Archivi giornalieri: 4 Gennaio 2011

Prospettive curvilinee (e senza fuga) per l’anno nuovo

Paghiamo di più l'assicurazione RC.
Paghiamo di più la benzina.
Paghiamo di più i mutui.
Paghiamo di più il conto corrente in banca.
Nevica e si fermano i trasporti.

E la lista si potrebbe allungare.

L'Italia è un Paese che sconta una arretratezza infrastrutturale, economica, politica, sociale, che non ha eguali nel mondo occidentale.
il PD dovrebbe avere un'autostrada davanti.
A 200 corsie.
Indicare al Paese quale direzione intraprendere per divantare un paese normale non dovrebbe essere poi così difficile.
Ma se sei parte del problema, può diventare un compito impossibile.
La strada, anzichè andare dritta, inizia a curvare. Le corsie si intrecciano. E la meta si allontana.
Questo è il mio timore, per il 2011.
Anzi, una quasi-certezza.
Se pure dovessimo riuscire a vincere le elezioni (sempre che si vada a votare, si accettano scommesse sulla durata del Governo), cambierà poco o nulla.
Perchè i dirigenti del PD, insieme a capi e capetti di terzi e quarti poli, sono gli stessi da quasi ven'anni e sono parte del problema. Hanno contribuito, chi più e chi meno, ad ingessare il Paese.
Quale idea "rivoluzionaria" potrebbero avere, nel 2011?
Boh…

autostrade_america

Capitale e democrazia

…c'è qualcosa di profondamente distorto in un sistema economico e politico che separa il lavoro dalla persona. Il primo è considerato una merce che un'impresa ha pieno diritto di comprare al prezzo che le conviene, o buttare da parte perché non serve più. La seconda è un essere umano che ha una storia, sentimenti, rapporti familiari, desideri, amicizie, un senso di dignità. È possibile, dobbiamo chiederci, che dinanzi al rischio di restare senza lavoro, che significa anche perdere gran parte dell'identità di persona perché la società intera è stata costruita attorno all'idea di lavoro retribuito, nessuno in pratica abbia il diritto riconosciuto di discutere se ci sono soluzioni possibili, altre strade meno impervie, di affermare che una razionalità economica che non lascia nessuna voce agli interessati al di fuori degli azionisti è una forma di irrazionalità che sta minando alle radici la democrazia?

Luciano Gallino. Repubblica, 04/11/2011
Il resto qui.

Sulla pelle degli operai

Poteva il PD avere una posizione unitaria sulla questione Mirafiori?
Ovviamente no.
E in questo caso, meno male, aggiungo.
Cofferati la vede così:

«Vuol dire che la sinistra è cambiata molto, in profondità. Sono sorpreso da certe dichiarazioni, da chi vede una “parte buona” in questo accordo. Ma dove? Agli operai di Mirafiori si promettono 30 euro lordi al mese perchè aumenta il loro sfruttamento. Si impone agli operai di lavorare di più, anche il sabato notte, con lo straordinario obbligatorio e il modesto aumento, una miseria, deriva dalle regole dei turni, non c’è altro. La Fiat punta solo ad aumentare lo sfruttamento.

In effetti, è proprio il mutamento della "sinistra" che colpisce. Quando si invita a firmare un accordo che limita il diritto allo sciopero, che non paga le malattie, che esclude dalla rappresentanza chi dissente, viene proprio da chiedersi che strada ha preso 'sto benedetto PD.
Può definirsi ancora "di sinistra" un partito che accetta di derogare ai diritti minimi dei lavoratori in nome della modernità, della globalizzazione, della produttività?
E non illudiamoci, l'accordo di Pomigliano era solo un apripista, lo sapevamo tutti. Ma qualcuno, davanti a quella forzatura, ha minimizzato, pensando che Pomigliano sarebbe stato un unicum non esportabile. E invece ci troveremo, a breve, con enne situazioni come queste, con enne ricatti del Marchionne di turno. Perchè ciò che interessa è introdurre un nuovo modello di sviluppo, un nuovo modello di fabbrica, un nuovo modello di sindacato.
Con la complicità della Nuova Triplice e di pezzi importanti del PD.
Spero che, davvero, si dibatta anche di questo nella Direzione Nazionale del 13 gennaio.
E che emerga con forza la voce di chi non ci sta.