Archivio mensile:Aprile 2011

La Giustizia, finalmente

Antonio Schiavone, 36 anni – Roberto Scola, 32 anni – Bruno Santino, 26 anni Angelo Laurino, 43 anni – Rosario Rodinò, 26 anni – Giuseppe De Masi, 26 anni Rocco Marzo, 54 anni

La sentenza di Torino sul rogo alla ThyssenKrupp è un atto dovuto. E giusto. La cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, in Italia, non c’è ancora. Siamo qui a commentare questa sentenza storica e intanto si continua a morire di lavoro.  Il mio mestiere mi porta a visitare cantieri per la realizzazione di grandi opere pubbliche, e posso dire, per la mia piccola esperienza, che datori di lavoro illuminati ce ne sono davvero pochi. Nella quasi totalità dei luoghi di lavoro si accetta il rischio che qualcosa accada, perchè far lavorare le persone in sicurezza è un lusso. Formare, informare, addestrare gli operai seriamente ha un costo che molte aziende non vogliono sostenere, così come adoperare macchinari nuovi oppure provvedere a manutenere al meglio quelli che si possiedono. In Italia l’INAIL eroga, ogni anno, il 3% del PIL a causa di infortuni sul lavoro e malattie professionali, a fronte di una media europea del 1,5%. Sono più di 40 Miliardi di Euro. Se ci si ponesse l’obiettivo di raggiungere standard europei, che so, in 5 anni? Troppo per l’Italia di oggi?

Vittorio Arrigoni, ragazzo

Le persone muoiono, spesso senza un perchè, soprattutto quelle giovani. La morte di molti passa sotto silenzio. Ma se un uomo muore per una causa, allora ci sentiamo quasi in diritto di appropriarci della sua vita, delle sue azioni, dei suoi ideali. Mi sento anch’io un pò un usurpatore, però oggi se ne è andato Vittorio Arrigoni, e non riesco a fare a meno di ricordarlo. 

Questo è il suo blog.

Vittorio è stato ucciso da persone senza umanità, che hanno visto in lui un nemico solo perchè occidentale, senza tener conto delle motivazioni che avavano spinto un ragazzo a rinunciare ad una vita normale per rendere questo cazzo di mondo un pò più normale.

La cosà più bella che ho letto di lui è che i bambini di Gaza lo amavano. Da oggi saranno un pò più soli, i piccoli di Gaza. Forse se il mondo fosse governato dai bambini, navigheremmo tutti in acque migliori.

Forca e manette

L’intellighenzia di sinistra italiana vista da Il Riformista:

“Questa cricca non sa più cos’è lo Stato di diritto, se mai l’ha saputo, non porta una sola idea per sconfiggere Berlusconi che non siano gli auspici di carcerazione e le urla di impeachment giudiziario”.

Un altro successo di B.

Moratti gioca, la fabbrica piange

A distanza di due anni, un altro operaio muore alla Saras, uno stabilimento che ha dimostrato altre volte, anche sul piano dell’inquinamento, di non avere troppo rispetto per il territorio e per chi vive e lavora lì. Forse Moratti farebbe meglio a pensare alla sicurezza dei suoi stabilimenti piuttosto che allo Shalke 04.

L’incidente diplomatico

“Pronto, Mubarak?”

“Si, chi parla?”

“Sono Silvio”

“Silvio chi?”

“Il Presidente del Consiglio Italiano.”

“Ah…e che vuoi a quest’ora della notte?”

“Ecco, ci sarebbe qui da noi, a Milano, una prostituta minorenne che dice di essere tua nipote…”

“Ancora con questa storia della nipote? Silvio, te l’ho detto, nun ce provà!”

“Ma dai, Mubarak, sono nei casini, dammi una mano.”

“Si, vabbè, prima ti metti nei guai, poi cerchi aiuto dagli altri. Quante volte te lo devo ripetere che se racconto in giro una balla del genere mi cacciano dal Paese?”

“Ma dai, Mubarak, sei un dittatore come me, troverai anche questa volta la maniera di infinocchiare il tuo popolo. Guarda me, lo faccio tutti i giorni e sono passati 17 anni! E poi lo sai che ho un debole per le donne!”

“Silvio, ma ti sembra possibile che io possa consentire ad una mia nipote di fare la mignotta in Italia?”

“Ma non ti preoccupare! In Italia ormai si bevono qualsiasi cazzata racconto in TV. Se ne occupa un mio dipendente, Minzolini.”

“Lo so, ma questo è troppo.”

“Mubarak, non mi rovinare, aiutami! Almeno potresti dire che non ho colpe,che è la società occidentale a corrompere le giovani egiziane e per salvarle potresti minacciare di dichiarare guerra all’Europa!”

“Ma che sei pazzo??Ho già i miei problemi con i fondamentalisti islamici, ci manca l’incidente diplomatico con l’Italia e con L’Europa. E poi detto da te..Maometto mi fulminerebbe all’istante!”

“E va bene, allora racconto che non volevi prestargli i soldi per aprire un centro estetico e ho dovuto pensarci io.”

“Fa’ come ti pare.”

“Tanto il pelo tira sempre.”

“Ok.”

“Ciao.”

“Ciao.”

Direzione Provinciale PD Latina

Si è svolta oggi pomeriggio a Latina la Direzione Provinciale del PD dedicata alle elezioni amministrative. Ho sentito un clima di fiducia, e penso anch’io che da questa tornata elettorale possano giungere delle buone notizie, soprattutto dal capoluogo. Serve però che il PD ci metta la faccia, quindi da qui scaturisce l’appello a tutti i big del partito, formulato in direzione,  affinchè vadano a Latina e a Terracina soprattutto, ossia laddove le sfide sono più difficili.

A Latina la partita è aperta, Claudio Moscardelli è in corsa, la destra ha iniziato ad avvelenare il clima elettorale e ciò è sintomo della paura di Di Giorgi & Co.

Non ingannino, però le divisioni nel campo della destra. Probabilmente il loro blocco sociale di riferimento nonché gli interessi economici sono molto più radicati e forti rispetto alle capacità politiche dei singoli.  Sarà fondamentale, nella sfida alla poltrona di sindaco, il risultato delle liste che appoggiano Claudio e in primis del PD, perchè il sindaco non può permettersi una vittoria a metà (Minturno docet).

Le note stonate sono due: la lista del PD per ora prevede la presenza di due sole donne. Davvero pochine anche se è vero che si raccoglie ciò che si semina. E poi c’è l’UDC che incombe, a Latina ma non solo. Appurato che l’UDC in provincia è una costola del PDL, come dimostrato dal ruolo della famiglia Forte nella giunta Polverini, e appurato che il terzo polo non esiste, non capisco perchè si debba continuare a perseguire la possibilità di creare alleanze con il partito di Aldo e Michele Forte. Di fronte alle politiche messe in atto dalla giunta regionale su sanità, scuola, trasporti, rifiuti, diventa difficile mazzolare a Latina e tenere un atteggiamento più morbido a Cassino. O no?

Eurocasta da abbattere

L’Europarlamento vota un emendamento a favore di misure di austerity per i parlamentari (rinuncia alla business class per gli europarlamentari nei voli di meno di 4 ore, congelamento di stipendi e diarie) e i rappresentanti del PD che fanno? A parte Patrizia Toia, Francesco de Angelis, Gianluca Susta e Francesca Balzani votano tutti contro. Arlacchi, Berlinguer, Borsellino, Caronna, Cofferati, Costa, Cozzolino, Crocetta, De Castro, Domenici, Gualtieri, Milana, Pirillo, Pittella, Prodi, Sassoli, Serracchiani. Astenuto Panzeri. Almeno ci spiegassero perchè.