“Le indennità non s’iscrivono nel senso delle regole di moderazione salariale e di decenza nei comportamenti annunciate dal presidente della Repubblica”.
Anche in tema di buonuscite, prendere esempio dalla Francia. Grazie.
“Le indennità non s’iscrivono nel senso delle regole di moderazione salariale e di decenza nei comportamenti annunciate dal presidente della Repubblica”.
Anche in tema di buonuscite, prendere esempio dalla Francia. Grazie.
Fa impressione vedere quei posti che, per lavoro, ho battuto in lungo e in largo per anni, ridotti così. San Felice e Mirandola su tutti. Poi scopri che quei capannoni che a te sembravano anonimi nascondevano tecnologie raffinatissime e produzioni all’avanguardia. Ma scopri anche che sono diventati dei luoghi di morte per imprenditori ed operai che, semplicemente, stavano lavorando o volevano riprendere a lavorare prima possibile. Un atto di generosità, ma anche di imprudenza collettiva. In questo momento mi viene da pensare che è necessario aiutare quelle persone. Ma anche che questo è un paese che non impara mai dai suoi errori, mai.
“Ad essere vecchie e poche sono soprattutto le idee”.
Al solito, non è una questione esclusivamente anagrafica.
Lo confesso: utilizzo internet e derivati ma non è che le sue funzionalità mi siano del tutto chiare. Anzi. Mi sa che studierò un pò. E un grazie a Fabio per la segnalazione.
Sinceramente non mi sembra normale chiamare un altro tecnico per aiutare il governo di tecnici a definiere la spending review.
Sinceramente non mi sembra normale che i cittadini debbano segnalare al governo gli sprechi via web.
Sinceramente non mi sembra normale pensare di tagliare ancora su scuola e giustizia.
Sinceramente non mi sembra normale chiamare Giuliano Amato come consigliere del premier per il finanziamento ai partiti.
Sinceramente.
Inizia, anzi, continua, la campagna contro le affissioni abusive. E diventa nazionale. Cliccate qui, cliccate…
Mila ci aggiorna sullo stato della scuola.
Due notti fa è crollato il tetto di una scuola elementare a Palermo. Proprio in un’aula. Niente di nuovo. E’ così “normale” che non è nemmeno una notizia. La notizia sarebbe: il tetto che non crolla. ”Incredibile! Nelle scuole italiane i tetti non crollano!”
Aspetta oggi e aspetta domani e passa un anno e passane un altro, il tetto si rompe e zac, cade. Di chi è la colpa? Di nessuno. La preside ha avvisato, il Comune ha il patto, i fondi per l’edilizia scolastica a Palermo sono notoriamente a zero e dunque amen. Andate in pace. La colpa non è di nessuno. Non puoi nemmeno protestare. Contro chi? Di grazia?
Ok, Paolo si diverte a prenderci per il culo. A questo punto mi aspetto la smentita della presa per il culo. Forse Martina esiste davvero. Comunque vadano le cose in tanti, oggi, si sentono più coglioni di qualche giorno fa. Grazie Paolo.
Grazie a NOMFUP si trovano delle chicche incredibili sulla politica negli Stati Uniti. Tipo questa.
Ieri ascoltavo per radio l’intervista ad un dirigente dell’Inter che parlava di Stramaccioni. Per il tizio Stramaccioni era “il ragazzo”. E allora, va bene l’inesperienza (hai allenato solo le giovanili), ma uno a trentasei anni si può sentire chiamare “ragazzo”? Ma la parola uomo ‘sto paese se l’è scordata? Forever young, insomma. E di conseguenza se vuoi avere un ruolo di responsabilità o sei un miracolato (avere Moratti come presidente ti aiuta, in questo senso) o aspetti, tanto sei un “ragazzo”. Nel calcio come nell’università, nella ricerca, nel mondo del lavoro, nella politica e in tutta la gerontocrazia italiana.