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Autogol

Un Crisafulli vale più di duecento persone onestissimissime in lista. Perchè dà spazio alle critiche, in questo caso giuste. E dà argomenti agli avversari. E ne toglie a te. E aver permesso di accumunare Cosentino e Crisafulli è già di per se una sconfitta.

E lista fu

E così sono uscite le liste dei candidati del PD per Camera e Senato. Un’operazione complessa, senza dubbio, ma alla fine il risultato si può dire soddisfacente. Alcune scelte non sono state proprio esaltanti (avrei preferito un passo indietro ab origine di molti cosiddetti big del PD, secondo me ci avremmo guadagnato in termini di consensi), e il fenomeno catapulta lascia l’amaro in bocca a molti. Soprattutto se i catapultati vengono prima di chi ha fatto le primarie e ci ha messo la faccia. Malumori consistenti si registrano in Puglia e in Sardegna. Alcune cosa vanno gestite con maggiore trasparenza e comunque non è possibile che la Direzione Nazionale voti le liste prima di conoscerle. Nella speranza che, nel tempo, non vengano fuori altri Calearo e che non scorra il sangue tra posizioni apparentemente antitetiche (tipo Epifani Vs Santini). Note positive: le primarie per i parlamentari, una missione compiuta. Da migliorare, da fare nei modi e nei tempi giusti. Ma comunque un successo. E ancora la presenza di molte facce nuove in parlamento, prima su tutte quella di Pippo, e un maggior numero di donne. Altra nota negativa: l’esclusione dell’ala ecologista del PD: Roberto della Seta e Francesco Ferrante, segno di una scarsa attenzione del PD ai problemi ambientali. Propongo di nominarli, in caso di vittoria del csx, uno ministro l’altro sottosegretario  all’Ambiente. E ancora: la presenza in posizioni eleggibile dei consiglieri uscenti della Regione Lazio: continuo a ritenere che sarebbe stato più corretto se fossero stati fermi un giro. Nota negativissima: Crisafulli.

p.s. sono inserito al n°25 nelle liste del Senato. Se fossimo stati in Bulgaria sarei stato eletto

pp.s delle liste ne parla anche Pippo qui

L’ultima di Mirello

Sarà perchè sono in Sicilia, sarà perchè non mi va giù che nel PD ci sia gente così, ma l’ultima di Mirello Crisafulli (in buona compagnia, per carità) ve la devo raccontare. In pratica il senatore piddino, già incriminato e poi assolto per concorso esterno in associazione mafiosa (incontrare un boss della mafia non è reato, ma a me basterebbe per cacciarlo a calci nel culo dal PD), chiede giustizia alla Corte dei Conti. Pur percependo lo stipendio da parlamentare, vuole anche la pensione in quanto ex deputato della Regione Sicilia. I diritti acquisiti non si toccano, urla Mirello. Beh, di questi tempi, non c’è male. Se guadagni ventimila Euro al mese non puoi rinunciare a tremila Euro di pensione. È una questione di principio. Giusto. I Crisafulli vanno CACCIATI dal Partito Democratico. E  non ci sono primarie che tengano, visto che Mirello le primarie, ad Enna, le aveva stravinte, salvo poi ritirarsi dalla corsa per l’elezione del Sindaco per motivi di opportunità. Cacciati, semplicemente.

Le chiacchiere stanno sottozero

Ieri ricorreva il diciannovesimo anniversario dell’uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta. Commemorazioni ovunque. Parole contro la mafia ovunque. Ma i fatti? Da elettore e (piccolissimo) dirigente del PD, dico che anche il mio partito parla a vanvera, in queste occasioni, se poi tra i banchi del Senato siede Vladimiro Crisafulli. Per l’occasione, allora, ho rispolverato questo articolo. Duro, certo. Però una riflessione sui contenuti va fatta. E un dibattito va aperto. Perchè la mafia non si combatte solo a chiacchiere.

p.s. Per la cronaca Crisafulli, pur vincendo le primarie per la candidatura a Sindaco di Enna, si è poi ritirato dalla competizione.