Giovedì 25 marzo, finalmente, la baby-sitter dei miei piccoli è riuscita a consegnare presso l'ufficio postale di Piazza Bologna la documentazione necessaria per l'ottenimento del permesso di soggiorno.
Quando ha finito mi ha chiamato e quasi piangeva, per come è stata trattata. In sostanza l'impiegata dell'ufficio postale l'ha congedata dicendole che le stava facendo un favore ad accettare la sua domanda, visto che la documentazione prodotta su indicazione dello Sportello Unico per l'Immigrazione, per loro, non era sufficiente. È stato mostrato, allora, il vademecum consegnato dallo Sportello Unico per l'Immigrazione, ma la risposta è stata, in pratica, che se ne fregano. Fortunatamente Juliana, lungimirante, aveva con sè tutti i documenti prodotti fin qui e quindi è riuscita ad integrare l'incartamento con ciò che mancava.
Per la cronaca l'impiegata delle poste era di chiara origine straniera.
Homo homini lupus.
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