Vabbè, Menichini appartiene a quella amplissima schiera di esegeti del pensiero Renziano, di ammiratori-a-prescindere che tutto perdonano e che hanno il corpo foderato di acciaio, e altroché aratro sulla panza.
Ad oggi non sappiamo quale sarà l’approdo finale dell’iter delle riforme costituzionali, e dalle cronache recentissime la confusione regna sovrana, a quanto pare.
Menichini parla di convenienza di Berlusconi, nel fare le riforme.
Ed io mi chiedo se possa essere questo un caposaldo delle riforme del Paese.
E parla di consenso popolare.
Quello delle primarie? Quello dei sondaggi? Quello a prescindere?
E vogliamo parlare di restaurazione? Giovanardi che deve riformare sé stesso, Sacconi preferito alla CGIL. E, appunto, Berlusconi padre della patria.
Ma fammi il piacere.