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Interrogazione parlamentare sulla Roma-Latina

Presentata da Stefano Fassina e Monica Gregori. Che ringrazio.

Perché i candidati a Sindaco, a Roma, non sono tutti uguali. E i parlamentari non sono tutti uguali. Si fa presto a parlare di consumo di suolo. Poi servono i fatti. E serve metterci la faccia.

La battaglia va avanti.

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Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
la delibera del Cipe n. 121 del 21 dicembre 2001, riguardante il primo programma delle opere strategiche da realizzarsi ai sensi della legge n. 443 del 2001 (legge obiettivo), prevedeva la costruzione del collegamento autostradale A12-Pontina Appia e della bretella Cisterna-Valmontone;
l’iter autorizzativo legato a tale opera presenta, a giudizio degli interroganti, alcune gravi lacune legate all’ambito di applicazione della legge 28 gennaio 2016, n. 11, finalizzata ad attuare le direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (16G00013), (GU n. 23 del 26 gennaio 2016);
inoltre, il tracciato previsto dell’opera autostradale interessa inoltre il parco regionale di Decima-Malafede e incide direttamente sul sito d’importanza comunitaria (SIC) «Sughereta di Castel di Decima», inserito nella rete «Natura 2000» e protetto ai sensi della direttiva comunitaria 92/43/CEE;
il progetto in questione si sviluppa inoltre, per alcuni tratti, a ridosso di quartieri urbani densamente popolati, con particolare riferimento ai comprensori di Vitinia, Torrino Mezzocammino, Villaggio Azzurro e Tor de Cenci, con prevedibile e pesante impatto, secondo gli interroganti, dell’inquinamento acustico e atmosferico sulla qualità della vita in aree abitative consolidate, anche considerando le previsioni di traffico pesante (Tir) –:
se i Ministri interrogati non intendano assumere iniziative, anche normative, volte ad evitare il grave ed irreparabile, impatto paesaggistico e ambientale che deriverebbe dalla realizzazione della suddetta opera autostradale, con particolare riferimento all’Agro Romano, Pontino e dei Castelli Romani, ai siti di importanza comunitaria, alle aree naturali protette di rilievo nazionale e regionale direttamente coinvolte, anche tenuto conto del rischio sussistente, secondo gli interroganti, che venga avviata una procedura comunitaria di infrazione ai sensi della cosiddetta «direttiva Habitat», la direttiva 92/43/CEE, in relazione al pesante impatto previsto dal progetto dell’autostrada A12-Tor de cenci, sul sito di importanza comunitaria (SIC) «Sughereta di Castel di Decima»;
se i Ministri interrogati non ritengano altresì opportuno, considerate le gravi carenze e incongruenze rilevate a suo tempo dalla Corte dei Conti sul progetto di cui in premessa e visto il nuovo codice degli appalti pubblici di cui alla legge n. 11 del 2016, assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a sospendere e revocare le procedure di aggiudicazione e finanziamento delle tratte autostradali in questione, anche in relazione agli impegni assunti dal Governo in materia di riduzione del consumo di suolo, trattandosi in questo caso della distruzione di alcune migliaia di ettari di grande valore agricolo, paesaggistico e ambientale. (4-12183)

Un titolo non mi viene, scusate

Durante quella mezz’oretta di macchina che impiego per andare in ufficio, una volta lasciati i ragazzi a scuola, la radio è accesa su Radio Città Futura. Tra le 8:30 e le 9:00 c’è sempre un dibattito sui temi politici del giorno. Oggi in studio Stefano Ceccanti e Giorgio Stracquadanio, che discutevano di riforma elettorale, regolamenti parlamentari, rimborsi ai partiti e varie amenità. Sistema misto, listino bloccato, collegi, uninominale, preferenza, doppio turno, proporzionale, sbarramento, gruppi parlamentari, vincolo di mandato, ribaltone, Prodi, Dini, Bertinotti, Bossi, FLI, DS, Margherita, Polo della Libertà, bilanci, finanziamento pubblico, rimborso elettorale, referendum. 

Ma quanto tempo è passato invano? Solo vent’anni. Solo vent’anni, buttati al cesso. 

Libera fa paura

Mentre ero a Bologna, sabato, mi arriva una e-mail di Maria Sole Galeazzi, una giovane e coraggiosissima giornalista. Maria Sole è in prima fila nella denuncia delle infiltrazione malavitose nel sud pontino e per i suoi articoli è stata minacciata, malmenata. Tra l’indifferenza delle istituzioni alle minacce ricevute, se l’è presa sotto la sua ala protettrice Antonio Turri, responsabile di Libera per il Lazio. Maria Sole mi scrive per dirmi che è stato distrutto, a Borgo Sabotino, il Villaggio della Legalità, struttura sorta su un bene confiscato.

Sono andati distrutti computer, impianti elettrici, amplificazioni, suppellettili. Le vetrate sono state distrutte a picconate con danni complessivi  per migliaia di euro. Nella giornata odierna Libera aveva organizzato nel Villaggio della Legalità  un’ iniziativa con la partecipazione dei presidi di Libera e degli scout sulla figura di Don Cesare Boschin, prete ucciso a Borgo Montello che dista a pochi chilometri, per aver denunciato traffici di rifiuti tossici nella discarica per l’appunto di Borgo Montello.

 Don Luigi Ciotti: “Un atto vile e  grave , nessuno puo’ pensare di  vandalizzare e fermare  l’impegno ed il protagonismo delle realta’ associative locali impegnate in  percorsi di democrazia e giustizia sociale. Un atto grave, vile che colpisce un bene confiscato e restituito alla collettività e dove Libera si era resa disponibile su richiesta del Commissario Prefettizio di Latina  al fine di accompagnare il percorso di recupero, valorizzazione del bene con il protagonismo delle realta’ associative locali. Nessuno puo’ pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà  del posto che insieme con fatica,passione  e responsabilità stanno realizzando  percorsi di democrazia e giustizia sociale. E’ urgente intervenire,  e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per individuare in tempi brevi i responsabili  per dare un segnale forte della presenza dello Stato in una provincia dove radicamento e contaminazione mafiosa  sono un fenomeno assodato e preoccupante. Il  villaggio della legalità dove trovano spazio e accoglienza associazioni e gruppi di volontariato e che quest’estate  ha ospitato centinaia di volontari provenienti da tutt’Italia per i campi  estivi formazione, si estende su un’area di quattro ettari con strutture per centinaia di migliaia di euro, destinate a feste e ad ospitare decine e decine di roulotte. Tutto rigorosamente abusivo e con un giro di soldi “regolarmente” in nero. Il ‘villaggio’ è stato confiscato per abusivismo edilizio e nell’ aprile del 2011 il  commissario prefettizio di Latina Guido Nardone che ha richiesto ufficialmente a Libera di assumersi l’incarico di accompagnare le tante associazioni locali nella realizzazione di un percorso di protagonismo e di cittadinanza attiva. 

A Rete unificata, contro l’ammazza-blog

Aderisco anch’io all’iniziativa di Valigia-Blu per dire no a leggi liberticide che vorrebbero spegnere le voci di dissenso.

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.
Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.
Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.
Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.
Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.
Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.
Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

L’Unità s’è rotta

Ci sono i momenti giusti e i momenti sbagliati. Vincere oggi significa intercettare i momenti giusti. Perdere: cavalcare quelli sbagliati. Alcune persone hanno il dono di intercettare i momenti giusti, Concita è tra loro. Altre ahimè, sono maestre nell’intercettare quelli sbagliati. Era il momento, se pur legittimo, sbagliato.

Mila Spicola ringrazia Concita de Gregorio.