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Dalla parte sbagliata

Certo, ci sono i distinguo, le precisazioni, la solidarietà ai parenti della vittime di Torino (e ci mancherebbe altro!), però quando leggo le dichiarazioni degli amministratori del PD di Terni (Sindaco e Presidente della Provincia), mi vengono i brividi. Non c’è ricatto occupazionale che tenga, davanti alla vita di un lavoratore. E se per le 7 vite spezzate a Torino condanna dura c’è stata, con tanto di pene accessorie, è la Legge a prevederlo. Ora, che lamentino una durezza eccessiva della sentenza Confindustria, il Governo, il PDL, la stessa ThyssenKrupp mi sta anche bene, pur non condividendo tali posizioni. Ma vorrei che un amministratore del PD esprimesse delle posizioni diverse. La magistratura fa il suo corso. La politica deve invece cercare e trovare gli strumenti per far si che i ricatti delle aziende non siano messi in atto, a maggior ragione da parte di chi fa economia a discapito della sicurezza. 

La Giustizia, finalmente

Antonio Schiavone, 36 anni – Roberto Scola, 32 anni – Bruno Santino, 26 anni Angelo Laurino, 43 anni – Rosario Rodinò, 26 anni – Giuseppe De Masi, 26 anni Rocco Marzo, 54 anni

La sentenza di Torino sul rogo alla ThyssenKrupp è un atto dovuto. E giusto. La cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, in Italia, non c’è ancora. Siamo qui a commentare questa sentenza storica e intanto si continua a morire di lavoro.  Il mio mestiere mi porta a visitare cantieri per la realizzazione di grandi opere pubbliche, e posso dire, per la mia piccola esperienza, che datori di lavoro illuminati ce ne sono davvero pochi. Nella quasi totalità dei luoghi di lavoro si accetta il rischio che qualcosa accada, perchè far lavorare le persone in sicurezza è un lusso. Formare, informare, addestrare gli operai seriamente ha un costo che molte aziende non vogliono sostenere, così come adoperare macchinari nuovi oppure provvedere a manutenere al meglio quelli che si possiedono. In Italia l’INAIL eroga, ogni anno, il 3% del PIL a causa di infortuni sul lavoro e malattie professionali, a fronte di una media europea del 1,5%. Sono più di 40 Miliardi di Euro. Se ci si ponesse l’obiettivo di raggiungere standard europei, che so, in 5 anni? Troppo per l’Italia di oggi?