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I giovani (bugiardi) dell’UDC della provincia di Latina

Ci ho pensato, prima di scrivere queste due righe. Ho pensato se valesse la pena di fare pubblicità indiretta a chi racconta balle degne dei migliori (o peggiori, fate voi) contaballe del Paese. Però davanti alla menzogna non resisto. Perchè di menzogna si tratta, quando Gerardo Stefanelli accusa Nicola Zingaretti di essere un falso moralizzatore:

La risposta di Nicola la trovate qui:

“Nella vicenda sollevata non c’è quindi alcunché di anormale né, tanto meno, alcunché di illegale. L’iniziativa del Partito Radicale si prefigura quindi come un osceno tentativo di discredito di una persona perbene, una macchina del fango in piena campagna elettorale. Per questo ho dato mandato ai miei legali di presentare una querela per diffamazione.”

Sia chiaro, non è che mi aspettavo qualcosa di diverso da chi ha costruito una carriera politica all’ombra della famiglia Forte.

Diffidate, gente. Non c’è cosa peggiore di un giovane già vecchio dentro.

 

Il vecchio che avanza

La mia replica all’intervista a Gerardo Stefanelli apparsa sabato su Latina Oggi.

La versione integrale la riporto di seguito.

L’intervista all’Assessore provinciale Gerardo Stefanelli apparsa sabato su Latina Oggi dà l’esatta cifra della distanza abissale che divide, in terra pontina come in tutta la Regione Lazio, il PD dal partito di Michele Forte, anche quando rappresentato da chi vorrebbe accreditarsi come paladino della “necessità di cambiamento”.

Il  fallimento politico della giunta Polverini è sotto gli occhi di tutti: la sanità pubblica al collasso, il Piano Casa bocciato dal governo, una sostanziale incapacità nel mettere in campo politiche del lavoro volte alla riduzione della precarietà, la drammatica situazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti fanno solo da corollario agli scandali che hanno travolto la maggioranza che ha sostenuto la Giunta fino a decretarne la caduta. Stefanelli, immemore di tutto ciò e ignorando tanto gli episodi di malaffare che hanno riguardato ampi settori della maggioranza alla Pisana quanto la scandalosa gestione dei contributi ai gruppi consiliari, ritiene invece che la ex Presidente della Regione Lazio sia caduta sotto i colpi di un complotto della stampa e dei”poteri forti”, parole che offendono la sensibilità e l’intelligenza dei cittadini del Lazio.

Sulla questione dell’acqua, a differenza dell’assessore, non riusciamo a sorridere nemmeno un pò, tantomeno al pensiero dei disagi che i cittadini del Golfo di Gaeta hanno dovuto patire durante l’estate appena passata a causa delle inefficienze del gestore Acqualatina, tipico esempio di privatizzazione che ha moltiplicato i posti nei Consigli di Amministrazione e ha scaricato sui cittadini i costi senza investimenti volti a migliorare i servizi offerti. Stefanelli parla di ulteriori privatizzazione di Acqualatina. Il Partito Democratico, invece, è impegnato a far  rispettare la volontà espressa dai cittadini nei recenti referendum e pertanto i contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare su tutela, governo e gestione pubblica delle acque nella nostra regione recentemente presentata dai coordinamenti per l’acqua pubblica nel Lazio. sarà parte integrante del programma del candidato alla presidenza della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Se sarà confermata la candidatura al consiglio regionale del Lazio dell’assessore Stefanelli sarà davvero interessante confrontarsi, anche nel Sud Pontino, su questi come su altri temi cosicché i cittadini avranno la possibilità di capire se dietro gli slogan di chi pensa di interpretare le “richieste di novità dei cittadini” si celi, piuttosto, la rappresentazione gattopardesca di forze politiche che hanno devastato il nostro territorio sotto il profilo sociale, economico e morale.

Le armi non servono

Sembra che la camorra nel sud pontino faccia notizie solo quando usa le armi. L’omicidio del boss scissionista Marino aTerracina è tanto eclatante quanto, se vogliamo, scontato nella sua efferatezza, in un territorio nel quale la criminalitá fa affari da anni nel quasi piú totale silenzio. Senza la necessitá di usare le armi. E con la complicitá di parte della politica. Ne abbiamo avuto prova con il caso Fondi, cittá del ras Claudio Fazzone, senatore ex poliziotto che non disdegna(va) di tenere buoni rapporti con le cosche calabresi tanto da consegnargli, in pratica, le chiavi del Comune. Incassando la solidarietá dei clan  politici che dominano la provincia e non solo: Forte e tutta l’UDC, Cusani, Graziano, Del Balzo. E quando la politica va a braccetto con la criminalitá per consolidare il proprio potere elettorale l’una e il proprio potere economico l’altra, ecco che si consuma l’omicidio di un territorio. Altro che armi.

Nemiciamici

Giusto per capire di cosa si parla quando Bersani e i saggi del PD ci dicono che bisogna allearsi con l’UDC, che nel frattempo, nei territori, governa con il PDL. E quindi, teoricamente, il PD sarebbe all’opposizione.

Vabbè, del Lazio sapete tutto.

Provincia di Latina.

L’amministrazione provinciale è governata da PDL e UDC. L’UDC sta con il PDL-FI-AN da sempre. E, tanto per capirsi, in provincia abbiamo un certo Fazzone.

In provincia di Latina ci sono 33 Comuni. Di questi solo 10 sopra i 15.000 abitanti. Prendo in considerazione solo questi perchè comunque rappresentano l’82% della popolazione provinciale.

L’UDC governa con il PDL a Latina (117.000 ab.), Aprilia (71.000 ab.), Terracina (44.000 ab.), Fondi (38.000 ab. e sapete tutti i casini che ci sono stati su Fondi, anche grazie a Maroni, quello bravo), Formia (37.000 ab.), Cisterna (35.000 ab.), Gaeta (21.000 ab.) e Sabaudia (19.000 ab.).

Fanno eccezione Sezze (25.000 ab. roccaforte del PCI-PDS-DS-PD da sempre grazie alla presenza dell’On. Sesa Amici, di Titta Giorgi e dove l’UDC non è certamente l’ago della bilancia) e Minturno, il mio Comune.

Ecco, Minturno merita un discorso a parte. Si è votato quest’anno e la coalizione PD-UDC, che già governava (ma era un’anatra zoppa e quindi è durata un anno) è stata sconfitta. Hanno però abbandonato il sindaco uscente e hanno presentato, come candidato, l’attuale assessore provinciale all’ambiente dell’UDC. Ovviamente senza primarie. E hanno perso. Qualcuno ha fatto presente al PD provinciale che forse sarebbe stato il caso di chiedere all’UDC un pò di chiarezza. Che so, uscire dalla giunta provinciale e fare una scelta di campo (e comunque anche un gesto del genere non avrebbe azzerato tutte le porcate che hanno fatto in anni di amministrazione). Far dimettere l’assesore provinciale, giusto  per evitare qualche imbarazzo durante la campagna elettorale. Niente. L’ambiguità, la mancanza di chiarezza la fanno da padroni. Perchè bisogna vincere (e si è visto!) Per fare cosa, poi, non importa.

Ecco, quando sento Bersani perorare la causa dell’accordo con l’UDC mi viene in mente il laboratorio politico di Minturno. E rabbrividisco.

Lascia o raddoppia?

Tra i commenti sull’esito delle elezioni amministrative, non poteva mancare quello dell’onnipresente (anche in termini di cariche) consigliere regionale Claudio Moscardelli, secondo il quale a Minturno si è raggiunto un risultato “eccellente” (il PD passa da 1700 voti a 1000 e da tre consiglieri comunali a uno) e bisogna insistere con l’alleanza con l’UDC perchè “tutto ruota intorno ai centristi che sono l’ago della bilancia di qualsiasi competizione”. Più realista del re, Moscardelli. Il prossimo passo sarà entrare nella giunta provinciale, a ‘sto punto. Che dite?

Sale slot, riciclaggio e politica

Cristiana lancia l’ennesimo allarme sulle mafie che continuano a prendersi pezzi di economia per riciclare denaro. A Minturno, come avevo già segnalato, negli ultimi mesi le sale giochi sorgono come funghi e praticamente sono le uniche attività commerciali che aprono. Vogliamo parlare della criminalità organizzata nel nostro Comune? Vogliamo dirlo che nella Provincia di Latina Fazzone e i suoi metodi contunuano a dominare la scena politica e gli accordi che si fanno nei comuni che andranno alle urne passano da lui?  Vogliamo dirlo che a Latina c’è un’amministrazione provinciale di centrodestra si regge grazie ad un pezzo di potere fazzoniano? E vogliamo dirlo che non è tollerabile che l’UDC provinciale governi contemporaneamente con Fazzone e con il PD?