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Porcata al quadrato

Nonostante le migliorie apportate, la Legge Bavaglio resta una gran porcata, non c'è che dire. Ciò di cui non si sente parlare è il comma ammazza blog, che invece è stato lasciato così com'è nonostante i tentativi di migliorare il testo. Una porcata nella porcata.
Ce ne parla Fabio qui.

Disobbedienza civile

Fabio Chiusi, dalle pagine del suo blog, ci sta aggiornando sulle modifiche che vengono apportate di giorno in giorno al comma 26 della legge bavaglio. La cosiddetta norma ammazzablog.

legge-bavaglio
La vicenda è intricata, se non altro per il linguaggio con il quale i nostri legislatori sono soliti scrivere le norme.
Allora chiedo espressamente a Fabio:

Fabio, tanto per capirsi. Non sono un giornalista, ho un mio blog nel quale scrivo miei pensieri e linko ad articoli di giornale. Scrivo, per esempio, che Dell’Utri è un mafioso. Oppure esprimo questa mia opinione in un commento ad un post del tuo blog. Dell’Utri si incazza. Che può succedere a me e a te che mi hai ospitato? Perchè io ancora non l’ho capito.

Ecco la risposta:

Beh, le cose sono due:

– se il testo del comma resta quello attuale hai 48 ore per rettificare o, se ti rifiuti, vedertela con la legge. se ti va male rischi una multa fino a 12500 euro.
– se passa l’emendamento di Cassinelli hai 10 giorni per decidere il da farsi, e in ogni caso rischi una multa di massimo 500 euro.

Nel mezzo ci sono un sacco di sfumature, ma più o meno il succo è questo.

Beh, allora i casi sono due:

– mi intimorisco perchè non ho una testata alle mie spalle e quindi evito di scrivere cose sconvenienti
– me ne fotto e insieme ad altri blogger (spero) faccio disobbedienza civile e vediamo che succede.

Io opto per la seconda ipotesi.
Però forse a molti i termini della questione non sono noti, visto che i riflettori sono puntati (giustamente!) sulle intercettazioni.
Ma qui è la libertà di opinione che va a farsi fottere.
Opinioni espresse su blog, ma anche pagine su Facebook e su YouTube, per capirci.
E quindi occorre mobilitarsi.