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#altrimenticadeilgoverno?

Nel gruppo parlamentare del PD i no agli F-35 sono in aumento. Che siano una spesa inutile, c’è chi lo sostiene da tempo. Spero solo che ci sia modo di discuterne, e che non passi la linea “effetrentacinquestrumentodipace”. E che il governo non ponga la questione di fiducia.

Bello il clima

Intorno alle primarie.

Due tifoserie che si contrappongono. La rottamazione e la conservazione. I giovani e i vecchi. Personalmente vorrei sentir parlare di alleanze (nel senso che vorrei una parola chiara sul fatto che con l’UDC non governeremo MAI, ma non la dicono nè Renzi Nè Bersani), di economia (sono allergico tanto a Fassina quanto a Ichino), di fisco (quei 100 € da rimettere nelle tasche degli italiani mi ricordano qualcosa), di reddito di cittadinanza (il welfare attuale, quello si è da rottamare), di diritti (senza paure e ambiguità, matrimonio significa matrimonio), di ambiente,  consumo di suolo e agenda digitale (le autostrade che mi piacciono sono quelle informatiche). Ecco, tutto questo, per ora, non si vede. Nemmeno all’orizzonte.

#occupyideas

Ecco, a me il dibattito su D’Alema, sui finanziatori di Renzi, sul camper, sul jet, su chi rottama cosa più dell’altro non è che interessi poi tanto. Anche perchè nessuno dei maggiori contendenti che finora hanno dichiarato di candidarsi alle primarie parla, concretamente, di idee.

Qualcuno, però, ci prova.

Parliamone.

#occupyprimarie pt. 2

 

Noi pensiamo che il matrimonio sia un istituto civile a cui ogni cittadino deve poter accedere, se lo desidera. Ne va della propria eguaglianza, del diritto alla felicità e della responsabilità che ci si assume mettendo su famiglia, fondamento di ogni comunità di persone. Per questo domandiamo una legge che consenta anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso di contrarre matrimonio, riconoscendo loro tutti i diritti e i doveri connessi allo stato coniugale.

Crediamo che la selezione dei candidati debba ispirarsi a principi di onestà e onore così come richiesto dalla nostra Costituzione. La riforma della politica non può che cominciare da un’attenta selezione dei nostri rappresentanti. Per questo la prossima legislatura dovrà approvare una legge che vieti la candidatura di chi è stato condannato per reati gravi (con sentenza di condanna o di patteggiamento anche non definitiva, o sottoposto a misure di prevenzione). In un Paese in cui la corruzione significa danni per decine di miliardi di euro, la lotta all’illegalità è prioritaria e non è credibile se a farla non sono persone specchiate e incensurate.

 

Destabilizzare per #occupyprimarie

“Civati ha preparato ben sei referendum di partito. I Referendum PD sono forse l’atto più forte e destabilizzante che lui e il suo gruppo sono riusciti a portare alla dirigenza del partito, immobile e ripiegata su sé stessa da ormai più di venti anni. Lo stanno facendo impiegando le regole dello Statuto. E non solo tramite il web: Civati può contare su una vasta rete di sostenitori, forse ancor più estesa di quella di Renzi, che invece ha pescato molto fuori del partito per realizzare il proprio staff. Civati, forse non lo sa, ma è la più importante chance di sopravvivenza del partito medesimo. Questo il segretario Bersani (non il candidato) dovrebbe considerarlo. Tramite i referendum, se mai verrà raggiunto il numero minimo di firme richiesto, Civati obbliga il PD alla partecipazione dell’elettorato nelle decisioni, fatto che viene visto come fumo negli occhi da Bersani/Bindi e che Renzi si guarda bene dal nominarlo.”

Un post lucidissimo sulla situazione. Il resto qui.