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Abusivi a Minturno

Ecco la carrellata dei manifesti abusivi relativi a questo fine settimana. Le immagini non sono esaustive, e c’è da dire che in molti casi i manifesti non ci sono più, coperti da altri manifesti, sempre rigorosamente abusivi. Per la cronaca, tra candidati a Sindaco, coalizioni e partiti non si salva nessuno, eccetto Enzo Forte. Tra i candidati a consigliere comunale la faccenda è diversa, non tutti i 200 e passa candidati stanno spammando il territorio comunale con i loro faccioni, ma mancano due settimane e non è detta l’ultima parola. Resta sempre valida la mia richiesta di rendere pubbliche spese e contributi, ma fino ad ora non sono pervenute risposte ufficiali.

Civiltà e trasparenza

Nei giorni passati ho apprezzato infinitamente l’intervento di Mimma Nuzzo volto a sensibilizzare i candidati alle prossime elezioni amministrative in merito all’annosa questione delle affissioni selvagge. Il suo appello, ripreso durante l’incontro tenutosi nel mese di marzo con il commissario prefettizio e dal quale è scaturito l’impegno di tutti i candidati a Sindaco ad affiggere i manifesti esclusivamente negli appositi spazi, è però caduto nel vuoto ed è possibile vedere pressochè ovunque, nel territorio comunale, manifesti affissi senza alcun rispetto per la legge, per le regole minime di civiltà e per gli impegni presi con il commissario prefettizio
Il problema, ovviamente, riguarda la quasi totalità dei comuni italiani e in questi giorni è nata una campagna di sensibilizzazzione a livello nazionale dal nome “Abusivo? Non ti voto!” che potete trovare sul sito:

http://abusivonontivoto.wordpress.com/

Ricorrere alle affissioni abusive denota mancanza di rispetto per il proprio territorio e per il decoro urbano, mostra una scarsissima sensibilità per i temi ambientali.
In un periodo di difficoltà economiche come quello che il Paese attraversa, inoltre, sarebbe il caso di improntare le campagne elettorali alla massima sobrietà e quindi al minor impegno economico possibile e quindi chiedo a tutti i candidati, sia alla carica di Sindaco, sia per un posto nel consiglio comunale, di rendere pubbliche le spese elettorali di ciascuno, così come i contributi elettorali ricevuti per finanziare la campagna elettorale.

Basta affissioni abusive – Pt. 2

Grazie a Giuseppe che ci segnala il salto di qualità del candidato Pino Russo e ci rammenta la normativa che regola le modalità di svolgimento della campagna elettorale:

“Dal trentesimo giorno antecedente le elezioni è vietata ogni forma di propaganda elettorale figurativa a carattere fisso in luogo pubblico (striscioni, drappi, cartelli stradali, poster, scritte sui muri, etc). L’unica propaganda figurativa a carattere fisso ammessa è quella costituita dalle affissioni sugli appositi spazi”.

Basta affissioni abusive

 

Il problema delle affissioni selvagge non riguarda solo Roma, ovviamente. È un malcostume diffusissimo pressoché ovunque. E trasversale. Minturno non ne è esente. Le elezioni incombono, e l’amica Mimma Nuzzo ha provato a sensibilizzare tutti sulla questione.

Ne è scaturito un impegno delle forze politiche preso con il Commissario Prefettizio e, soprattutto, con i cittadini.

Il risultato, sotto gli occhi di tutti durante lo scorso fine settimana, è questo.

Lascio a voi ogni commento. Aggiungo solo che ciò che mi fa incazzare di più è che il mio partito si comporti esattamente come tutti gli altri. E non venitemi a parlare di benaltrismo, perchè c’è di mezzo la civiltà. E il rispetto per la propria comunità. E la credibilità del partito e dei singoli. E il mancato versamento dei tributi al Comune. E anche lo sperpero di denaro, che di questi tempi vedere ‘sto spreco uno schiaffo in faccia alle difficoltà economiche di tante famiglie.

Una precisazione

Spesso i giornalisti danno delle loro interpretazioni personali in merito alle vicende politiche. Ci sta tutto. Però voglio precisare che, nonostante titolo e sottotitolo apparsi sull’edizione odierna di Latina Oggi, non lascio il PD. Conservo con orgoglio la tessera del PD in tasca. Non ho posti da chiedere, ruoli da rivendicare. Non ho pacchetti di voti da spostare. Sono solo in disaccordo con le scelte del mio circolo e della federazione provinciale. E non mancherò di far sentire la mia modestissima voce quando il PD prenderà strade che non condivido. Punto. Grazie per la comprensione.

Il mio no all’accordo PD-UDC a Minturno

Tutti noi abbiamo un amico che consideriamo un fratello.

Il mio, nelle rubriche del telefono o in quelle di carta, sta proprio sotto la voce “fratello”. Cerco di coinvolgerlo nelle mie scelte politiche. Gli rompo sempre e immancabilmente i cabasisi per dargli indicazioni su chi votare, non senza aver provato a spiegare le ragioni che stanno dietro quella mia scelta. E alla fine di ogni appuntamento elettorale, che sia riservato al PD o che si tratti di elezioni vere e proprie, mi manda un messaggio: m’hai fatto perde’ pure stavolta.

Politicamente parlando, è proprio vero.

Sto sempre dalla parte degli sconfitti. O meglio, delle minoranze.

A Minturno, però, mi sento proprio di averla persa la mia battaglia, almeno nel PD.

Le elezioni amministrative sono alle porte e il PD di Minturno ha fatto le sue scelte. Democraticamente. Con un voto.

Personalmente pago il prezzo di vivere a 150 km di distanza, e in più sono spesso fuori per lavoro. Perciò la sera in cui il direttivo del PD di Minturno ha ratificato la scelta di candidare a sindaco Gerardo Stefanelli ero assente.

La votazione si è conclusa con un solo astenuto e un convitato di pietra a fronte di tutti voti favorevoli. Ma non ho motivo di nascondere che, se fossi stato presente, avrei votato no all’accordo PD-UDC.

E se avrete la pazienza di leggere le mie parole, vorrei spiegare perché avrei fatto questa scelta.

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Romoletto in auto blu

Le Olimpiadi a Roma non si fanno più, ma a quanto pare sarà difficile disfarsi della Commissione speciale Roma 2020 e Grandi Eventi della Regione Lazio. Basterà togliere dalla denominazione Roma 2020 e lasciare i Grandi Eventi. E così a Romoletto resterà l’auto blu e una ulteriore indennità di 900 € al mese. Ovviamente saremo ben lieti di essere smentiti.

Per rinfrescare un pò la memoria Romolo Del Balzo è stato nominato, non senza polemiche, presidente della Commissione de quo a mo’ di consolazione per essere stato silurato dai suoi stessi amici di partito dalla Commissione Lavori Pubblici all’indomani del suo arresto per la vicenda munnezza a Minturno. C’è da dire che almeno i suoi l’hanno silurato. A Minturno, dove era Presidente del Consiglio Comunale e grazie a lui (PDL) si reggeva l’amministrazione PD-UDC, nemmeno quello. Per dire.

Sale slot, riciclaggio e politica

Cristiana lancia l’ennesimo allarme sulle mafie che continuano a prendersi pezzi di economia per riciclare denaro. A Minturno, come avevo già segnalato, negli ultimi mesi le sale giochi sorgono come funghi e praticamente sono le uniche attività commerciali che aprono. Vogliamo parlare della criminalità organizzata nel nostro Comune? Vogliamo dirlo che nella Provincia di Latina Fazzone e i suoi metodi contunuano a dominare la scena politica e gli accordi che si fanno nei comuni che andranno alle urne passano da lui?  Vogliamo dirlo che a Latina c’è un’amministrazione provinciale di centrodestra si regge grazie ad un pezzo di potere fazzoniano? E vogliamo dirlo che non è tollerabile che l’UDC provinciale governi contemporaneamente con Fazzone e con il PD?

Ultima chiamata per il centrosinistra di Minturno

Di seguito il testo del comunicato stampa inviato domenica. A quanto pare Roberto Lepone mi ha anticipato. Bene. Sotto a chi tocca.

ll quadro politico Minturnese, in vista delle prossime elezioni amministrative, si fa finalmente ricomponendo. Le forze della conservazione e della restaurazione mettono in campo i loro rappresentanti e i candidati a sindaco che gravitano nell’orbita del centrodestra chiedono ai cittadini minturnesi, per l’ennesima volta, un voto di fiducia nonostante pessime prove di governo della città nelle passate consiliature. I nomi di Faticoni, Graziano e Russo, che hanno fatto del trasformismo politico, del clientelismo e del malgoverno le principali caratteristiche del loro agire nell’ultimo ventennio, suonano come un’ulteriore offesa per i cittadini onesti, per le giovani generazioni e per chiunque abbia a cuore il futuro di Minturno e dei suoi figli.
Non stupisce, dinanzi alla possibilità di un profondo rinnovamento della classe dirigente minturnese, l’atteggiamento dell’UDC cittadino che, al pari del partito nazionale, continua a predicare una politica dei due forni a seconda delle convenienze politiche, ma che al momento delle scelte soggiace ai voleri del duo Fazzone-Forte che si stanno, ancora una volta, spartendo la provincia di Latina, anche a costo di mortificare e sacrificare le istanze di rinnovamento che provengono con sempre maggior forza anche del proprio interno.                       
Davanti al pericolo che i gattopardi minturnesi possano ancora una volta truffare cittadini ed elettori, rivologo il mio accorato appello al PD, alle forze di centrosinistra, alle forze civiche, alle associazioni culturali che a vario titolo operano sul territorio grazie all’apporto di giovani che amano sinceramente il territorio e a tutti coloro i quali desiderano rinnovare nel profondo la politica nel nostro Comune affinchè uniscano le proprie forze e le proprie idee per rendere possibile, anche a Minturno, una piccola, grande rivoluzione.
Chi pensa di poter incarnare con sacrificio, dedizione e competenza quelle istanze di rinnovamento che non sono più eludibili, si faccia avanti e dichiari, da subito, di rendersi disponibile a partecipare alle primarie per la scelta del candidato a sindaco di uno schieramento civico e riformista che allarghi gli orizzonti dell’attuale centrosinistra. Si attivi immediatamente quel meccanismo fecondo rappresentato dalle primarie per mettere in circolo idee e permettere ai cittadini di confrontarsi e scegliere un candidato a sindaco forte, autorevole e rappresentativo.