Archivi giornalieri: 6 Dicembre 2013

La mozione Civati dalla A alla Z

 

In queste settimane abbiamo cercato di raccontarvi la mozione, passo passo, attraverso diversi post, spiegando le nostre posizioni: tutti gli articoli specifici sono consultabili attraverso la categoria temi. Abbiamo pensato però di offrirvi anche una mappa grafica delle tematiche trattate (qui sopra) e un indice ragionato (qui sotto).

A come Ambiente. Verso una smart community che abita città possibilirifiuti zero e no agli inceneritoriun nuovo patto per l’acquaun piano energetico nazionale; trasporti stile “metropolitana d’Italia” grazie ad una rete multimodale.

B come Bilanciamento. Tra i poteri dello stato. Tra chi ha più e chi ha meno. Tra chi ha lavoro e chi non ce l’ha. Tra chi ha diritti e chi no. Un paese equilibrato è un paese senza conflitti e senza disuguaglianze: è un paese migliore.

C come Cultura. Rilancio di un piano di sviluppo trasversale e sistemico tramite un Agenzia Nazionale per la Cultura. Leva fiscale per i privati e premio ad enti locali. Sperimentazione e Innovazione come leva del progresso. Ibridazione filiere produttive.

D come Diritti. Verso una società che rimetta al centro tutti i diritti: sociali, civili, culturali. Riorganizzazione del lavoro in chiave famiglia. Tassazione pro impiego donne. Congedo obbligatorio per i padri. Sostegno alla disabilità. Matrimoni egualitari. Obiettivo: equità sociale.

E come EuropaNuova politica estera che rilanci l’Italia al ruolo che le spetta.Struttura istituzionale federaleProgressive Alliance nell’ottica di un Partito del Socialismo Europeo.

F come Fiscalità. Parole chiave: equità e sostegno. Riduzione tassazione lavoro e produzione. Redistribuzione delle ricchezze. Tassazione rendite. Lotta rigorosa all’evasione fiscale. No a stipendi e pensioni d’oro.

G come Giovani. “Dal ventennio (berlusconiano) si esce coi ventenni“. Ripensare ad un sistema paese che rilanci lo sviluppo degli individui e ne promuova le competenze: welfare studentesco, edilizia universitaria e convenzioni per la mobilità, diritto allo studio legato al reddito, incentivi per chi assume, scuole e università “aperte” come luogo di incontro e di socialità. Ridiamo una speranza e un senso di appartenenza a chi cresce nel nostro paese.

H come Handicap. Quello di un paese in cui aumentano le disparità e le lacune dei diritti. Rilanciare l’art.3 della Costituzione come obiettivo primario della politica: “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana”. Abbattere le disuguaglianze e ridistribuire risorse e opportunità.

I come Integrazione. Ripensare la politica dell’immigrazione. Legge (comune) sul diritto d’asilo. Questione europea (non italiana). Investire sulla multiculturalità. Introdurre concetti di sponsorship. Introdurre lo ius soli: chi nasce e vive in Italia è italiano.

L come Lavoro. La prima emergenza in Italia. Aumento dei redditi, lotta alla disoccupazione. Premi per lavoro stabile e contrappesi contratti flessibili. Ammortizzatori universali per i disoccupati. Valorizzazione imprese. Incentivi per le assunzioni e tasse sui licenziamenti. Reddito minimo garantito.

M come Mezzogiorno. Interventi immediati e a lungo termine. Piano di opere pubbliche, miglioramento gestione fondi e risorse, maggiore attenzione all’immenso lavoro operato dal volontariato.

come Nuovo PD. Ovvero il PD che sarebbe dovuto essere. Un partito orizzontale che abbia al centro il dialogo tra elettori e simpatizzanti. Una rete di persone. Circoli aperti come luogo di confronto. Liquid Feedback. Distinzione tra partito e istituzione di governo. Sistema di ricerca e sviluppo (Fondazione di Studio) che analizzi e valorizzi le proposte che vengono dai cittadini. Open data e accessibilità all’insegna della trasparenza, sempre. Débat public come in Francia. Referendum, doparie, e strumenti di consultazione costante.

O come Open data. Accessibilità delle informazioni ovunque e comunque in tutti i campi e con tutti i mezzi, tradizionali e tecnologici. All’insegna della trasparenza, sempre.

P come Pubblica amministrazione. Promuovere lo sviluppo del settore pubblico attraverso mappatura delle competenze; valorizzazione risorse umane; enti trasparenti. Abbattimento della corruzione. Lotta ai conflitti di interesse in ogni settore. Progetto “Enti trasparenti“.

Q come “Questione maschile”. Perché le lacune culturali e di fatto sulle pari opportunità sono il risultato di un “problema maschile“. Bisogna investire sulla cultura della genitorialità. Riconsiderare il lavoro in chiave egualitaria (anche negli stipendi). Stanziare risorse ad hoc per i centri ed associazioni antiviolenza. Modificare la Legge 40.

R come Riforme. Un paese fermo da vent’anni riparte solo attraverso riforme strutturali: legge elettorale; no al Presidenzialismo; diminuzione del numero dei parlamentari; abrogazione province e diminuzione comuni; Senato come camera autonomie.

S come Scuola. Definire e raggiungere uno standard nazionale dell’istruzione. Lotta al precariato. Tempo pieno. Educazione all’interculturalità. Scuole dell’infanzia a livelli Ue in tutta Italia. Autonomia didattica e progettualità. Politiche di sostegno per l’integrazione dei bambini con bisogni educativi speciali (disabilità, ecc.).

T come Testamento biologico. Da troppi anni la sinistra ha smesso di dare voce ai diritti fondamentali. Sì all’autodeterminazione, tramite il testamento biologico. Sì all’attuazione degli art.9 e 32 della Costituzione: garantire il diritto all’ottenimento delle cure un’assistenza sanitaria davvero universale. E sì alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

U come Università. Nuova etica della ricerca e delle assunzioni. Valutazione di chi ha assunto anche in base a chi ha assunto. Relazione forte col territorio e il mondo del lavoro. Valorizzazione Dottori di Ricerca. Revisione carriera universitaria. Promozione di un’edilizia universitaria. Diritto allo studio legato al reddito familiare.Università aperte tutto il giorno come luoghi sociali da vivere.

come Valorizzazione. Delle competenze e dei talenti, delle risorse, del patrimonio ambientale, culturale e museale.

Z  come Zero Corruzione. Una politica forte, sana e pulita, improntata al massimorispetto della legalità e all’intolleranza zero nei confronti di ogni tipo di corruzione: morale, culturale, materiale. No all’Italia dei clientelismi, dei nepotismi, dei familismi. Creare un osservatori sui reati contro la P.A. White lists antimafia. Disincentivi e dure sanzioni economiche nei confronti di chi trasgredisce.