elettorali di ciascuno, così come i contributi elettorali ricevuti per finanziare la campagna elettorale.
Da zero a dieci, quanto s’è fatta complicata la situazione, per il PD? Facciamo 100, e arrotondiamo per difetto. Al netto del sostegno al governo Monti, che si sapeva non sarebbe stata una passeggiata per il profilo non propriamente riformista del governo stesso e per le oggettive difficoltà economiche in cui versa il Paese, però bisogna dire che il PD ci sta mettendo del suo per evitare di conquistare la fiducia dei cittadini. Capita così che, di fronte all’ineluttabile quanto auspicabile calo di consensi dell’asse PDL-Lega, non si registri uno spostamento di voti a favore del PD, cosa che succederebbe e succede in tutti i paesei normali. Cala il centrodestra? Va meglio il centrosinistra. E viceversa. Da noi no. Io un sospetto ce l’ho sempre avuto. Non basta essere persone per bene, competenti (che già di questi tempi non è poco) per conquistare la fiducia dei cittadini. Bisogna avere un progetto. E il PD, mi dispiace dirlo, un progetto chiaro e riconoscibile non ce l’ha. Soprattutto un progetto che segni un cambio di passo, di mentalità, di prospettive, non ce l’ha. Anzi, tutte le riforme o presunte tali di cui si discute in questi giorni fanno pensare ad un istinto naturale di autoconservazione più che ad un progetto politico per il paese. La riforma elettorale? Un proporzionale mezzo tedesco che non restituisce ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti e la coalizione da cui farsi governare. Le primarie per la scelta dei candidati a Camera e Senato? Alla maggior parte dei massimi dirigenti del PD viene l’orticaria solo a sentirla nominare. La riforma del mercato del lavoro? Chiedete ai precari se cambia DAVVERO qualcosa per loro. La riforma della giustizia? Condizionata dai diktat berlusconiani. La riforma del finanziamento ai partiti? Non si tocchino i finanziamenti pubblici, e detto da un partito che dice, testualmente, di rischiare la bancarotta fa venire più di un dubbio su come vengano gestiti i fiumi di miliardi che giungono anche nelle casse del PD. Leggo di una proposta di Franceschini, concordata con Bersani, che vorrebbe istituire, durante questa legislatura, un senato costituente per realizzare le riforme. E chi sarebbero gli zii costituenti (niente padri, paragoni con l’assemblea costituente del ’46 meglio non farne, grazie)? Quelli che oggi siedono in Senato? L’errore più grande, in questa fase politica, è credere che il sistema abbia la capacità di autoriformarsi. E di mettere sul piatto proposte politiche innovative, lungimiranti, che guardano al futuro e sappiano parlare con credibilità a vecchie e nuove generazioni senza alimentare il conflitto sociale già in atto. Del resto, se non ne sono stati capaci per vent’anni o forse più, perchè dovrebbero esserne capaci oggi? Se non hanno avuto cura del futuro del Paese a partire dal ’93, quali proposte potrebbero formulare oggi? E poi, con quale credibilità? E pi si lamentano di Grillo e dell’astensionismo. La chiamano antipolitica, ma non hanno capito un cazzo.