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Ottocentotrentaquattro #occupypdlazio

La primissima fase del congresso PD Lazio si è conclusa, per Giovanni Bachelet, con un grande successo. 834 democratiche e democratici del Lazio hanno sottoscritto la sua candidatura. La provincia di Latina ha contributo con 216 firme, segno evidente della voglia di partecipazione che ancora molti nutrono anche in un territorio storicamente difficile per la sinistra e per il PD. Siamo all’inizio di un viaggio lungo e difficile, ma davvero mi auguro di percorrere un bel pezzo di strada con Lorella, Annamaria, Nazzareno, Ernesto, Raffaele, Gianmarco, Nicoletta e ovviamente Fabio, Alessandra e Momo, già compagni, in un solo anno, di tante battaglie. Saremo nei circoli, ad illustrare la “mozione Bachelet”, convintissimi sostenitori dell’idea di PD abbiamo in mente. Un PD aperto, contaminato, plurale, rispettoso delle regole, coraggioso, autorevole, capace di interpretare il presente e di volgere lo sguardo dritto al futuro. Non sappiamo dove arriveremo. Ma sappiamo che, al fianco di Giovanni, ci saremo.

Ultime dal PD Lazio #occupypdlazio

Cristiana ci aggiorna sulla situazione del PD Lazio, a 5 giorni dalla presentazione delle candidature. Per inciso, ad oggi l’unico candidato continua ad essere Giovanni Bachelet.

Carissimi,
a 5 giorni dalla consegna delle firme…Giovanni Bachelet continua ad essere l’unico candidato ufficiale e che ha sottoposto delle linee guida di indirizzo programmatico (da completare con il contributo di tutti) a tutta la comunità del partito.
La raccolta delle firme, operazione democratica e giusta, è faticosa (in senso buono).
Tutti vogliono sapere, parlare con Giovanni, leggere e conoscere quanto detto e fatto fin ora ed anche sapere cosa farà Giovanni da segretario.
Mi giunge voce che si stanno raccogliendo le firme per altri candidati…che ancora NON si sono candidati e che quindi non hanno pubblicato uno straccio di programma o di visione politica.
Ma voi lo trovate giusto questo? Chi è che firma candidature non ancora non ufficiali a scatola chiusa? E’ questo il PD che vogliamo?
Fondato sulla fedeltà al capobastone di turno che basta che dica “firma” e loro firmano?
So che molti di voi, giustamente, stanno aspettando di sapere quali saranno gli altri candidati. Lo trovo giusto. Corretto. Democratico. Onesto.
Eppure oggi a 5 giorni dalla chiusura delle candidature mi chiedo dove sia il coraggio della nostra classe dirigente di mettersi in gioco. Di offrirsi al giudizio della nostra comunità con idee chiare, da condividere o no.
Nessuno vuole oggi arrogarsi il primato di “migliore” o di “più bravo” di altri. Però i fatti oggettivi sono questi…ed è triste.
Ovviamente vi chiedo di aderire alla candidatura di Bachelet. Se avete domande Giovanni sta rispondendo a tutti in tutto il Lazio.
Approfittatene per farvi le idee chiare se volete ed anche per dare il vostro contributo.
Un abbraccio.

 

Il PD Lazio alle primarie #occupypdlazio

”Le primarie nel Lazio sono una vittoria per tutto il partito, perche’ rappresentano una scelta di democrazia e segnano un ritorno allo spirito originario del Pd: aperto, inclusivo e trasparente”. Lo afferma il vicepresidente del partito democratico, Ivan Scalfarotto. ”Questa – continua – e’ la vera scelta di unita’: restituire ai cittadini l’ultima parola per una responsabilita’ cosi’ importante come quella del segretario regionale in base a un confronto trasparente di programmi e persone”. ”Quella delle primarie era una scelta dovuta – sottolinea Scalfarotto -, ma non scontata e bisogna dare atto a chi ha convintamente portato avanti questa battaglia di trasparenza, primi fra tutti Giovanni Bachelet e Cristiana Alicata, a cui da subito ho accordato tutto il mio appoggio. Le primarie sono forse il patrimonio piu’ importante del nostro partito e sono lo strumento migliore per acquisire credibilita’ e aprirsi a quelle richieste di cambiamento e partecipazione che ormai ci giungono chiarissime da ogni parte. Con questa decisione torna ai cittadini e alle cittadine uno spazio in piu’ di democrazia e al nostro partito – conclude il vicepresidente Pd – un canale fondamentale e prezioso di ascolto e dialogo con il nostro elettorato”.

Cosa aggiungere alle parole di Ivan? Finalmente, nel Lazio, il PD potrà iniziare di nuovo a fare politica. Non era un risultato scontato, davvero. Nelle ultime settimane si è fatto di tutto per aggirare lo statuto, stravolgere il mandato del commissario Vannino Chiti e ridare vita ad un’assemblea delegittimata già nel luglio dello scorso anno. Il problema, ovviamente, non era Gasbarra, che sarebbe un degnissimo segretario regionale. Il problema era il metodo. E, grazie al coraggio di Giovanni e alla capa tosta di Cristiana, è stata vinta una battaglia decisiva per la vita del PD. Adesso inizia la parte bella e difficile: convincere iscritti ed elettori della bontà della proposta di Giovanni bachelet. Ma con una certezza in più: gli iscritti e i militanti del PD contano ancora qualcosa, hanno la forza di indirizzare, dal basso, le scelte del partito. E di questi tempi, non è poco.

Aggiornamento PD Lazio

 Ce ne parla Cristiana.

Sono convinta che a pensarla come noi sono molti più di quelli che pensiamo. Tocca solo arrivare a loro in qualche modo.
In sostanza la maggior parte di noi accoglie il richiamo di Bersani alla responsabilità. Che non significa che non siamo più per le primarie.
 
In molta sintesi abbiamo deciso:
1) La stesura di un documento in cui, a prescindere da chi sarà segretario e come lo sarà, tenga il punto su alcune questioni che consideriamo fondamentali: primarie per camera e senato, trasparenza di bilancio, intervento drastico nei territori dove il PD si è spaccato e/o ha perso in modo disastroso, forte ripresa dell’attività di partito anche come controllo e contributo al lavoro degli eletti in consiglio regionale, stesura metodologia per le nomine (sempre che si decida di parteciparvi, ma almeno venga attuato un percorso politico che lo decide e poi le gestisce su base meritocratico).
2) di chiedere trasparenza sul processo di candidatura. Servono 40 firme in assemblea o 300/500 di iscritti in 3 coordinamenti. Iscritti fino a che data? Entro quando vanno consegnate le firme? Esiste un modulo preposto? Riteniamo che in ogni caso questo processo debba essere accessibile e trasparente, proprio per dimostrare che e’ aperto a tutti. .
 
3) Alcuni si sono incaricati di raccogliere i regolamenti già esistenti su primarie per camera e senato e di organizzare un incontro pubblico sul tema e comunque produrre del materiale per dare un contributo al PD Lazio e non farci dire che non c’è stato tempo di scriverlo. Oppure che se a livello nazionale non si decide per le primarie che il Lazio si impegni a farle.
Facciamo tutto questo per il bene del partito, perche’ pensiamo che la politica del ribasso e del compromesso questo Partito lo stia distruggendo.
Per lo meno ci stiamo provando.

PD Lazio – La storia infinita

Il comunicato di Cristiana Alicata e Giovanni Bachelet sulla situazione ormai grottesca del PD Lazio.

“In un momento come questo, in cui si chiede al Partito Democratico di interpretare la necessità di partecipazione e trasparenza che negli ultimi mesi e’ stata protagonista indiscussa della vita politica del Paese – si pensi al referendum ed alle amministrative di questa primavera – la strada maestra per restituire al Lazio un partito forte appare essere solo quella delle primarie. Il richiamo al senso di responsabilità a cui Bersani aveva richiamato la classe dirigente del Lazio non andava scambiato per un invito a trovare una soluzione tra poteri interni, ma doveva essere interpretato come l’invito a cercare un segretario forte, autorevole e di garanzia per iscritti ed elettori e non per gli equilibri correntizi. Trasparenza ed ascolto s iano d’ora in poi i nostri fari.” Così commenta Cristiana Alicata l’inaspettata conclusione del secondo incontro del coordinamento politico del PD Lazio, dove ieri a tarda notte, dopo aver raggiunto sotto la paziente guida del commissario Chiti un accordo unanime su date e percorso per l’elezione del segretario regionale, alcuni partecipanti hanno rovesciato il tavolo, vanificando ogni precedente sforzo di convergenza e unità. “Dagli amici mi guardi Iddio -commenta Giovanni Bachelet, anche lui membro del coordinamento- in un anno di commissariamento e molte ore di riunione il commissario nominato da Bersani trova proprio in una delle aree che lo avevano sostenuto nel 2009 il veto a un percorso condiviso conforme a quanto auspicato dal Segretario nell’ultima direzione nazionale.” “Ringrazio Chiti per il lavoro fatto e mi auguro -conclude Bachelet – che Bersani respinga le sue dimissioni e confermi il percorso identificato sotto la sua guida per l’elezione del segretario regionale .”

Sondaggio PD Lazio

Lo lancia Cristiana. Qui. Il prossimo passo per venire a capo della ingarbugliatissima matassa del PD Lazio sarà chiamare l’esorcista. O forse le cose sono più semplice di quanto non si pensi. Del tipo, dare la parola agli elettori. Con le primarie. Vabbè, rispondete al sondaggio, intanto.

De Juventute

Vabbè, il mio amico Jacopo penserà che inizio a gasarmi per la Juventus. Non in questo caso. C’è erba da mangiare, ancora. E tanta. Si vedrà. Voglio invece parlare di gioventù, di giovani, di ragazzi, di politica. Il là me lo offre Cristiana, con la sua storia, tanto cruda quanto vera. Una storia che ci parla di un paese che, allo stato attuale, offre ai propri ragazzi un biglietto di sola andata. Via, si parte, si parta. Lontano dalla corruzione, dal così fan tutti, dal così è se vi pare, dalla burocrazia che fa scendere il latte alle ginocchia, dalla mancanza di  opportunità, dal credito che non fa credito. Da tutto. Dalla politica. Quella che dovrebbe offrite la prospettiva, indicare la strada, e che invece s’è pigliata i punti di fuga con tutto l’asfalto. Ieri sera partecipavo al direttivo del mio circolo e ascoltavo le parole dei “grandi”, degli “esperti”, di quelli che la politica è una cosa seria, lasciatela fare a chi ne capisce. E giù con l’alchimia, con il calcolo per il puro calcolo, con la tattica, manco fossero stati tanti micromaxi Arrigo Sacchi, quello si che con la tattica c’ha fatto la rivoluzione. E pensavo: ma un partito così, il mio PD, ma che cazzo c’avrà da dire ad un giovane del mio Comune?  A parte l’inerzia a naso tappato, giusto perchè dall’altra parte ci stanno le trote e i porcelli e la gnocca e il dito medio, ma perchè una ragazza e un ragazzo che sia affacciano alla vita, allo studio, al lavoro, alla famiglia, dovrebbero scegliere noi? Perchè l’amico di Cri che vuole aprire il ristorante dovrebbe guardare con fiducia alla nostra classe dirigente? Quel politico al quale rivolgersi potrebbe essere chiunque, anche il nostro consigliere comunale, il nostro assessore, il nostro consigliere regionale. Il nostro parlamentare. Chiunque. Chiunque. Chiunque, cazzo. E allora mi viene da pensare a quello che doveva essere il PD, alle nostre speranze, alle speranze di un Paese. E vedo la realtà. Vedo i personalismi. Vedo la mancanza di coraggio. Vedo il compromesso. Sempre. Ovunque. Comunque. E non ce la faccio. Voglio che Bersani mi dia un motivo per votare il PD senza turarmi il naso. Voglio che il Bersani o chi per lui dia a tutti i ragazzi e le ragazze italiane un motivo per votarci senza che debbano, per forza, turarsi il naso. Lo pretendo.

Direzione regionale PD Lazio

Il post di Cristiana sulla Direzione del PD Lazio che si è svolta ieri.

Rispetto alla primarie per l’elezione del segretario del PD da convocarsi il prima possibile abbiamo espresso il nostro totale favore, ma solo quando il partito sarà rientrato nella legalità interna (pagamento dei contributi degli eletti). Ho sollevato anche un’altra questione che mancava nell’intervento che è la contendibilità delle cariche interne al partito sulla base delle risorse disponibili. Ritengo sia necessario regolamentare la spesa di ogni candidato, magari facendola passare per il partito e quindi tenendola sotto controllo e mantenendola “uguale” per tutti.
La cosa migliore della giornata di ieri, a mio parere, è che redigeremo il regolamento per fare le primarie per Camera e Senato.

Il resto lo trovate qui.

 

Inciviltà

PdL, Lega e UDC sollevano pregiudiziali di costituzionalità per affossare nuovamente la legge contro l’omofobia in discussione alla Camera. Se avete la pazienza e la forza di leggere i documenti parlamentari , vi renderete conto degli artifici giuridico-retorici per giustificare una scelta così incivile. Ecco, nei confronti di Lega e UDC, sempre al centro degli ammiccamenti del PD, io vorrei una pregiudiziale di inciviltà. Per dire mai con la Lega e soprattutto, come dice Cristiana,  mai con  l’UDC.