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Estella number one

Beh, il risultato è davvero straordinario. Complimenti a Estella, alle sue capacità, alla sua competenza, alla sua passione. Un premio al lavoro svolto in questi anni sul territorio, nei circoli, nel partito cittadino. Se nel PD ci fossero più persone come lei, il PD sarebbe un partito migliore. E adesso tutti come pazzi per far vincere l’altro Marino, il Sindaco.

Marino al quadrato per liberare Roma

Domenica si vota a Roma per cacciare Alemanno e metterci alle spalle 5 anni disastrosi. Io scelgo Ignazio Marino. E scelgo il PD, perché nonostante tutto quello che è successo in queste settimane anche a Roma ci sono persone che continuano a fare politica nel Partito Democratico con passione e competenza. Come Estella Marino, candidata al consiglio comunale, un’amica che invito tutti a votare. Liberiamo Roma, insieme.

Una Estella nel cielo di Roma

Il “mio” consigliere comunale? Estella Marino.

Estella è preparata e competente sui temi legati alla sua professione: ambiente, mobilità, sostenibilità. Nutre rispetto per la sua città. È sensibile ed attenta alla difesa dei più deboli. immagina, con Ignazio Marino, un’amministrazione trasparente ed efficiente. È una dirigente di partito seria ed instancabile. Ma che volete di più?

Tristezza

Per il PD del Lazio che non elegge, nel nuovo consiglio regionale, nemmeno una donna. A parte M5S, è così anche per gli altri partiti, anche se mi importa poco di quello che fanno gli altri, sinceramente. Forse è il caso di mettere mano alla legge elettorale regionale, che dite. Per la cronaca non ce l’ha fatta nemmeno Jean-Léonard Touadì, al quale ho dato il mio voto. Che dire, la crema del PD romano si è distribuita tra Camera e Regione, chi con merito indubbio, chi meno. Ma al di là dei risultati elettorali, il PD romano rischia seriamente di non essere capace di offrire risposte adeguate allo tsunami grillino, tanto nella leadership quanto nei metodi, orfano della candidatura di Nicola Zingaretti. Le elezioni comunali sono alle porte, e all’orizzonte non si vede una proposta credibile del PD per la guida della città. Sassoli e Gentiloni, con tutto il rispetto, sono perdenti in partenza contro l’ondata M5S che rischia seriamente di vincere al ballottaggio. Serve altro.