E chiamalo, ‘sto 118!

Beh, quello che sta succedendo, in queste ore, è chiaro. Lapalissiano. Bersani, o chi per lui, ha preso per il culo un bel pò di persone: “Abbiamo detto che faremo le primarie, non che si aprono le primarie perché altrimenti saremmo da ricovero, chiamerebbero il 118”. La necessità di stringere accordi con l’UDC fa si che le primarie saltano. La tireranno per le lunghe e a ottobre diranno che non c’è tempo. Che le regole sono quelle vecchie e amen. Il centro-centro sinistra che ha in mente Bersani sarà salvo, Vendola alla fine si è mostrato molto meno coraggioso del previsto, il cambiamento, quello vero, fa spavento pure a lui. Non abbiamo bisogno di nuovi pifferai magici, Bertinotti c’è bastato e avanzato. Resta un unico dubbio: l’ipotetico governo Bersani, cosa farà? Ecco, il dubbio ce lo toglie Enrico Letta: forte continuità con il Governo Monti, di programmi e di uomini. Dimenticate la patrimoniale, dimenticate una riforma seria del mercato del lavoro, dimenticate una legge civile sul fine vita, dimenticate la revisione della legge sulla fecondazione assistita, dimenticate il riconoscimento delle coppie di fatto, dimenticate il matrimonio gay. Dimenticate una riforma seria della giustizia, dimenticate il rispetto dei referendum sull’acqua, dimenticate la green economy. Dimenticate la lotta seria alla corruzione, agli sprechi. Con Casini tutta ‘sta roba non si farà mai. Se lo dicono vi stanno prendendo per il culo di nuovo.  Resta solo da capire se, anche questa volta, gli elettori del PD seguiranno le volontà del partito. In molte realtà territoriali gli accordi con l’UDC non hanno tenuto, e il PD ha preso molti meno voti del previsto. Bersani, qua non c’è nulla di scontato, capito? Nulla. Mi sa che stavolta i conti ve li siete fatti davvero male.