Lettera al coordinatore del PD di Minturno

Caro Roberto,
immagino che a breve riprenderà l'attività del circolo dopo la pausa natalizia.
Durante l'ultimo direttivo al quale ho partecipato, il 17 dicembre scorso, si era iniziato a discutere in merito alla richiesta di dimissioni di Del Balzo da presidente del Consiglio Comunale, discussione sollecitata da me, con l'e-mail che ti avevo inviato nelle settimane passate, e dalla capogruppo del PD Mimma Nuzzo a mezzo stampa. Con tempi e modi differenti, credo che sia io sia Mimma ci siamo fatti in qualche modo portavoce del disagio che serpeggia tra molti di noi, tra l'elettorato del PD e tra la parte più illuminata della cittadinanza.
Disagio dovuto, per quanto attiene alla vicenda giudiziaria di Del Balzo, alla mancata presa di posizione del partito che, con coraggio e coerenza, avrebbe dovuto continuare a richiedere con forza, senza fare sconti a nessuno, il perseguimento dei principi di legalità e trasparenza ai quali tante volte ci siamo appellati.
Disagio dovuto anche all'evidente mancanza di segni di discontinuità con il modo di condurre l'azione politica nel nostro comune.

Minturno
La richiesta di dimissioni di Del Balzo sarebbe stato un gesto di discontinuità, così come lo sarebbe stato la richiesta di rescissione in danno del contratto con la Ego Eco.
Così come lo sarebbe stato non accettare l'appoggio di Del Balzo.
Così come lo sarebbe stato non accettare l'ingresso in giunta di personaggi che ben conosciamo come Pino Russo.
Anche a costo di tornare alle urne, da subito.
Rompere con il passato.
Destabilizzare equilibri.
Voltare pagina.
Rendere evidente, agli occhi dei cittadini, che amministrare in modo diverso rispetto a quanto si è fatto nel passato è possibile.
Questo doveva essere il compito del PD una volta raggiunto il risultato di amministrare il Comune.
A mio avviso non lo stiamo facendo abbastanza.
Sinceramente non accetto il richiamo alla responsabilità tout court dovuta al fatto che non siamo più opposizione ma maggioranza.
Con la stessa ratio, se ci fossimo trovati a Fondi, saremmo rimasti "neutrali" davanti alla vicenda Fazzone?
Riusciamo, in qualche modo,  a far pesare la nostra presenza in maggioranza?
E' possibile chiedere, ad esempio, il rispetto del programma elettorale?
E' possibile chiedere un rilancio dell'azione politica e programmatica della giunta?
Oppure dobbiamo limitarci a gestire lo status quo?
Per questo, Roberto, ti chiedo nuovamente di inserire all'ordine del giorno del prossimo direttivo una discussione sulla vicenda Del Balzo e, più in generale su come qualificare positivamente la presenza del PD nell'amministrazione comunale.
Raffaele